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Guardare avanti per Beatrice "Bebe" Vio sembra essere un mantra. Sempre oltre, qualsiasi ostacolo ci sia da superare, proiettandosi verso il futuro con la determinazione di chi ha già fissato i suoi obiettivi: in estate gli esami di maturità e le Olimpiadi a Rio (“Non vedo l’ora saranno le prime per me”, racconta), poi quelle a Tokyo nel 2020 e quelle sognate a Roma nel ‘24. “Sono già gasatissima, il mio obiettivo è di fare l’ultima Olimpiade proprio nella Capitale- spiega la 19enne promessa della scherma paralimpica intervistata da un gruppo di giovanissimi atleti per il Comitato Promotore Roma 2024 -. Ci meritiamo i Giochi, Roma è Roma e proprio qui nel ’60 ci sono state le prime vere Paralimpiadi, mi vengono i brividi solo a pensare che abbiamo la possibilità di organizzarle di nuovo”.
Incalzata dalle domande dei bambini, Vio racconta il suo percorso: il rapporto con la scherma interrotto dalla malattia e poi l’incontro con il mondo paralimpico. “Dopo i giorni in ospedale ho capito quanto fosse importante per me lo sport. Quando sei in pedana non hai nessuno che ti aiuta, sei lì da solo, devi ingegnarti per fare le cose “.
Questo con Bebe Vio è il quinto episodio di una serie di video interviste a cui hanno già preso parte Sara Simeoni, Andrea Bargnani, Gianluigi Buffon e Francesco Totti con atleti ed ex atleti si ritrovano alle prese con le sorprendenti domande di giovanissimi sportivi a cui trasferiscono emozioni ed esperienze per aiutarli nel loro percorso di crescita.