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Le sigarette con tabacco riscaldato o Heated Tobacco Product (HTP) sono nate, assieme a quelle elettroniche, come alternativa potenzialmente meno pericolosa per la salute rispetto alle sigarette tradizionali. In questi prodotti, infatti, non avviene la combustione perché il tabacco non brucia direttamente ma viene riscaldato ad alte temperature (circa 350°C contro i 900°C delle sigarette tradizionali). Ma quanto fanno male le sigarette a tabacco riscaldato? Quali sono le principali differenze con quelle tradizionali? E perché è presente una lamella di metallo in alcune delle sigarette? In questo video analizzeremo il funzionamento e la composizione chimica delle sigarette a tabacco riscaldato per capire come funzionano e se quello che aspiriamo può definirsi aerosol o fumo.
00:00 Intro
00:27 Come sono fatte le sigarette con tabacco riscaldato o HTP: i filtri
03:30 Il confronto tra il tabacco tradizionale e la pasta di tabacco
05:13 La lamella di metallo serve per evitare che si sviluppi il tipico odore di flatulenza
06:50 Il fumo della sigaretta con tabacco riscaldato
07:32 Cosa succede alla pasta di tabacco quando viene riscaldata: l’aerosol di acqua e glicerolo
07:57 Formaldeide e acetaldeide nelle sigarette con tabacco riscaldato
09:30 L’esperimento sulla lamella di tabacco: è fatta di alluminio o da acciaio inossidabile?
13:00 L’esperimento sull’idrogeno e l’alluminio
14:24 Perché la sigaretta con tabacco riscaldato produce fumo: le particelle solide di carbonio
15:46 Gli effetti sulla salute: i pericoli e gli effetti nocivi
17:57 Il confronto con le sigarette tradizionali e quelle elettroniche
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