Sembra sia solo storia della cucina, in realtà sotto ci sono grandi lezioni di storia economica e nelle reazioni avverse c'è parte della spiegazione del declino di questo paese.

Se non siete d’accordo studiate e dimostrate il contrario altrimenti state zitti e mettevi il patriottismo culinario nel deretano.

È triste vedere come in tanti perdano tempo ad ascoltare fascinose narrazioni e leggende sul sacro cibo italico e non spendano un solo minuto per verificare quanto poco di vero ci sia. Grazie prof

Grandissimo professore. Fantastici gli analfabeti funzionali sotto i commenti che strepitano sensa smentire nulla nel merito. Povere menti semplici

Anno 1888 Friedrich Nietzsche vive per mesi Torino e racconta in diverse lettere l'alta qualità della pasta italiana ed altra prelibatezze dell'epoca . - Lettera a Heirich Koselitz . 30 ottobre 1888 Nella mia trattoria mi si servono senza dubbio i migliori bocconi che vi siano: mi vengono sempre consigliati i piatti più riusciti. Detto tra noi, finora non ho mai saputo che cosa volesse dire mangiare con appetito; come pure di che cosa avessi bisogno per sentirmi in forze. Mi trovo adesso a criticare aspramente i miei inverni trascorsi a Nizza: dieta insufficiente e per me totalmente malsana [...] Nella trattoria pago per ogni pasto un franco e 15, e lascio 10 centesimi in più, cosa che viene decisamente considerata un'eccezione. A questo prezzo ricevo una enorme porzione di minestra, sia asciutta che in brodo: grandissima scelta e varietà, e paste italiane tutte di prima qualità (solo qui ho cominciato a imparare le grandi differenze). Poi un eccellente pezzo di carne tenera, soprattutto arrosto di vitello, che non avevo mai mangiato da nessuna parte in questo modo, accompagnata da verdure, spinaci ecc. Tre panini, che qui sono molto gustosi, e per gli amatori i grissini, i sottilissimi bastoncini di pane che piacciono a Torino. - A Franziska Nietzsche - 17 novembre 1888 Noi abbiamo tuttora l'uva più bella in abbondanza: una libbra di primissima qualità 24 centesimi della vostra valuta. Il cibo è straordinariamente buono e salutare. Non per niente viviamo nel paese dei più famosi allevamenti di bestiame e nella città della residenza reale. La morbidezza della carne di vitello è per me semplicemente qualcosa di nuovo, come pure quella della delicata carne di agnello, che apprezzo moltissimo. E che preparazione! Che cucina coscienziosa, accurata, persino raffinata! Finora ignoravo cosa fosse un buon appetito: sinceramente, mangio 4 volte più che a Nizza, pago di meno e non ho ancora avuto disturbi di stomaco. - A Heirich Koselitz - 16 dicembre 1888 Vede, caro amico! Cucina piemontese! Ah, la mia trattoria Non avevo idea della superiorità degli italiani nell'arte della preparazione! E nella qualità! Non per niente ci troviamo in mezzo ai più famosi allevamenti di bestiame! E come sempre, sebbene mangi come un principe, e anche molto, pago per ogni pasto (con 10 centesimi di mancia) un fr. 25. . Per l'appartamento, compreso un servizio molto buono, ottima posizione nella città, camera esposta al sole comme il faut, 25 franchi al mese. La sera siedo in uno splendido salone: un piccolo concerto. Più che decoroso (pianoforte, 4 archi, 2 fiati) mi arriva attutito proprio come desidero - sono 3 sale l'una accanto all'altra. Mi portano il mio giornale, il «Journal des Débats» - mangio una porzione di eccellente gelato: costa, con la mancia (a cui tengo perché qui non si usa), 40 centesimi . - A Franz Overbeck, Natale 1888. Mangio in una delle prime trattorie, con 2 enormi piani di sale e salette. Per ogni pasto pago 1 fr. 25 mancia compresa - e ricevo le cose, più prelibate preparate nel modo più ricercato, prima non avevo idea di che cosa potessero essere la carne, o la verdura, oppure tutti questi tipici piatti italiani. .. Oggi ad es. i più delicati osso buchi, lo sa Iddio come si dice in tedesco, la carne attorno all'osso, in cui si trova lo squisito midollo! Accompagnati da broccoli preparati in maniera incredibile, per primo tenerissimi maccaroni. I miei camerieri brillano per finezza e disponibilità: e il bello è che non cerco di darla a intendere a nessuno ... ... Non c'è ancora nessuno che mi abbia preso per un tedesco ... www.atlanteditorino.it/FN/N.html

"Un americano a Roma", film del 1954, Albertone recita la famosa scena dei "maccaroni" (che poi sono spaghetti)... Se la pasta l'avessimo iniziata a mangiare dopo la seconda guerra mondiale, non penso che pochi anni dopo sarebbe stata messa in quel film. Per cui nel centro sud è probabile che fosse già molto diffusa da prima. Mio padre è del '35 zona Roma e mi ha detto che la pasta l'ha sempre mangiata. Io apprezzo molto lo studio fatto da Grandi, e la consapevolezza che dovremmo avere sul fatto che la cucina Italiana è un invenzione moderna. Lui ci mette un po' troppo sensazionalismo e gode quasi a parlare male di alcune vicende, perché probabilmente era l'atteggiamento migliore per riuscire a promuovere il libro. Ma soprattutto sottovaluta l'apporto di creatività, fantasia, passione dei tanti cuochi italiani. Cioè io apprezzo il suo studio, ma far passare la cucina Italiana attuale come una schifezza tutta marketing mi pare eccessivo.

Ma sto co jo ne si fa il giro d'Italia per dire le stesse cose, non so neanche cosa abbia scoperto dato che é normale che questi cibi e il made in italy é uno slogan prettamente economico ma nessuno lo aveva mai capito??? Quando si parla di prosciutti, nessuno sapeva che esistono prosciutti anche in Spagna di qualità anche piú alta di san daniele? Credete che il parmigiano fosse l'unico formaggio esistente o il migliore?formaggio molto salato e li frega un po tutti sul sapore, cosí come caffé che mai é esistito il caffé italiano ma giusto una macchina espresso che serviva appunto per fare caffé in modo rapido ma non studiata per migliorare il gusto, per quello ci mettiamo un 50% di zucchero... Le tradizioni italiane iniziano negli anni 80...

Nessun commento..... Uhhmmm.... Beh... Non sarò io a cominciare.

Personaggio alquanto fazioso il professor Grandi, mi ricorda molto Carlo Vecce l'esperto di Leonardo da Vinci.

Dieci minuti di sproloquio e poi finalmente fa parlare l'ospite.

Vai tu in america a parlar male degli hamburger, qualcosa di terrificante per me, per loro è il massimo, e allora?

Sono tipo i terrapiattisti questi qua😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

L'ignoranza con cui questo signore della bassa discerne di Carbonara è crassa.