grazie di cuore ❤️ mi fa davvero piacere!

grazie a te per aver guardato e apprezzato il video ❤️

grazie mille Taty ❤️ sìsì esiste! È stato il mio primo album di cellulosa tra l’altro 😂 (e quindi uno dei miei primi dipinti)!

grazie di cuore ❤️

grazie mille 🥰 mi fa molto piacere sia stato un video utile!

chebbelloooooo! quale hai preso?

@@7k_tigreta Si chiama Eseng, A4, 300gr, grana fine, ma non è incollata lungo i bordi, secondo te è buona?

@@la-valigia-delle-nuvoleintanto perdonami per il ritardo, ma mi ero persa la notifica e adesso ho notato che non ho risposto ad alcuni commenti 😢 Ho visto che di questa carta c’è sia la versione in cellulosa che cotone, ma personalmente non la conosco! Come ti sei trovata? Come dicevo nel video non esistono carte sbagliate in assoluto (tranne magari quella della tiger 😂) ma dipende molto dal nostro tocco, dal nostro metodo di pittura, dagli strumenti che ci usiamo sopra! Quindi il feedback che hai lavorandoci è importante se rapportato al tuo modo di lavorarci su… non so se mi sono spiegata! Scusa ancora per il terribile ritardo ❤ ora ho abilitato le notifiche e dovrei non perdermele più. 😅

Mi fa davvero piacere, Laura! Era questo lo scopo del video: aiutare un pochino e consentire un po' di chiarezza. Quando ho iniziato io ho fatto davvero molta fatica a venirne a capo! 🥰

Siii! Speravo risultasse semplice ed efficace! Grazie Simona! 🥰

grazie mille 🥰

@@7k_tigreta io amo i soft pastels. Faccio altra professione e sono autodidatta. Ma indubbiamente anche l'acquerello è una tecnica molto affascinante...bellissimo la resa della buccia e del frutto tagliato da te ottenuto con questa natura morta...

@@pasqualevallefuoco7299 ho provato qualcosina coi soft pastels, sono molto belli! Ma ancora devo prenderci la mano… sono approcci completamente diversi e anche tempistiche diverse, ma assolutamente interessanti e bellissimi da sperimentare! Grazie ancora 💕

grazie di cuore! mi fa veramente piacere che stia servendo 🥰 per la risposta che hai ricevuto ahah eh, il fatto è che effettivamente le carte vanno provate (e ti dirò, anche per un po’ di tempo: bisogna abituarsi) perché ce ne sono davvero tante e a volte anche a parità di caratteristiche può capitare di avere una netta preferenza per qualche marca. Quindi quello che ti ha detto il negoziante è vero però penso che sia importante almeno sapere a livello teorico le caratteristiche e le differenze e poi provare e scoprire “sul campo” qual è la tipologia che fa per noi! Che poi spesso dipende anche molto dal soggetto che andiamo a dipingere e dagli altri materiali che usiamo. Insomma: sperimentare e provare è sempre cosa buona e giusta 👀😂 grazie ancora a te per avermi lasciato un commentino di passaggio! 🌷

Grazie di cuore 🥰 spero sia stata un’utile chiacchierata 🥰

Grazie mille Shami ❤️ un frullato di pere densissimo 😂

grazie mille! 🥰

Ciao e grazie a te! 🥰 (scusa il ritardo, avevo visto il tuo commento dal cellulare e volevo risponderti per bene). Alcuni brand chiamano le grane in maniera diversa, tipo la Fabriano ha anche la grana dolce e loro intendono una grana che sta tra la satinata e la fine. Probabilmente per la torchon (so che la Clairefontaine ha questa variante) si intende qualcosa di ruvido, comunque con una texture visibile. Torchon in francese è "canovaccio" "straccio da cucina", mi fa proprio pensare a qualcosa di "stropicciato", "arricciato", quindi sicuramente la texture non è come la satinata che invece è liscissima. Non avendola tra le mani non so dirti se è più sulla grana grossa o fine. So che c'è (sempre della Clairefontaine) la grana "nuvola" che è simile a una fine un po' più "ricca" e la ruvida proprio (sempre torchon) che è più simile alla grana grossa, quindi puoi accorparle a quelle standard in questo modo. Però andrebbe vista e toccata dal vivo per capire. Che poi ci sono anche delle carte che sono "grana fine" ma la texture è molto invadente ugualmente! Ti consiglio di immaginare le "sporgenze" della trama come degli "aiuti" a mantenere il foglio umido e spesso queste a lavoro finito si intravedono ancora. Non so se ti ho aiutato nella risposta! In caso dimmi pure che approfondiamo meglio! :)

Grazie mille per la tua dettagliata risposta☺️

Ciao Lalla! anzitutto scusa per il ritardo della risposta! 💕 Allora, diciamo che qualsiasi colore messo in palette (che sia un godet “nativo” o un tubetto spremuto su una tavolozza) se non è appena tolto dal tubetto risulta un pochino più spento quando si riattiva anziché che preso direttamente dal tubetto, appunto. Però diciamo che se sono di buona qualità, questa differenza risulta quasi impercettibile. Per tornare al tuo caso, purtroppo non conosco la marca Artix ma cercando in rete mi sembra di capire che sono acquerelli molto economici, di conseguenza hanno in percentuale (come composizione) più legante che pigmento, ecco perché appaiono piuttosto leggeri. Ci sono delle linee studio di altissima qualità con un ottimo rapporto qualità prezzo, per esempio i van gogh o gli stessi cotman (linea studio della winsor&newton), ma anche i rembrandt o i maimeri sono accessibili e di ottima qualità! Magari prova a comprare giusto qualche tubetto di questi, non per forza tanti colori, ne bastano davvero pochi (sei per cominciare) e prova a usarli così capisci se effettivamente è la marca o qualcosa nella tua gestualità che li rende “troppo leggeri” sulla carta. Se hai bisogno di qualche dritta, scrivimi pure che sarò lieta di aiutarti, se posso! Fammi sapere, un abbraccio! 🥰

@@7k_tigreta grazie di cuore davvero come sempre sei preziosa, grazie per il consiglio su che acquerelli acquistare ci farò un pensiero un salutoneee

💕