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In Austria ed in Germania si è costruita una forte alleanza fra il mondo della ricerca e gli apicoltori, per selezionare le “api migliori” e per attribuire il massimo punteggio a quelle con comportamenti di igienicità che presentano i migliori caratteri di resistenza alle patologie.
I buoni risultati ottenuti in questi paesi del Centro Europa sono dovuti anche alla capacità di lavorare in modo collaborativo, condividendo i ceppi genetici più promettenti, verificandoli e valutandoli in modo congiunto. Un modo corale e coeso che ha dato buoni frutti.
L’Italia è stata per molti anni un’importante esportatrice di regine grazie alla “Ligustica”, una razza particolarmente pregiata perché molto prolifica e produttiva ed anche relativamente poco aggressiva. Corriamo ora il rischio di perdere questo patrimonio genetico e divenire terra di conquista di razze e di selezioni effettuate all’estero in condizioni e situazioni molto dissimili dalle nostre, così come è avvenuto per la zootecnia o in frutticoltura. E’ quindi auspicabile che si avvii un programma di ricerca per il miglioramento della razza ligustica e nel contempo si studino delle iniziative di salvaguardia dei ceppi autoctoni al fine di mantenere e disporre di un patrimonio da cui attingere.