Dio esiste? - 09 - Il problema del male

  Рет қаралды 1,755

Filosofacile

Filosofacile

Күн бұрын

Пікірлер: 12
@giuseppecimino9630
@giuseppecimino9630 3 жыл бұрын
Grazie, Professore. Ho seguito con entusiasmo e grande attenzione l'intero percorso di lezioni da Lei realizzate sull'argomento "Dio esiste?". Spero che possa continuare a curare il Suo canale, realizzando lavori così chiari e interessanti. Complimenti per la capacità didattica.
@gcvolponi
@gcvolponi 3 жыл бұрын
Complimenti, un percorso interessante e molto ben approfondito.
@Filosofacile
@Filosofacile 3 жыл бұрын
Grazie mille.
@carmelocaruso4550
@carmelocaruso4550 2 жыл бұрын
Grazie per la disponibilità, la chiarezza e la professionalità con cui esponi. Ho trovato le due prove della non esistenza di Dio del video precedente, per carità legittime ma poco rilevanti dal mio punto di vista rispetto invece alla giustificazione del male. Ci si appella per giustificare il male al grande dono da parte di dio al libero arbitrio ma Leibnz non spiega come mai Dio non ha chiesto a ciascun uomo se voleva venire al mondo prima di crearlo? Visto che ci si appella alla libertà. Non solo ma un Dio d'amore come può mai tollerare che anche un solo uomo, anche se per colpa sua possa autocon#annarsi alla dannazione eterna con un padre che assiste dall'alto ad uno spettacolo cosi orribile per tutta l'eternità. Non solo, ma ammettendo che un essere onnipotente non può creare esseri come lui,può, comunque, non crearne affatto, meglio la non esistenza che la dannazione eterna non credi? Tu che ne pensi, qual è il tuo pensiero su questi temi e la tua posizione?grazie
@Filosofacile
@Filosofacile 2 жыл бұрын
Mi sembrano riflessioni interessanti quelle che proponi. La mia impressione è che le obiezioni che Leibniz sviluppa contro l'argomento del male (come tanti altri prima e dopo di lui) siano, nonostante gli sforzi, poco convincenti. La giustificazione del male morale attraverso il libero arbitrio si scontra con il fatto che, comunque, qualcuno è costretto (a prescindere dalla sua volontà) a soffrire per garantire la libertà della violenza di qualcun altro. Non è particolarmente convincente, almeno per me. Anche le argomentazioni per difendere Dio dal male naturale sembrano, tutto sommato, poco efficaci. La mia impressione è che, se si volesse comunque affermare l'esistenza di Dio, si dovrebbe rinunciare a qualcuna delle sue proprietà, come la bontà, l'onnipotenza o l'onniscenza. Da questo punto di vista, un autore come Spinoza, ad esempio, appare molto più coerente.
@carmelocaruso4550
@carmelocaruso4550 2 жыл бұрын
@@Filosofacile Grazie tante per tutto, ti seguirò in altre avventure perché sei , senza per nulla esagerare, molto bravo, convincente e professionale, grazie 🙂
@nessuno3437
@nessuno3437 2 жыл бұрын
Tutte queste contraddizioni indicano che abbiamo una immagine falsa di Dio , poiché essendo l'uomo dotato di un livello di consapevolezza limitato, concepiamo Dio in modo non reale, per cui qualunque pensiero abbiamo su Dio, sarà sempre una immagine falsa di Lui che ci creiamo . Tanto per intenderci se pensiamo Dio infinitamente perfetto, viene da chiedersi il perché Dio non rende perfetto anche l'uomo. Ma il nostro senso della perfezione é quella di Dio? Sicuramente no, poiché il nostro é un ragionare da uomini e non da Dio. Dio dunque é una ipotesi, un limite a cui tende l'umanità, come lo é un limite che tende all'infinito, sempre se nel frattempo l'umanità non si autodistrugge. In tal senso non possiamo far altro che pensare da uomini poiché qualunque pensiero proiettato su Dio è falso. Si deduce dunque da questo ragionamento che anche i presunti testi sacri che riportano la parola di Dio in realtà sono falsi.
@ithuryelnyx6015
@ithuryelnyx6015 Жыл бұрын
Falsissimi aggiungerei un raggorzativo😇
@erre6046
@erre6046 2 жыл бұрын
