Apatia, come uscirne? Uscire dall'apatia non è sempre facile. Questo soprattutto perché l'apatia è spesso insidiosa, nascosta, meno impetuosa della depressione ma pur sempre estremamente dannosa.
Quando siamo apatici perdiamo motivazione, non abbiamo più voglia di fare le cose, sentiamo uno slancio minore. L’apatia è mancanza di pathos. Essere apatici è perdere quel desiderio di agire.
Le cause dell’apatia possono essere diverse. Potrebbero esserci delle condizioni organiche che vanno indagate, come la demenza, il morbo di Parkinson o altro ancora. Spesso l’apatia nasce da una serie di concomitanze della vita delle quali non siamo sempre consapevoli.
Potremmo aver avuto una delusione, oppure aver vissuto un lutto, un tradimento, o altro ancora. Il tempo è passato e nonostante non pensiamo più a ciò che stato questo continua ad agire dentro di noi.
L’ideazione rispetto a cosa vorremmo fare è spesso conservata ma diminuisce proprio il passaggio all’azione e alla realizzazione di ciò che per noi è importante. L’apatia è connessa al funzionamento del circuito della dopamina. Quando siamo apatici non riusciamo più a provare piacere per ciò che facciamo.
A lungo andare l'apatia può sfociare anche in una sindrome depressiva ma si differenzia in genere da essa per l'assenza di contenuti suicidari o di colpa verso il proprio non far niente. Spesso chi si sente apatico non percepisce come così grave ciò che sta vivendo.
Accorgersi di essere vittime dell'apatia è tuttavia estremamente importante. Il concetto fondamentale è capire perché ci sentiamo svogliati e demotiva e, senza aspettare troppo, mettere in atto i giusti interventi necessari per cambiare le cose.
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