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Decine di morti nel paese focolaio della Bergamasca. Il comandante: «Aiutiamo tanti anziani in difficoltà: questa terra si risolleverà»
«Atene fu distrutta dalla paura della peste, non dalla peste». Per affrontare la drammatica ondata di contagi, il comandante della stazione dei carabinieri di Alzano Lombardo cita la massima di Tucidide: «Stiamo facendo di tutto per aiutare i cittadini, anziani in particolare - spiega il luogotenente Fabrizio Dadone - siamo 15 militari e nelle ultime due settimane siamo impegnati a tappare la falla più grave che sta lasciando in ginocchio la nostra terra». Il comandante si riferisce alla forte carenza di ossigeno, vitale per curare questo maledetto coronavirus che attacca i polmoni e lascia senza respiro. Ad Alzano, paese di 13 mila anime, assieme a Nembro si è innescato uno dei due focolai che poi è arrivato nella vicina Bergamo causando centinaia di morti. In questo piccolo centro, punto di riferimento della Val Seriana, è stato registrato un tasso di contagi sette volte più alto della media europea. La prima cosa che il Covid-19 prova a strappare alle persone è il respiro. E così i carabinieri si sono trasformati in «angeli dell'ossigeno». Per far fronte alla carenza di bombole fanno un via vai nelle case delle persone che purtroppo sono morte o sono state ricoverate per recuperare appunto i pesanti contenitori, che vengono disinfettati e riportati nelle farmacie e in altre strutture per essere poi ricaricati con l'ossigeno. «Ci stiamo adattando per rispondere a qualsiasi tipo di emergenza - spiega ancora il comandante Dadone -: l'altro giorno ho accompagnato in ospedale un anziano che aveva bisogno di una dialisi urgente, altrimenti rischiava la vita, così sono andato a prenderlo con la mia auto per correre in ospedale, perché non c'erano più ambulanze o mezzi della protezione civile disponibili. Molte persone nell'alta Val Seriana sono rimaste senza medicine e andiamo a portargliele. E purtroppo dobbiamo anche andare ad avvertire i famigliari delle persone che sono decedute. Ma in questa terra, magari un po' chiusa per carattere, c'è tanto cuore e tanta riconoscenza. Tutti insieme ce la faremo». ( claudio bozza / CorriereTV ). Guarda il video su Corriere: video.corriere.it/cronaca/alz...