Dal mio personale punto di vista, che è opinabile,(ovviamente) la presenza di Dio, specialmente quando non viene menzionato esplicitamente, è percepita come una costruzione psicologica o culturale piuttosto che una realtà tangibile. Quindi l'idea di una "presenza avvolgente" senza evidenza può essere vista come un prodotto della fede, piuttosto che una realtà verificabile. La sensazione di una presenza divina può essere spiegata benissimo attraverso d esempio, discipline come la psicologia, la sociologia o la neurologia, senza dover invocare l'esistenza di una divinità. Il senso di appartenenza e protezione che le persone trovano nella religione monoteistica può essere attribuito a bisogni umani fondamentali, come il bisogno di comunità e di conforto psicologico.

@Clemente, rispetto le idee di tutti, io giustamente parto dal punto di vista della fede, Genesi visto in questa luce ha per me questo sviluppo per noi esseri umani del 2024.

@@flaviarusso5792 Ci mancherebbe, rispetto il suo punto di vista. Tuttavia, potrebbe trovare utile qualche piccola lettura di antropologia e storia delle religioni per far luce su alcuni aspetti che anch'io davo per scontati. Si è scoperto, infatti, che molte delle credenze che consideriamo fondamentali sono in realtà il risultato della costruzione e decostruzione dei miti delle origini. Questi miti, spesso arricchiti da elementi religiosi, sono stati abilmente trasformati in teologie dalle mani sapienti degli studiosi e dei sacerdoti. Approfondire questi temi potrebbe offrire una prospettiva più ampia e consapevole sulla complessità delle nostre tradizioni culturali e religiose.

@ Clemente, ringrazio, ci penserò.

@@Clemente24-pn7kf ringrazio, ci penserò.

La storia dell'Islam non è contrassegnata ad oggi da miracoli o segni divini, né da alcuna azione della provvidenza. Io lo trovo significativo...

@@alessandroarsuffi3062 In tutte le religioni ci sono miracoli, poiché ogni religione pretende di essere quella vera. Nell'Islam, il profeta Maometto compì diversi miracoli con il permesso di Dio. Questi miracoli furono testimoniati da molte persone. Ad esempio: Quando i non credenti alla Mecca gli chiesero di mostrare loro un miracolo, egli mostrò loro la divisione della luna. Un altro miracolo fu lo scorrere di acqua tra le dita di Maometto mentre i suoi compagni erano assetati e non avevano più acqua se non quella contenuta in un recipiente. Essi gli dissero che non avevano acqua sufficiente né per bere né per fare le abluzioni, tranne quella contenuta in un recipiente. Così Maometto pose le sue mani nel recipiente e l'acqua iniziò a scorrere tra le sue dita. Così fecero le abluzioni e poi bevvero. Erano in millecinquecento.

@@alessandroarsuffi3062 Ogni religione ha i suoi miracoli, anche l'Islam

Pace e fraternità, lei dice. Forse converrebbe rileggere la Genesi per rendersi conto che è un libro pieno di episodi di conflitto e violenza, ben lontani da un'idea di pace e fraternità. Consideriamo alcuni esempi: Fratricidio di Abele da parte di Caino (Genesi 4:8): Caino uccide suo fratello Abele per gelosia. Corruzione e violenza nella generazione di Noè (Genesi 6:11-13): La terra è piena di corruzione e violenza, portando Dio a decidere di distruggere l'umanità con il Diluvio Universale. Disonore di Noè da parte di Cam (Genesi 9:20-25): Cam vede la nudità del padre Noè e lo disonora, portando alla maledizione di Canaan. Torre di Babele (Genesi 11:1-9): La costruzione della Torre di Babele è vista come un atto di orgoglio e ribellione contro Dio, portando alla confusione delle lingue e alla dispersione dei popoli. Schiavitù di Agar e Ismaele (Genesi 16:1-6): Sara, moglie di Abramo, dà la sua schiava Agar a suo marito per avere un figlio, e successivamente la tratta duramente, portando alla fuga di Agar. Distruzione di Sodoma e Gomorra (Genesi 19:1-29): Gli abitanti di Sodoma e Gomorra commettono gravi atti di malvagità e immoralità, portando alla distruzione delle città da parte di Dio. Incesto delle figlie di Lot (Genesi 19:30-38): Le figlie di Lot, temendo di non avere discendenza, ubriacano il padre e giacciono con lui, concependo figli attraverso l'incesto. Inganno di Rebecca e Giacobbe ai danni di Isacco e Esaù (Genesi 27:1-40): Rebecca e Giacobbe ingannano Isacco per ottenere la benedizione destinata a Esaù. Violenza contro Dina e vendetta dei suoi fratelli (Genesi 34): Sichem, figlio di Camor, violenta Dina, figlia di Giacobbe, portando alla vendetta sanguinosa dei suoi fratelli Simeone e Levi contro gli abitanti della città. Inganno di Labano ai danni di Giacobbe (Genesi 29:15-30): Labano inganna Giacobbe, dandogli in moglie Lea invece di Rachele, e costringendolo a lavorare ulteriormente per ottenere Rachele. Inganno e furto delle statuette da parte di Rachele (Genesi 31:19-35): Rachele ruba le statuette domestiche del padre Labano e le nasconde. Vendita di Giuseppe dai suoi fratelli (Genesi 37:18-28): I fratelli di Giuseppe lo vendono come schiavo ai mercanti ismaeliti per gelosia. Questi episodi mostrano che la Genesi contiene numerosi esempi di comportamenti immorali e conflitti, piuttosto che pace e fraternità.

