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Carsi, piccolo borgo della Valbrevenna, da qui parte un breve e semplice anello che regala molti spunti panoramici e storici.
Dapprima incontriamo un testimone dell'attività pastorale sui nostri monti: un casone con, caso singolare, annesso un pozzo per la raccolta delle acque. Seguendo la mulattiera ancora piuttosto percepibile, raggiungiamo il crinale tra le valli Brevenna e la Pentemina, qui al Ballo della Gallina si incontravano per ballare gli abitanti delle due valli.
Proseguendo è possibile raggiungere con una prima breve deviazione la cappella sul monte Pezzu (o Penzo) dove c'è anche una piccola area attrezzata con dei tavoli. Superando i resti di una ex fornace di calce, poco prima di Gherfo, una seconda deviazione (un pochino più avventurosa e ripida) porta al monte Liprando.
Da questa cima la vista è a 360° sulle valli Brevenna e Pentemina ed i loro piccoli nuclei aggrappati ai ripidi pendii. Nelle giornate terse, inoltre si può spaziare dalle Alpi al mare!
Ma di qui è passata anche la Storia con la s maiuscola: pare infatti che il nome Liprando derivi da Liutprando, il re longobardo che percorse queste vie nel 725 a ricevere le spoglie di sant'Agostino (che da il nome anche ad un sentiero che arriva in vetta da Montoggio).
Per chiudere l'anello si ritorna al bivio ed in pochi minuti si supera Gherfo giungendo a Carsi.
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