Appena al di fuori della cinta muraria di Paciano, borgo medioevale tra i più belli d'Italia in provincia di Perugia, troviamo la pieve di Santa Maria Assunta. Non si conosce la data di fondazione, né quale fosse la sua struttura architettonica iniziale.
In origine vi era un campanile a vela con due umili campane mentre oggi possiamo ammirare una struttura a torre con cuspide ospitante tre campane. Queste ultime, opere della fonderia Rafanelli di Pistoia, comprendono una vera rarità: la campana mezzana presenta sul corpo quattro "oblò" di uguali dimensioni posti simmetricamente l'uno con l'altro. Tali fori, pur essendo collocati nel pieno del vaso sonoro, non penalizzano il timbro della campana.
Flavio Zambotto ci porta a conoscere una ricerca svolta da Luca Beltrani dalla quale si apprende che nel 1444 venne fusa una campana con "8 finestre" destinata alla chiesa di S. Andrea in Mantova. Purtroppo di essa si perdono le notizie all'inizio del XIX secolo ma, considerando che la sua fama era nota in Italia almeno fino al 1851, non possiamo escludere che il fonditore Terzo Rafanelli nel 1861 abbia voluto prenderne spunto per ripetere (in pochi esemplari) questo "brevetto".
Un'altra campana forata è presente nel concerto di Santa Croce in Firenze realizzata dai Rafanelli nel 1843.
Matteo Padovani ci segnala che a Verona agli inizi del sec. XIX il fonditore Partilora realizzò piccole campane con otto fori circolari; di esse rimane la campanella di sacrestia in San Fermo Maggiore e qualche altra simile in Trentino.
"Stefano 91" fa notare la presenza di una campana nei pressi di Grosio in Valtellina con fori, molto simile a quella dei Rafanelli, fusa da Giorgio Pruneri nel 1849 [ • Le campane di Grosio (... ].
Livio Zambotto ci comunica che al Museo Veneto delle Campane si può trovare una campana forata, i cui fori sono a forma di "S"; aggiunge che alcuni di questi esemplari sono tutt'ora suonanti in Ungheria.
"lorenzocampanaro05" segnala la campana minore presente nel campanile a vela della chiesa di S. Maria delle Carceri in Prato, anch'essa fusa dai Rafanelli nel 1922.