E già stato fatto ma tramite gli interferometri LIGO e VIRGO che hanno osservato le onde gravitazionali all'opera.

Oddio, è interessante ma non penso che le onde gravitazionali possano dare vita ad onde elettromagnetiche. L'oscillazione di due punti nello spazio è troppo debole per avere effetti misurabili, oltre al fatto che con la conoscenza attuale sembra che le onde gravitazionali siano estremamente rare, invece le onde elettromagnetiche estremamente comuni (e non parlo di quelle antropiche, basta pensare al nucleo terrestre)

Ciao! Esattamente così no, ma c'è un metodo mooolto simile che viene utilizzato e che fa uso dei cosiddetti:"resonant-mass detectors". Di base si utilizzano grossi cilindri molto pesanti (tipicamente di alluminio, chiamate "barre") che basano il loro principio di funzionamento su quello che dici tu, ossia nel momento in cui passa un'onda gravitazionale questa inizia a far vibrare (accorciare e allungare) tale barra (in maniera molto semplificata). Questa oscillazione viene poi rivelata (tipicamente facendo uso di circuiti elettrici, quindi vengono impiegate cariche elettriche come di nuovo suggerivi) ed amplificata per poi essere misurata. Questo tipo di detector ha un problema però, ossia queste barre iniziano a vibrare più vistosamente se la frequenza delle onde gravitazionali (perché sì, proprio come per le onde elettromagnetiche, esistono tantissime frequenze anche per le onde gravitazionali e sono legate al tipo di sorgente che le emette) è simile alla "frequenza di risonanza" di tali barre. Queste frequenze di risonanza dipendono dalla forma delle barre e di fatto limitano il loro funzionamento, perché se la frequenza di un'onda gravitazionale è molto diversa da quella di risonanza di una barra allora la barra non vibrerà a sufficienza. È come avere un telescopio che è sensibile solo ad un particolare colore.... Questo limita molto la loro capacità, unisci il fatto che l'efficienza nel rilevare le onde gravitazionali in generale dipende molto anche dall'orientazione dei detectors stessi e che la variazione di lunghezza che provocano sarebbe dell'ordine di 10^-20 (ossia 0.00..(19 zeri)...001) ed ecco qui che questo tipo di detector fin'ora non ha mai rivelato con evidenza onde gravitazionali (una vibrazione così piccola tra l'altro produrrebbe onde elettromagnetiche difficili da misurare secondo la tua proposta e comunque renderebbe ancora più complesso l'apparato di ricezione). Esistono 2 detectors di questo tipo in Italia (uno si chiama AURIGA e uno NAUTILUS) e insieme ad altri detector sparsi nel mondo comunque partecipano attivamente alla ricerca di onde gravitazionali grazie anche all'aumento costante di sensibilità e agli aggiornamenti a cui sono sottoposti con il passare del tempo. Calcola che la stiamo facendo semplice ma per ridurre la maggior parte di fonti di rumore tipicamente questi detectors sono raffreddati a pochi gradi/decimi di grado sopra lo zero assoluto, hanno quindi un apparato criogenico e sono isolati quindi termicamente e anche meccanicamente (per ridurre le vibrazioni spurie), così come gli interferometri... insomma gli apparati per rilevare le onde gravitazionali sono sempre molto molto complessi perché il segnale da rilevare è minuscolo. Per ora gli interferometri (che sfruttano il fenomeno dell'interferenza, che è molto sensibile a piccole variazioni di lunghezza) si sono rilevati gli strumenti vincenti. Chissà in futuro. Spero di essere stato chiaro, buona serata! P. S. Il primo a pensare e realizzare i resonant-mass detectors fu Joseph Weber nel 1966 e tra l'altro fu il primo tipo di detector pensato per rivelare le onde gravitazionali dando inizio alla loro ricerca. Purtroppo però Weber non riuscì mai a rivelarle...

