4.11.1918. La parola più attesa per oltre tre anni da quattro milioni di italiani transitati per il fronte della Prima Guerra Mondiale, può essere finalmente pronunciata: fine.
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@giovannipunzo56176 ай бұрын
Villa Giusti resta forse l’unico luogo rimasto integro in cui fu firmato uno degli armistizi del 1918: il vagone di Compiègne (fronte occidentale) fu distrutto alla fine della Seconda Guerra mondiale e Brest-Litovsk (fronte orientale) ridotta in macerie nella stessa guerra e nuovamente nella Seconda. Isnenghi e Mondini seguono essenzialmente gli eventi visti da parte italiana: i riferimenti sono corretti, ma manca qualche particolare relativo a quanto stava succedendo sul versante austriaco. L’impero e il suo esercito erano nel caos più totale: vero che gli austriaci tentarono di ritardare la decisione finale, ma è anche vero che le comunicazioni (radiotelegrafiche) tra la delegazione che si trovava a Padova e i comandi austriaci non arrivavano in tempi ‘normali’, perché passavano attraverso Bolzano-Vienna-Baden e Trieste-Budapest. In un’inchiesta fatta in Austria dopo la guerra su come erano state condotte le trattative, venne fuori che uno di questi messaggi aveva subito a Budapest un ritardo di sette ore. Poi recentemente, soprattutto in Austria, è stato rivisto il ruolo dell’imperatore Carlo, ingenuamente convinto fino all’ultimo che l’Austria avrebbe potuto salvarsi grazie ad un intervento miracoloso del presidente americano Wilson. Vienna infatti tempestò di messaggi Wilson che - mantenendo la linea concordata con gli alleati - non rispose e non interferì. E questo fu un altro motivo dei ritardi, ossia la speranza che gli italiani fossero fermati da una decisione alleata. La monarchia asburgica finì insomma in un dramma della disperazione, anzi una vera e propria tragedia. Quanto all’osservazione di Mondini è vero che gli austriaci si difesero fino all’ultimo, ma si trattava anche di reparti composti in maggioranza da austro-tedeschi: cechi, slovacchi, ungheresi, sloveni o ruteni in pratica si rifiutarono di combattere. La divisione cecoslovacca citata nel Bollettino era poi composta da ex prigionieri di guerra austriaci che si erano arruolati nel regio esercito: lo sfascio dell'impero fu un schianto, ma non improvviso e tantomeno inaspettato.
@dariomondini16552 ай бұрын
@giovannipunzo5617 io non c'entro 😢
@giovannipunzo56172 ай бұрын
@@dariomondini1655 Mi riferivo a Marco Mondini ... ho omesso il nome ...
@dariomondini16552 ай бұрын
@@giovannipunzo5617 sì, scherzavo 😀
@renatomilanesi97774 ай бұрын
Armistizio non è una sconfitta!!!😮😮
@gianluigirupel79572 ай бұрын
19:14 19:16 Prima potenza che vince la guerra, ma è stata anche la ultima che é entrata in guerra e questo fà una grande differenza perché nel primo anno l'esercito AU perde, sul fronte russo 1.350.000 soldati. Inoltre, mio padre in divisa AU aveva 17 anni
@giosafatformiconi67355 ай бұрын
Inguardabile per questa fastidiosa musica di sottofondo
@massimotorri4805Ай бұрын
Armistizio è prima di una sconfitta e resa !
@paolotognini52305 ай бұрын
Questo ragazzo su ogni racconto che fa ..ti fa venire il latte ai ginocchi e poi quanti strafalcioni!!sua altezza regnante??reale Dio bono ma che davvero??uno dei peggiori documentari sulla prima guerra mondiale che ho visto..la cosa migliore la citazione di Isnenghi !!un grandissimo sulla prima guerra mondiale...insieme al suo amico Rochat
@fabiosalvati915229 күн бұрын
1ĺĺ
@romsebrell7106 ай бұрын
Io personalmente .Non ho Alcun entusiasmo. Per questa Guerra. (combattuta da mio Nonno). Fu una mostruosita.
@gianluigirupel79572 ай бұрын
Fu fatta per egoismo del sacro egoismo Che vergogna mandare a morire la gente per egoismo
@gianluigirupel79575 ай бұрын
Baracca non era l'asso degli assi, questo era Richthofen con oltre 80 aerei nemici abbattuti
@paolotognini52305 ай бұрын
Credo che si riferisce alla fronte italiana...ovviamente!!
@gianluigirupel79575 ай бұрын
@@paolotognini5230 Sul fronte italiano era Godvin Brumowsky con ca. 60 abbattimenti di aerei italiani
@SOFIAVICCHI5 ай бұрын
@@gianluigirupel7957si intende dire che BARACCA ERA L’asso del fronte italiano nel senso che era il top della aviazione italiana dell’epoca 😊 VIVA LA ROMAGNA !!!
@gianluigirupel79575 ай бұрын
@@SOFIAVICCHI Non è corretto dire del fronte italiano perché quello fu Godwin Brumowsky che abbattè più di 60 aerei italiani, Corretto è dire che lo fù nell'esercito italiano
@giovanniGio76Ай бұрын
@@gianluigirupel7957 35 abbattimenti , contro i 34 di Francesco Baracca