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ALADDIN. Robin Williams doppiò il Genio a una tariffa equivalente al minimo sindacale, a condizione che la sua voce non venisse usata per il merchandising e che il suo personaggio non occupasse più del 25% dello spazio nei poster e nel resto del materiale promozionale. Williams dichiarò: "Lo faccio solo perché voglio far parte della grande tradizione dell'animazione per ragazzi. Voglio fare qualcosa per i miei figli. Ma non voglio vendere nulla, quindi niente giocattoli o Happy Meal." Quando Disney non rispettò la promessa, Williams ritirò il suo sostegno alla compagnia e al film. Per questo non fece parte del sequel del 1994, doppiato da Dan Castellaneta. Robin Williams rifiutò persino un Picasso originale offertogli in segno di pace dall'allora CEO di Walt Disney, Michael Eisner. Fu solo quando il nuovo presidente, Joe Roth, si scusò pubblicamente con l'attore, che Williams fece pace con la società. Williams riprese quindi il ruolo del Genio per il secondo sequel, Aladdin e il re dei ladri del 1996. La Disney restò così elettrizzata dalla sua performance che buttò via le sessioni già registrate con il povero Castellaneta! #aladin #disney #animazione #robinwilliams #genio #classici