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Bruce Lee era una persona straordinaria, tutto ciò che ha fatto in vita sua rifletteva il suo carattere.
La vera forza di Bruce Lee veniva dalla sua mente, una forza che gli ha consentito di eccellere sia sullo schermo che sul tappeto e che lo ha condotto ad elaborare un’arte marziale non tradizionale che è una sintesi dei diversi stili appresi da Bruce Lee durante la sua breve ed intensa vita.
Bruce Lee all'età di 13 anni iniziò a praticare il Kun-Fu wing chun al quale affiancò altre arti marziali quando si trasferì a San Francisco, dove studiò diversi modi di combattere, focalizzando il proprio interesse soprattutto sul pugilato.
Lee integrò nel suo stile anche le arti marziali occidentali, nonostante provenisse da un insegnamento orientale perché pensava che un buon artista marziale dovesse essere completo.
Cominciò ad allenarsi modificando il Kung-Fu wing chun classico che aveva appreso: apportò modifiche alla posizione di guardia, ad alcuni angoli e aggiunse anche le tecniche di calci degli stili di kung fu del nord.
Lee teneva in grande considerazione il pugilato e addirittura la scherma nell’elaborare quello che è poi diventato il suo stile che ha preso la forma di un’arte marziale chiamata Jeet Kune Do.
Con il tempo collezionò un'immensa biblioteca contenente volumi su ogni genere di stile e su ogni tipo di arma.
Il risultato che vediamo sullo schermo non è quindi frutto di una semplice messa in scena ma il prodotto di un intenso lavoro di ricerca, mentale oltre che fisico.
Nella sua vita di soli 32 anni Bruce Lee girò più di 30 film, molti dei quali sono dei veri classici del genere e che hanno avuto una pesante influenza nel cinema per i decenni a seguire.
Vediamo assieme la sua storia.