Nonostante sia un musicista semiprofessionista non sono mai riuscito a sconfiggere l'ansia da palcoscenico.....ho avuto 3 band.......ho iniziato a suonare dal vivo diversi anni fa' ,ne ero entusiasta, pensavo che sarebbe stata solo una questione di allenamento il fatto di salire sul palco e suonare rilassato pur avendo gli occhi addosso ,che piano piano facendo esperienza l'ansia e lo stress che accumulavo prima dell'esibizione si affievolissero col passare del tempo ......ricordo la prima volta che mi chiamarono a suonare ad una festa ; iniziai a sentire un ansia bruttissima gia' una settimana prima, era un continuo rimuginare nel mio cervello ,ed ero parecchio incazzato anche perche' uno si fa il culo per imparare a suonare bene il proprio strumento cosi' che una volta sul palco dovrebbe essere un piacere ,dovrebbe essere il momento in cui butti fuori la bestia che c'e' dentro di te!!! Purtroppo per me non e' mai stato cosi' ,mi presentavo a poche ore dalla performance con un ansia terribile ,tachicardia e cosa piu' noiosa mi veniva quasi sempre un grosso mal di testa che mi costringeva a calarmi sempre pasticche di MOMENT , e voglio precisare che non ho mai sofferto di mal di testa. Non mi sono mai goduto a pieno un live, ero legnoso, non riuscivo a suonare a pieno regime e in piu' suonavo con la paura costante di sbagliare!!!! A fine live ero sempre sfinito...... La cosa che ancora ad oggi mi fa piu' arrabbiare e' che ero pure bravo e richiesto ,ma ogni volta che si presentava la data di un concerto ,ed i miei colleghi non vedevano l 'ora di esibirsi ,io cominciavo ad andare nel panico inventando scuse per non suonare, almeno quando mi era possibile.....non era piu' vita!! E il gioco non valeva la candela , diciamo la verita', obbiettivamente lo fai per passione perche' non si guadagna neanche nulla.... E' strano perche' sono sempre stato molto estroverso ed egocentrico, sto molto bene con le persone, ma ancora ad oggi quando sento parlare di palcoscenico sono TERRORIZZATO. E' stato cosi' che ho deciso di mollare tutto e rivolgermi ad uno psicologo per vedere se riesco a sbloccarmi e spero con tutto me stesso di riuscire a farlo ......cosi' un giorno di poter tornare ad esibirmi serenamente.........ma per adesso del palcoscenico non ne voglio vedere nemmeno l' ombra....!!!!!

I suggerimenti non sono mai troppi, grazie mille. Sembrano concetti trascurabili ma non è così, suonare dal vivo, oppure commettere un errore dal vivo, qualche volta mi hanno veramente fatto crollare capacità e autostima.

In 24 anni di musica avrò fatto 20 concerti (forse 21). Mai amato suonare dal vivo, mai amato suonare di fronte alle persone. Effettivamente ho una timidezza insita nella mia natura, che mi costringe ad esercitazioni ossessive e stressanti per sentirmi parzialmente sicuro nell'esecuzione dal vivo (ma anche in registrazione). Mi piace comporre e sentire le mie idee registrate accuratamente, ma detesto andare nel casino scomodo della dimensione "live". Non amo nemmeno seguire i concerti di altri, nonostante per anni ne abbia visti molti. Detesto la gente, e purtroppo questo è idiosincratico con il genere di musica che mi piace, ovvero il rock-punk-metal, in cui l'istrionismo della perfomance è fondamentale. Io sono anti-performance ed anti-folla, dunque ho optato per la "one man band", soluzione sempre vituperata e considerata "stramba".

Ciao, ho scoperto questo canale per caso dopo giorni che cercavo un qualcosa che mi spiegasse in pratica perchè quando suono davanti a qualcuno, chiunque esso sia o quando cerco di registrare qualcosa, sbaglio o mi inceppo, e per non parlare dei black-out di memoria. Io sono un infimo chitarrista, per cui non ti conoscevo in precedenza, ma voglio ringraziarti per i consigli e le spiegazioni che hai fornito che ho trovato estremamente chiare e sintetiche. Ho visto parecchi altri video su questo argomento, ma questo è il migliore di tutti per contenuto pratico e capacità di sintesi. Mi ha colpito molto quello che hai detto, in particolare sul primo punto e su quello inizierò a concentrarmi seriamente d'ora in poi, perchè ho capito che alla fine parte tutto da lì: dal prepararsi seriamente. Grazie per questo video!

Condivido tutto quello che ha detto Rodolfo. anch'io ho avuto un idea simile alla sua anni fa sebbene non potei metterla in atto: invitare più persone possibili tra amici e parenti in sala prove per più di una volta "fingendo" per esempio, in un certo modo, dentro di me, di trovarmi al 1o o 2o concerto in modo da abituarmi allo stress di suonare davanti a gente, ma poi cercare di suonare comunque la prima volta possibilmente ad un evento per gruppi/musicisti dilettanti, per esempio (sì, lo so... se ne fanno pochissimi e non sempre facili da trovare), come vidi qualche anno fa, ma a cui purtroppo non potei partecipare per mancanza di un gruppo stabile. questo sarebbe ideale secondo me

Io non suono la batteria ma il violino, tutt'altro genere di strumento e di musica, ma il problema è sempre lo stesso. Quando ero più giovane (alle medie, primi anni delle superiori) non avevo tanta paura. Ora il palcoscenico per me è puro disagio, non ce la faccio più a fare un concerto ben fatto perchè mi irrigidisco, sembro una statua e il mio pezzo suona sempre piatto, senza destare la minima emozione a chi lo ascolta. Ho provato tante volte a registrarmi, a sentire altri musicisti, a rilassarmi, ma niente. Sto pensando seriamente di lasciare la musica per questo motivo.

Mi capitava....all'inizio...ora nn più...anche se nn sono un mostro alla batteria.secondo me è anche un fatto di concentrazione.bel video.ciao

Quando iniziai a suonare dal vivo in pubblico, risolsi il problema prima di tutto mettendo una barriera fisica usando un separé tipo quelli usati negli studi medici, cosi non mi si vedeva, si vedevano solo i piatti ammassavo davanti al set mixer amplificatori vari ecc, poi facevo training autogeno su me stesso, dicendomi io sono in sala prove, cuffie e massima concentrazione sui pezzi da suonare, ultra serio cosi mi chiudevo nel mio mondo, fregandomene del pubblico.

il mio maestro mi diceva: quarda il pubblico con calma, espira l´aria e lentamente la espelli

un po come suonare davanti ad uno specchio per avere percezione anche visiva al di fuori

Mi spiace ma queste parole le vedo come ottimi consigli per chi ha ben pochi problemi. La vera ansia da prestazione ti manda in blocco totale, ti giri e te ne torni a casa, altro che sapere bene il pezzo.

E' come la paura di andare in aereo.