​​@@PierGiorgio-kj7kc scusa ma tu per individuare cosa è moralmente giusto o sbagliato non confronti esperienze negative sia personali che altrui per evitare di fare gli stessi errori...il bene si fa avendo consapevolezza del male, la pace si fa sapendo che la guerra fa schifo, se non hai consapevolezza di cosa è la guerra e cosa produce ti sentirai sempre in diritto di usare la violenza per difendere i tuoi privilegi, nella vita vera bianco e nero non esistono esistono tantissime gradazioni di grigio perché non ci sarà mai un interesse che non arreca danno ad altri interessi, imparare a discernere, cercare l'unità al di sopra del bene e del male nel tuo piccolo nelle tue scelte è l'unico modo per essere il sale della terra cioè essere testimonianza che un mondo migliore è possibile, negare l'esistenza del male non significa fare il bene ma solo nascondere la polvere nel tappeto

@@michelespaticchia Tendo a utilizzare il "lei" con persone che non conosco o con cui non ho un certo grado di confidenza. Il mio messaggio era indirizzato a Mariadealpaz, e lei è intervenuto bruscamente; capisco che su KZfaq questo sia accettato. Tuttavia, la sua risposta è stata insipida e non ha risposto alla questione fondamentale: nel libro della Genesi non vi è traccia di pace e fraternità.

@@PierGiorgio-kj7kc Buongiorno PierGiorgio, Trovo corretto e logico il suo commento. Anch'io, da sempre, nutro forti dubbi che i testi della raccolta di libri comunemente denominati Bibbia siano realmente promotori di pace, fratellanza e amore. Anzi, spesso mi sembra il contrario. Seguo questo canale da qualche tempo e anch'io ho avuto modo di interagire con il signor Spaticchia. Probabilmente,egli è in buona fede e tenta di difendere con fermezza ciò che la dottrina prescrive, replicando a tutti noi scettici che interveniamo su questioni di fede. Buona domenica.

@@PierGiorgio-kj7kc se il mio messaggio le è sembrato maleducato è aggressivo mi scuso semplicemente non condividendo il suo commento come lei ha fatto ho detto anche la mia se non le piace il confronto mi dispiace, ma penso che i commenti su KZfaq funzionano così ed essendo una comunity non trovo tutte queste distanze che individua o vuole dare lei, però capisco e mi adeguo, ma uno scrive l'altro se non è d'accordo risponde, identicamente come ha fatto lei...o lei può e io no?? Se la mia risposta le è sembrata insipida ci può stare certi sapori per essere riconosciuti bisogna essere allenati a gustarli, comunque cerco spiegare di meglio il mio punto di vista usando la frase di un film degli anni duemila che non c'entra niente con la religione ma questa frase ha un po' rivoluzionato il mio modo di vedere la realtà: "al mondo l'amore non esiste per questo noi lo facciamo" cioè per come la vedo io l'amore nel mondo non è una cosa ma un azione un attività esercitata dalla volontà individuale, per quest' è paragonabile al logos perché la parola che non eserciti un azione rimane lettera morta, per questo cercare Dio attraverso la scienza o solo la propria crescita individuale non porta da nessuna parte, bisogna partecipare, condividere, agire insieme per un bene comune per scoprire Dio nell' altro.