C’è un problema di fondo nel problema dell’esistenza del male, sopratutto riguardo quello che Leinbniz definisce come male fisico, ovvero i fenomeni naturali. Il problema è che noi percepiamo come male questi eventi perché assumiamo un punto di vista antropocentrico, ovvero percepiamo malvagio tutto quello che reca danno a noi in quanto esseri umani. Ecco quindi che i terremoti diventano malvagi, un orso che attacca un uomo è malvagio, la grandine che colpisce in testa una persona uccidendola è malvagia eccetera. Ma ripeto si tratta di una prospettiva estremamente limitata. Se provassimo ad assumere un punto di vista universale e ad ampio raggio, e provassimo a considerare l’universo come un unica realtà, e considerassimo gli altri enti come “esseri viventi”, capiremo che quello che noi chiamiamo male è solo il risultato di una azione di volontà vitale di quegli enti, che, nella loro azione, vengono accidentalmente in contatto con noi. Ma non c’è nessun male in questo da un punto di vista assoluto, non c’è la violazione di nessuna legge morale. È come se, dal punto di vista dell’erba, l’uomo che la calpesta mentre corre venisse considerato malvagio perche le reca danno. L’erba assume il suo punto di vista, ma in ottica assoluta non c’è alcun atto malvagio(ovviamente l’erba non essendo dotata di pensiero, sentimento e coscienza non può fare tali ragionamenti, ma il concetto è lo stesso) . L’unico vero male è quello perpetuato dall’essere umano, che è sempre guidato dal libero arbitrio e non può essere fermato. E comunque, spesso nella storia gli uomini malvagi alla fine vengono fermati e sconfitti. Inoltre Leibniz secondo me ha colto un punto fondamentale: se si osserva bene l’andamento della storia è si nota in effetti che spesso il percorso evolutivo e di progresso umano ( da tutti i punti di vista, sociale, politico, scientifico, morale..) ha avuto momenti di accelerazioni proprio dopo eventi definiti come “malvagi”. E comunque, anche se il problema del male è facilmente smontabile, c’è anche da dire che riguarda una concezione in cui Dio è buono o di un Dio che interviene negli eventi umani per cambiarne o modificarne in corso. Dio potrebbe benissimo contenere in sè tutto, quindi anche il male e potrebbe anche decidere di non intervenire direttamente su un evento perché nel suo disegno è giusto così. Questo aspetto si collega al fatto che ad ogni modo carpire ciò che è bene e ciò che è male nella prospettiva di un eventuale Dio credo che sia molto complesso per noi essere umani (come scritto nel libro di Giobbe). Un saluto
@Filosofacile
@Filosofacile 2 жыл бұрын
Grazie per le tue riflessioni, che mi sembrano lucide e corrette. Il nodo, almeno da un certo punto di vista, è proprio questo: se assegniamo a Dio il predicato della bontà, nell'accezione che ha per noi umani questo termine, la sua esistenza appare incompatibile con la presenza di epidemie, terremoti, etc. L'unico modo per renderla compatibile sarebbe sostenere che ciò che, nella nostra prospettiva, sembra male, nella prospettiva di Dio non lo è. Ma, allora, dovremmo forse definire Dio "a-morale" piuttosto che "buono". Spinoza lo accetterebbe, Leibniz probabilmente no. Quando affermi che "l'unico vero male è quello perpetuato dall'essere umano", non so se mi trovo completamente d'accordo. Un atto di crudeltà può essere definito "male" solo all'interno di una prospettiva umana (per la quale, ad esempio, una sofferenza intenzionale inflitta ad un altro essere vivente è ingiusta). Se si addottasse, come proponi, una prospettiva assoluta (ammesso che una prospettiva possa essere assoluta), potrebbe essere forse difficile definirlo "male". Dunque la crudeltà è "male" a partire da uno sguardo umano. Ma per questo stesso sguardo è "male" non solo un crimine commesso da un essere umano, ma anche la violenza che può manifestarsi tra altre specie e nella stessa natura inanimata. Dunque, in questa prospettiva, non è solo l'uomo a compiere il male. Ma anche ammettendo che l'unico male effettivo sia quello morale, commesso dunque da esseri umani, e che gli eventi naturali non possano essere considerati invece, da un punto di vista assoluto, "male", Dio rischia comunque di non uscirne indenne. Il libero arbitrio, infatti, non giustificherebbe il suo mancato intervento. Supponiamo che io abbia un figlio e che voglia crescerlo libero. Un giorno lo vedo alla finestra che sta per lanciare un sasso contro qualcuno che passeggia. Sarebbe corretto lasciarlo fare, in nome del suo libero arbitrio? Un essere morale che osservasse la scena, e che conosce il danno che sta per essere