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Un banale raffreddore nei bambini molto piccoli (entro i primi due anni) può essere il fattore scatenante di problemi respiratori, una bronchiolite quindi che nei mesi successivi può dare origine ad episodi ricorrenti simili, trasformando in quella che viene chiamata bronchite asmatica o wheezing respiratorio che va gestita correttamente e tempestivamente per evitare che si cronicizzi. Abbiamo parlato di tutto questo con il Prof Renato Cutrera, Direttore dell'unità di Broncopneumologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che ci ha spiegato quando il bambino va ospedalizzato e che farmaci devono essere usati sia nella fase acuta che negli episodi ricorrenti. Parliamo poi dell'importanza di fare una prevenzione ambientale per i bambini che soffrono di wheezing o asma perchè smog e fumo passivo possono aggravare ovviamente i sintomi di bronchite e asma. Ma c'è anche una prevenzione farmacologica che può essere utile per alcuni bambini (gli steroidi per via inalatoria o gli antileucotrienici) che può migliorare la qualità di vita dei bambini asmatici. E fondamentale è porre anche l'attenzione sullo stile di vita di bambini con bronchite asmatica specie in inverno quando l'attività fisica può provocare loro episodi di broncospasmo a causa delle temperature basse. E se è vero che nell'adolescenza le bronchiti asmatiche tendono a ridursi, per tutti i bambini che hanno sofferto di wheezing è comunque importante - anche se ormai i sintomi sono scomparsi . evitare di iniziare a fumare o di vivere in contesti troppo saturi di smog perchè quella "fragilità" infantile abbinata ad uno stile di vita scorretto potrebbe essere predisponente per una forma, una volta diventati adulti, di broncopneumopatia cronica ostruttiva. E comunque per chi ha sofferto di bronchite asmatica una spirometria negli anni della scuola elementare può sempre essere utile per avere una quadro della situazione respiratoria del bambino che abbia sofferto di bronchioliti, di asma o di broncospasmo ricorrente.