Non vorrei sbagliare ma la risonanza è presente proprio perché le onde non interagiscono tra loro, è un risultato del principio di sovrapposizione. Lo smorzamento si ha, invece, quando un'onda si diffonde in un mezzo dissipativo ed è, per certi versi, un fenomeno di interazione tra l'onda ed il mezzo.

Penso che non abbiamo ancora strumenti rilevatori così sensibili... (cioè: che possano rilevare il segnale da più direzioni contemporaneamente, come può fare un telescopio)

Ritiro la domanda perché ho pensato che effettivamente noi vediamo l'universo espandersi in tutte le direzioni senza preferenze, quindi un onda non può essere altrimenti vedremo delle anisotropie

Che da aspettare cualque centinaio di milliardi di anni per osservare l'oscillazione dell'espansione del universo😊😊😊

Perchè incredibile? se scoprissimo cos'è lo spazio-tempo, avremmo scoperto tutti i segreti dell'universo, ti sembra che l'umanità sia pronta a questo? a me pare di no xD

Credo proprio che si tratti di una "teoria speculativa" ovvero di una teoria che funziona sulla carta, ma che non ha verifiche sperimentali a sostegno

Ricorda che non misuri con un metro la contrazione dello spazio (perché appunto anche il metro verrebbe accorciato o allungato) ma con un interferometro, ovvero un sistema con due bracci disposti ad L nei quali viene fatto passare un raggio laser. La velocità della luce rimane costante ma al passaggio di un'onda gravitazionale uno dei due bracci (siccome sono messi ad L) verrà leggermente accorciato, rendendo il passaggio della luce più veloce.

Più che altro la similitudine fra campo elettromagnetico e campo gravitazionale sta in alcune formule e comportamenti "simili" tra loro, la velocità nel vuoto è data dal concetto stesso di onda ovvero una variazione periodica e simmetrica dello spazio, da cui deriva la ripetibilità nel tempo; questa ripetibilità comporta che ci sia un limite di velocità di propagazione, se così non fosse non esisterebbe proprio il concetto di onda.

Semmai è quella più frustrante. Ma anche quella più onesta. Il vero problema è quando i ciarlatani sfruttano questa presunta insicurezza della Scienza per mettere in dubbio anche le verità scientifiche accertate.

Infatti gli interferometri funzionano con due bracci disposti ad L di cui solo uno risente delle contrazioni.

Ogni modello della fisica si basa su ipotesi ben specifiche, nella relatività generale le ipotesi di partenza sono diverse rispetto a quelle che si usano in gravità quantistica. Che sono ipotesi ancora diverse rispetto a quelle che si usano nella meccanica di Newton, che sono diverse rispetto a quelle valide nell'elettromagnetismo classico, ecc.

Concordo, la velocità va sempre misurata rispetto a un sistema di riferimento. Nel caso della luce nel vuoto di solito si parla di un sistema di riferimento inerziale. Ho parlato in un altro video del paradosso dei gemelli ed è come dici tu, ciò che conta sono le accelerazioni, anche se in realtà il conto si può fare anche senza la relatività generale visto che le accelerazioni si possono considerare come passaggi graduali verso riferimento sempre più veloci (rispetto a uno inerziale iniziale, ad esempio) anche in relatività ristretta.

Insomma sei Capitan Ovvio😂😂

ed ecco perchè ha senso cercare la risposta.

Beh, intanto l'esistenza delle onde gravitazionali è un clamoroso fatto reale, NON una "speculazione".

Quando uno è serio e professionalmente preparato può anche permettersi di verniciarsi le unghie e tingersi i capelli, e non sarai certamente tu a sminuire la preparazione di qualcuno sulla base di queste quisquiglie. Ad ogni modo: qui si sta parlando di Fisica, non degli stereotipi che tu hai nella testa.

​@@giorgiolecchi6921ottima risposta ad un commento da poveretto.

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