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Ansia nei bambini: come riconoscerla

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Studio Sofisma

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Il dott. Alberto Cocco, psicologo di Studio Sofisma a Castelfranco Veneto, ci descrive le caratteristiche dei problemi di ansia in età evolutiva insieme ai campanelli di allarme per riconoscerli.
Nel video di oggi inizieremo descrivendo i problemi di ansia in età evolutiva vedendo insieme che caratteristiche e manifestazioni possono avere. Nei prossimi contenuti approfondiremo insieme l'argomento analizzandone le possibili strategie di intervento e vedremo alcuni esempi di casi risolti con successo. Al termine del video ti consiglierò inoltre un manuale utile per approfondire l'argomento e trovare indicazioni pratiche utili a supportare tuo figlio nel gestire la sua ansia. L'ansia è uno stato di preoccupazione per un pericolo o una minaccia che potrebbero presentarsi. E' un emozione negativa che tutti abbiamo e ha un importante funzione di adattamento e protezione, tuttavia se eccessiva può perdere il suo carattere di utilità e generare disagio fine a se stesso, assumendo carattere di disturbo. Non esiste un punto preciso ed identificabile dopo il quale l’ansia si trasforma da “normale” a “disadattiva”, piuttosto l’ansia può essere concepita come un continuum, con i disturbi d’ansia che si collocano all’estremo di gravità e intensità del sintomo. Diversamente dagli adulti, i bambini e gli adolescenti potrebbero non considerare le proprie paure o i comportamenti ansiosi come qualcosa di eccessivo ed irragionevole rispetto a ciò che accade intorno a loro, e non riuscire quindi ad identificare autonomamente il problema e chiedere aiuto. Per questo motivo, più il bambino è piccolo, più è importante che il genitore, tramite la sua osservazione attenta lo aiuti a diventare consapevole della presenza di un ansia e preoccupazione eccessive. Alcuni esempi di segnali di elevata ansia e tensione nel bambino sono: senso di noia, presenza di tic, alterazioni temporanee del linguaggio, comportamenti di evitamento o fuga, molta TV, eccessi alimentari o comportamenti diversi da quelli abituali. Gli ambiti di vita che rappresentano le fonti più tipiche di ansia riguardano scuola, amicizie, aspettative dei genitori e l'affrontare nuovi compiti. Le principali situazioni da tenere monitorate sono quelle in cui viene richiesta una prestazione o quelle di forte cambiamento. Alcuni esempi sono l'inizio di un nuovo anno scolastico, cambio di scuola, iniziare un nuovo sport, essere inseriti un un nuovo gruppo di pari, valutazioni scolastiche o pubertà. Tra i fattori eziologici e causali gli studi attribuiscono un ruolo pressoché equo tra genetica e fattori ambientali. La componente genetica impatta sul temperamento della persona e riguarda quindi la sua tendenza a rispondere facilmente con ansia e attivazione agli stimoli e rappresenta il 30-40 % della variabilità di un problema di ansia. I fattori ambientali riguardano invece stile genitoriale di mamma e papà, apprendimento per osservazione e l'abitudine ad evitare e non affrontare le situazioni che generano ansia. Inoltre spesso le manifestazioni di ansia possono avere come conseguenza una grande attenzione da parte del genitore che contribuisce, senza volerlo ad alimentare i comportamenti disadattivi di evitamento legati all'ansia. Più il bambino è piccolo più la capacità di introspezione e riconoscere le proprie emozioni è poco sviluppata e quindi lo strumento fondamentale per riconoscere il problema è l'osservazione del comportamento del bambino. Sta al genitore quindi riconoscere tempestivamente le manifestazioni di ansia del bambino e intervenire di conseguenza per ridurre al minimo disagio e comportamenti di evitamento del bambino che possono privarlo di stimoli ed esperienze centrali per il suo processo di crescita. Inoltre non bisogna fare il tipico errore di dire: col tempo il problema passerà, perché se non si cambiano le condizioni che lo hanno sviluppato fin qui non farà altro che cronicizzarsi e svilupparsi ulteriormente. Per tutti i genitori che vogliono intervenire fin da subito anche autonomamente sul problema consigliamo il manuale in cui viene descritto il programma COOL KIDS di Lineham, Abbot, e Rapee che segue gli stesso principi e fasi del trattamento cognitivo comportamentale che applichiamo quotidianamente in studio e che si è dimostrato efficace per intervenire sull'ansia del bambino. Nei prossimi video e articoli vedremo insieme, tramite teoria e dei casi risolti con successo come si può intervenire in maniera efficace sui problemi di ansia in età evolutiva, segui la nostra pagina per non perderli.

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