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Macomer, 28 gennaio 2013. Il saluto del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, alla festa del Corpo della Brigata Sassari, nel 95° anniversario della 'Battaglia dei Tre Monti'.
"E' per me un grande onore e piacere essere qui per la Festa della Brigata Sassari, espressione genuina delle più alte virtù morali, civiche e patriottiche della nostra Terra di Sardegna.
Per questo ho voluto essere qui con voi e portarvi il saluto di tutti i Sardi.
In più di un'occasione, in questi anni da Presidente della Regione, ho
partecipato alle vostre cerimonie e vi ho incontrato nelle vostre basi all'estero quando, impegnati in prima linea in missioni di pace internazionali, avete dato prova delle vostre qualità anche in quelle terre mutilate dall'odio e dalle guerre laceranti.
Questa di oggi è ancora un'altra circostanza, che ci ricorda con orgoglio come in passato, in continuità con il presente, i sassarini abbiano reso onore alla propria patria e abbiano combattuto, a costo della propria vita, per difendere l'Italia.
Questa giornata rappresenta, dunque, una rinnovata occasione per rendere un doveroso ringraziamento ai tanti valorosi combattenti che hanno saputo unire il sentimento di appartenenza alla Nazione con l'identità sarda: un'ulteriore testimonianza di un'immagine e un ruolo unificante che tutti i sardi ormai riconoscono a questa gloriosa Brigata e ai suoi componenti.
Soldati, giovani uomini valorosi e rigorosi, divenuti rapidamente protagonisti della storia, incuranti del sacrificio e portatori degli ideali più alti, immagine simbolica della nostra Isola.
Un'identità, quella dei Dimonios, che nasce nelle trincee della guerra dove il coraggio e la determinazione hanno contribuito a farne un'istituzione, veri eroi di Sardegna che ancora oggi, con le bandiere sarde e il tricolore, portano la pace in angoli sperduti del mondo.
La Sardegna vive un momento particolarmente difficile: la gravissima crisi industriale sta mettendo a dura prova il sistema sociale ed economico della nostra terra. Il lavoro, la famiglia, i rapporti tra le istituzioni vivono una tensione senza precedenti. In momenti come questi, occorre ancorarsi ai valori più forti e cari. Occorre ricercare nei modelli, negli esempi più virtuosi, quello slancio di entusiasmo e convinzioni che consenta a un popolo, al popolo sardo, di superare gli ostacoli.
Come sapete, ritengo che la Brigata Sassari sia per questa terra, ed anche per la nostra Nazione, uno di quei modelli attraverso i quali è più semplice capire che con sacrificio e abnegazione, ciascuno per la propria parte, sia possibile contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
Voi siete diventati, nel tempo, il fiore all'occhiello dell'esercito, assumendo una dimensione non comune, in cui il valore individuale del soldato si è unito alla caratterizzazione regionale, alla sardità e che, nel 2010, vi è stato riconosciuta anche attraverso l'onorificenza regionale "Sardus Pater" per l'alto valore sociale delle azioni compiute dal vostro corpo militare nelle missioni internazionali di mantenimento della pace.
La storica Brigata è assurta, infatti, a simbolo delle peculiari virtù morali delle popolazioni sarde, e di queste virtù è stata magnifica testimone nei teatri operativi nei quali è stata chiamata, dando lustro alla terra d'origine dei suoi uomini.
Grazie ai Dimonios la Sardegna è ambasciatrice di quell'inconfondibile e indelebile tratto identitario.
Ed è anche per questo che il mio legame con i sassarini è forte e sincero. Da Sardo, da Presidente di tutti i Sardi, sono orgoglioso e fiero della famiglia della Brigata Sassari, della sua fama, del suo valore, della sua generosità, della sua tenacia e della sua umanità.
Forza Paris.
Grazie"