In questa prima parte mostro tutte le monete che ho, abbracciano quasi due millenni di storia e tutti i continenti, quelle rovinate e ossidate sono state trovate con il metal detector.
Пікірлер: 12
@dan.nic.motovlog3 ай бұрын
Complimenti bella collezione 👍
@user-ix5oe2ku2fАй бұрын
dove si trova la sua città
@andreapanzini82905 ай бұрын
Bella collezione, sig. Federico. Complimenti. Rispondo alla Sua domanda: ho anche io diverse monete di varie nazioni: tedesche, austriache, svezzere, francesi, inglesi jugoslave, spagnole di Franco, argentine, brasiliane, i centesimi di San Marino col fascio piccolo e le monete italiane del Regno e della Repubblica.
@riccardoros67142 ай бұрын
La scritta SC sul retro di tante monete romane era una prassi "senatus consulto" coniate nelle tante zecche dell'impero su autorizzazione del senato. il seterzio visto potrebbe data la lunghezza del collo, la testa piccola di un GIULIO Claudio AUGUSTO O TIBERIO- O CLAUDIO per identificarlo, bisognerebbe controllare se sul perimetro si leggono ancora alcune lettere.
@federicobiondi4312 ай бұрын
ho fatto una ricerca, è un asse di Claudio con Minerva, moneta anche di valore, peccato per le condizioni della mia
@andreapanzini82905 ай бұрын
Buongiorno sig. Federico. Quella moneta che raffigura San Giovanni Battista è un fiorino di Firenze. Buona giornata.
@marcogiuliani29072 ай бұрын
Bellissima collezione. Io uso un app per capire che monete sono
@davidusai399411 күн бұрын
trovate col metal ?
@federicobiondi43111 күн бұрын
quelle ossidate sì
@andreapanzini82905 ай бұрын
Se la moneta romana antica porta le lettere S.C. furono emesse "per decreto del Senato". S.C. = ex senatus consulto. Ci guardi se si intravedono S.C.
@federicobiondi4315 ай бұрын
difatti l'ho detto che era stata coniata dal senato, è l'anno che mi risulta difficile da scoprire
@andreapanzini82905 ай бұрын
@@federicobiondi431 nella seconda moneta lo aveva detto che c'era la S. Nella prima moneta non l'ho sentito, che Lei lo avesse detto. Forse mi è sfuggito. Purtroppo per capire il secolo di appartenenza del reperto bisognerebbe che ciò che è rappresentato fosse visibile. Ad es. la divinità raffigurata.