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Milano, 31 marzo 1998
Semifinale Andata - Coppa UEFA
Inter - Spartak Mosca 2-1
Inter (1-3-3-1-2): Pagliuca; Bergomi; Sartor, Colonnese, West; Winter (74’ Cauet), Zé Elias, J. Zanetti; Djorkaeff (63’ Recoba); Ronaldo, Zamorano (82’ Kanu).
A disposizione: Mazzantini, Fresi, Galante, M. Rivas.
Allenatore: Luigi Simoni
Spartak Mosca (4-1-4-1): Filimonov; Gorlukovich, Khlestov, Ananko, Evseev; Romashenko; Kechinov, Alenichev, Titov, Tsymbalar (64’ Meleshin); Shirko (73’ Robson).
A disposizione: Epifanov, Zlydnev, Golovskoy, Buznikin.
Allenatore: Oleg Romantsev
Reti: 45’ Zamorano, 48’ Alenichev, 90’ Zé Elias
Arbitro: Markus Merk (Germania)
Note: tempo buono, serata ventilata
Spettatori paganti: 57.803 per un incasso di 2.674.331.000 lire
Ammoniti: 15' Tsymbalar, 54' Shirko, 84' Zé Elias
Angoli: 9 a 3 per l’Inter
Cronaca: Primo tempo con netto predominio territoriale dei nerazzurri che però non riescono quasi mai a trovare il guizzo giusto per superare l’arcigna difesa dei Russi i quali giocano quasi tutti dietro la linea del pallone. L’Inter attacca ma la prima vera parata è di Pagliuca, siamo al 40’, colpo di testa di Shirko e l’estremo difensore nerazzurro deve distendersi in tuffo per deviare il pallone. Il primo tempo è quasi terminato e l’Inter si conquista un calcio di punizione, calcia Zé Elias, sulla traiettoria svetta Zamorano e pallone che termina sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Filimonov, Inter in vantaggio proprio allo scadere del tempo. La ripresa è appena iniziata da due minuti e lo Spartak si conquista un calcio d’angolo, pallone in area nerazzurra, difensori fermi e pallone che è preda di Alenichev il quale da distanza ravvicinata manda la sfera prima sul palo e poi in fondo alla rete. L’ Inter reagisce subito al gol del pareggio subito. Si porta in avanti e al 59’ Ronaldo semina il terrore in area biancorossa, giunge di fronte al portiere ma gli tira addosso. Al 72’ Zamorano sfiora il gol di testa, pallone alto sopra la traversa e all’ 89’ Recoba costringe il portiere ospite alla deviazione del pallone prima sul palo e poi in calcio d’angolo. Dagli sviluppi dell’angolo, Kanu colpisce di testa la palla che danza in area di rigore, Zé Elias s’impossessa della sfera e con un bel tiro la spedisce in rete per il gol vittoria.
Ora il ritorno nel gelo di Mosca.
Fonte: La Storia dell'Inter www.storiainter.com
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