La Biblioteca Medicea Laurenziana è protagonista della nuova tappa di Biblioteche d'Italia, il viaggio del Ministero della Cultura con Dire.it alla scoperta dei tesori del patrimonio librario italiano.
Oggi il viaggio si ferma a Firenze, dove Silvia Scipione, la Direttrice della biblioteca, racconta la collezione di circa 11 mila manoscritti e la storia dell'Istituto, progettato dal genio del Rinascimento per eccellenza, Michelangelo.
La Biblioteca venne inaugurata nel 1571 all'interno del complesso monumentale presente in piazza San Lorenzo, nel cuore della città, di proprietà della potente famiglia Medici.
Il progetto venne affidato a Michelangelo, circa cinquant'anni prima, da papa Clemente VII, nipote del celebre Lorenzo il Magnifico.
Su idea di Michelangelo prende corpo il vestibolo con i tre ordini di doppie colonne, la scalinata e la maestosa sala di lettura con i banchi, chiamati plutei, che l'ingegno di Michelangelo pensa nella duplice funzione di leggio e di custodia dei testi. La disposizione michelangiolesca rimane intatta fino agli inizi del Novecento, quando i preziosi volumi vengono rimossi e sistemati negli attuali depositi.
Il patrimonio librario della Biblioteca è composto da 2.500 papiri, 43 ostraka - pezzi di ceramica che riportano iscrizioni in greco antico - 566 incunaboli, 1.681 cinquecentine, 592 testate di periodici specializzati e un totale di 126.527 edizioni a stampa. Tra i tanti tesori, la Medicea Laurenziana conta anche una collezione di 2.500 papiri, una le più importanti al mondo.
Tra gli esempi dei testi più antichi c'è il Virgilio Mediceo, «uno dei testimoni tardoantichi più importanti del testo delle opere di Virgilio, datato al V secolo dopo Cristo», sottolinea la Direttrice, ma anche i manoscritti di età rinascimentale commissionati dagli stessi Medici ai cartolai fiorentini come il celebre Libro d'ore di Lorenzo de' Medici.
Meta indiscussa di tanti turisti internazionali, la Biblioteca, conclude la Direttrice, «continua tutt'oggi a incrementare le proprie collezioni attraverso acquisti in antiquariato o doni di benefattori».
Guarda il documentario sulla Biblioteca Medicea Laurenziana e continua a seguire il viaggio di Biblioteche d'Italia.
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