il dialogo seduti sull'erba, che immagini stupende la bella Italia, che poeta d'immagini

Solo l'immenso Federico Fellini poteva raccontare con tanta essenzialità, con tanta "pulizia", il grande dolore contenuto in questa storia. Ogni fotogramma è un capolavoro. Notate solo con quanta dolcezza il suo sguardo accompagna i bambini che accompagnano Cifariello in quello straordinario labirinto dell'ultimo piano.

Federico era destinato a diventare un mito del cinema.

Quanto stile, ritmo, senso della narrazione. E sempre chic e fresco. Tanto eros. Sopratutto il ragazzo e gli altri personaggi sono molto virili. Un po ti chiedi, ma come hanno pensato un film cosi bene - è stato disegnato oppure è la forza convincente degli attori, sguardi, corpi e lo sguardo intimo della cinepresa. Magnifico vedere la citta nel dopoguerra, costumi e il resto. Un corto con un messaggio stupendo.

Grazie a chi ha caricato questa chicca del maestro, non mi resta che unirmi al coro di apprezzamenti per questo cortometraggio, che ora mi riguardo. Portare l'immaginario dai margini al centro della scena per poi scoprire che forse il nostro quotidiano è fatto da questo stesso immaginario, mettendolo al centro con delicatezza Fellini ne fa poesia.

Bellissimo Cifariello e anche bravo, peccato che sia morto giovane!

questo film è un piccolo gioiello.

ma quanto è romantico questo corto !!!!

la poesia e lo struggimento che lui faceva sui suoi ...personaggi è unica. tacciato di immoralità superficialismo edonismo egocentrismo ...invece era un grande indagatore di anime . con solo alcune inquadrature e brevissimi dialoghi sapeva dipingere tutto il nostro mondo interiore. e questo è essere grandi....sempre.

Cifariello, pur bravo, qui è doppiato da Enrico Maria Salerno e ci guadagna molto.

Non me l'aspettavo, una roba così: sentito, commovente, per nulla prevedibile, didascalico o stereotipato. Inizio quasi horror, tra corridoi e presenze inquietanti (i bambini-fantasma!!!). Cifariello convincente come raramente m'è capitato di vederlo. Veramente un gioiellino! Grazie del caricamento.

Stavo cercando questo film da tanto tempo....

Grandioso,grazie di averlo caricato. Fellini ,già gigantesco, veniva dal successo dei Vitelloni. Particolarmente tenero questo episodio e restituisce bene le atmosfere dei luoghi di collocamento e degli incontri con tali soggetti. Strano non aver rivisto questo attore(il nome ??) usato da F.Fellini Grazie ancora del caricamento

Il genio di Fellini già in atto... Un corto ‘firmato'.

Grande Fellini! A short jewel from Fellini ❤️ (new for me! ). Nobody in the film industry is as compassionate as him. An episode from "L'amore in citta" (directors of other episodes: M. Antonioni, Dino Risi, C. Lizzani, A. Lattuada, C. Zavattini).

grande federico......

Bellissimo

la ragazza è Lidia Venturini, la Parisina nel film del 1984 "Non ci resta che pinagere"... Cifariello ha fatto "Le ragazze di San Frediano" di Zurlini. Morto nel 1968.

Grazie

GRANDE !!!!

Fellini è sempre Fellini...

If you don't speak Italian and are dying to know what this is about: Fellini did this short segment for an anthology film called Love in the City. I do know that the young man is an investigative reporter doing a story by posing as a husband to be. Whatever the outcome it looks heartbreaking.

The nun from La Strada

Visto

Watching this comments English automatically to make no sense thanks KZfaq translation no good to!

ciao! sto imparando l'italiano ma la lingua in questo film è ancora un po' troppo difficile per me, c'è qualcuno chi vuò tradurre (in inglese)? sarebbe grande :) grazie!

Filmato insulso inutile da cestinare, colonna sonora fastidiosissima e inutile

Non ha certo pensato di andare a lavorare, sta stordita, ahahahaha ma cercare un pollo ricco, cani e porci vanno bene. Esattamente come nella realtà.

Deludente e squallido. Ci si chiede? Ma che l'ha fatto a fare Fellini? Che cosa ha tratto da questa indagine il giornalista? (davvero di bell'aspetto, ed anche la ragazza, le cose migliori del film, insieme ai bambini). Tutta una presa per il ku, 'sto film, fortunatamente "corto" così non abbiamo perso tempo. Per la ragazza, per l'agenzia, per i bambini. Anche la città è terribilmente squallida (Roma; lo era un cesso allora e lo è oggi; e io sono romano) quel palazzo, specialmente, una sorta di carcere libico, anzi, di manicomio. Del resto, tutta la produzione di Fellini per me è stata una delusione, che fa rima con confusione - il contenuto dei suoi film - Caos. Non sento di unirmi al coro di entusiasmi, nè locale, nè mondiale, per quest'uomo che non trovo affatto eccezionale, anzi, da evitare, sue donne comprese (anche loro prese per il ku, invariabilmente, dal nostro campione pellicolaro, nei film come nella vita). Il problema è che la gente - voi - forse teme di esprimere veramente le proprie sensazioni - qui tutte unanimemente favorevoli - come i cori di Duce, Duce, Duce.... di piazza Venezia.