commesso contro l'altra persona, potrebbe limitarsi a non intervenire? E se non intervenisse, pur potendolo fare, non sarebbe indirettamente complice dell'atto che viene compiuto? Si apre quindi l'altra questione che hai posto, ossia il ruolo di Dio nel mondo e il suo possibile (o necessario) intervento nelle vicende umane. E qui il nodo è l'altro attributo canonico di Dio, ossia l'onnipotenza. Se Dio è onnipotente può fermare il male. Dunque, se non lo fa, finisce per esserne complice. Sembrerebbe quindi essere necessario rinunciare almeno ad un attributo di Dio: o Dio non è buono (e comprende quindi anche ciò che noi definiamo "male") o non è onnipotente (e dunque assiste agli eventi del mondo senza poter intervenire).
@erre6046
@erre6046 2 жыл бұрын
@@Filosofacile si quando io intendevo che l’unico male possibile è quello perpetuato dall’uomo mi riferivo sempre ad una prospettiva umana. Nel senso, l’unico male vero a cui l’uomo è sottoposto è quello inflitto da altri uomini. Ma a ben pensarci, è l’unico male possibile in natura, per un motivo semplice: siamo gli unici esseri viventi dotati di una coscienza morale. Atti violenti di esseri viventi verso altri esseri viventi è difficile catalogarli come malvagi, perché questi non sono consapevoli di compiere un atto malvagio. Se lo sono, sono inconsapevoli. Per quanto riguarda il libero arbitrio, la faccenda è complessa. Se Dio bloccasse gli atti malvagi sul nascere, di fatto, violerebbe il libero arbitrio dell’uomo. Detto questo, credo che spesso il male è necessario; nel senso, mi rendo conto che non è bello da dire, ma credo che il male è necessario al progresso dell’umanità: se l’umanità ha fatto passi da gigante dal punto di vista sociale, è anche perché, dal mio punto di vista, ha avuto un percorso di crescita, reso possibile anche dal male, dalla consapevolezza di questo e dal tentativo di un suo progressivo superamento. Però ecco, pensare un Dio che interviene con la bacchetta magica ogni volta che un essere umano sta per compiere un atto malvagio mi sembra poco credibile, ripeto vorrebbe dire togliere all’uomo qualsiasi libertà di azione, l’impossibilità di poter scegliere il male, e questo, per me, toglierebbe anche valore al bene. Detto questo sicuramente si tratta di tema complesso, dal quale però mi sembra molto molto difficile tentare di arrivare ad una qualche conclusione relativa all’esistenza di Dio. In generale confutare Dio con la logica porta ad un ulteriore paradosso che nasce proprio dalla natura stessa del concetto di “logica”. La logica è un costrutto umano o è un qualcosa che ha a che fare con la realtà e per la quale tutta la realtà è logica? Nel primo caso, se la logica fosse un costrutto umano, tentare di studiare in entità come Dio con i nostri strumenti risulterebbe piuttosto complesso. Dio, essendo teoricamente ben oltre le nostre capacità mentali, potrebbe tranquillamente non essere soggetto alle nostre leggi della logica. Nel secondo caso, in cui la realtà sarebbe di vincolata da una logica oggettiva(non dipendente dall’uomo quindi), e dal momento che la logica è una attività mentale, tutta la realtà dovrebbe essere un prodotto di una mente che, se non è la nostra dato che abbiamo assunto come presupposto che la logica esiste nella realtà anche svincolata da noi, produce la realtà. Ma questa mente è di fatto la definizione di Dio.
Cos'è il tempo? Aristotele e Agostino
23:15
Filosofacile
Рет қаралды 2,9 М.
Slow motion boy #shorts by Tsuriki Show
00:14
Tsuriki Show
Рет қаралды 10 МЛН
Son ❤️ #shorts by Leisi Show
00:41
Leisi Show
Рет қаралды 9 МЛН
Should You Dare Criticize Kamala Harris... | Piers Morgan
12:40
Jordan B Peterson
Рет қаралды 1,6 МЛН
Chosen One, The Sad Truth Behind Your Loneliness
31:35
Sacred Selection
Рет қаралды 321
Che cos'è la filosofia?
3:13
Filosofacile
Рет қаралды 2,9 М.
Sofisti - 01 - Introduzione
6:47
Filosofacile
Рет қаралды 2,2 М.
Heidegger - 06 - Tecnica, linguaggio e arte
9:05
Filosofacile
Рет қаралды 2,7 М.
Platone - 04 - La teoria della conoscenza come reminiscenza
8:15
Filosofacile
Рет қаралды 2,4 М.
Sofisti - 03 - Gorgia
3:55
Filosofacile
Рет қаралды 2,1 М.
Hegel - 01 - Romanticismo e Idealismo tedesco
8:21
Filosofacile
Рет қаралды 9 М.