Buongiorno signor avvocato questa e la legge vorrei chiedere un

Idem

1

ahahahhah

Non è sempre così. Credimi che dalle mie parti ci sono aziende che sono fallite per colpa dei lavoratori che lavoravano male e dinanzi alle sanzioni disciplinari hanno fatto causa mettendo l'imprenditore in serio danno. Non si può fare una regola generale. Mi sono accorto che il lavoro è molto diverso a seconda della formazione culturale e del luogo

@@AngeloGreco certo ma se non bisogna generalizzare da una parte, allora non dobbiamo generalizzare manco dall'altra. Oltretutto non si possono mettere sullo stesso piano soprattutto e prevalentemente quando si parla di aziende medio grandi, il lavoratore e il datore di lavoro. Il primo si troverà sempre in una condizione di minor potere rispetto al secondo, anche perché la paura e i rischi correlati alla perdita del posto di lavoro, sono sempre maggiori rispetto alla perdita di un un'unità umana di lavoro in cui può incorrere il datore;il lavoratore tendenzialmente rischia la fame o comunque il netto peggioramento della propria condizione di vita, senza la certezza essere riassunto in tempi brevi. E poi diciamocela tutta, se un un'azienda fallisce perché qualche suo dipendente lavorava male, beh allora non era quasi certamente una grande azienda e probabilmente non era già di per se un granché come azienda o quantomeno aveva già delle grosse problematiche. Oltretutto teoricamente,se gli esempi di "conflitto legale"da te accennati si sono conclusi con la Vittoria dei lavoratori, allora noi da esterni, non possiamo fare altro(in assenza di ulteriori elementi) che dare ragione ai lavoratori . Aggiungo poi che l'esperienza personale non fa statistica, altrimenti io potrei citarti innumerevoli casi di sfruttamento ai danni dei lavoratori dipendenti (ho visto decine di operai agricoli pagati 3 euro e 50, straordinari non riconosciuti, mobbing ecc... io stesso ho subito casi di sfruttamento sulla mia pelle)e in virtù di ciò quindi è forse preferibile lasciar perdere o meglio non dare un eccessivo peso ai casi prettamente soggettivi; evitando così il rischio di trasformararli in regole generali.

il datore di lavoro, presumendo che sia onesto e corretto, ha rischi, responsabilità e impegni sotto il punto di vista economico, legale, organizzativo e personale (visto che ha anche una vita privata), cose a cui un dipendente non pensa quasi mai. Ci vuole dedizione, tempo (tanto), denari e capacità per diventare imprenditore e non tutti possono esserlo\diventarlo. è innegabile e indiscutibile, che chi diventa imprenditore, non lo fa per fare un' opera di bene, ma per ricavare profitto dalla propria azienda, le opere di carità vengono elargite da altre figure. sopratutto, va ricordato che, senza imprenditore non esiste\esisterebbe impresa e quindi dipendenti.. Questa è la vita

@@GrandeRudy il datore di lavoro ha la possibilità di creare un azienda solo perché ci sono i lavoratori che la fanno funzionare, senza i lavoratori l'azienda non funziona, il capitale è sempre morto è il lavoro che da "vita" al capitale. L'interdipendenza è evidente, senza il lavoratore l'azienda non esisterebbe e senza il lavoratore che poi diventa consumatore,il prodotto dell'azienda sarebbe privo di domanda e quindi morirebbe . Il datore fa partire l'azienda con il suo capitale,poi i lavoratori la mandano avanti. tendenzialmente più l'azienda si espande più il datore dovrà incominciare a delegare la maggioranza delle mansioni, diventando pressoché inutile dal punto di vista produttivo. Un'azienda può andare avanti anche senza imprenditore, ma fino ad ora non è possibile un'azienda senza lavoratori. Il prodotto deriva quindi dal lavoro che è sempre collettivo, solo il ricavato è privato. Oltretutto il rischio del dipendente consiste nella possibilità di finire in mezzo ad una strada, senza certezza di essere riassunto e il che non è un rischio da poco. Non mi hai convinto mi dispiace. Comunque pensala come vuoi. Questa è la vita o meglio questa è l'attuale società. P.s. Ci tengo a precisare che io non odio e soprattutto non voglio demonizzare il datore di lavoro, ma allo stesso tempo non accetto nemmeno la sua elevazione a "entità superiore". In più ritengo che bisogna sempre distinguere le piccole e piccolissime aziende da quelle grandi o medio grandi; ma questo è un'altro discorso quindi lasciamo perdere.

Sono d'accordo, altrimenti non c'è nessuno che ti mantiene.

@@maurozampieri5853 u o

Ho capito bene? E l operaio a decidere se andare in ferie o no?

Andrea Driver no e il datore di lavoro, la valutazione se accettare la richiesta di ferie e subordinata alla situazione lavorativa. Quindi, se in azienda c’è bisogno per motivi oggettivi della prestazione del dipendente il datore di lavoro non potrà concedere le ferie.

Avvocato lei ha detto una inesattezza e cioe: licenziamento per scarso rendimento è praticamente molto difficile perché superato il periodo di prova l’azienda ha accettato e approvato il lavoratore ed inoltre è difficile da dimostrare

Infatti.. gente che timbra e fanno gli affari propri.. stipendi fissi e si lamentono pure...

Se è tutto rosa e fiori come dici tu candidati a un concorso pubblico :) Ah no è vero "PrEnDoNo SoLo i RaCcOmAnDaTi!!1!!"

Bastardi.......fallo anche tu ,urla e fai valere i tuoi diritti, purtroppo questa gente non paga mai

Io alcuno anni fa sono stato interinale presso la stessa struttura per 16 mesi consecutivi... ed era SEMPRE la stessa agenzia interinale a ri-ri-ri-somministrare i contratti di durata media di 2 settimane ciascuno.

Si è già rivolta ai sindacati per chiarire il dubbio ?

Non male come proposta

No

sono 11 ore di riposo tra un turno e l' altro e da quello che so si possono fare più ore ma ovviamente sempre rispettando le 11 ore di riposo quindi viene da se che sono massimo 13 ore di lavoro al giorno, che però generalmente vengono contate come straordinari poichè la maggiorparte dei contratti (non so se ci sia un limite a riguardo)ma sono per un full time di 40 ore settimanali e personalmente non ho mai visto contratti oltre le 40 ore settimanali tutte le ore che sforano sono considerate straordinari ma anche li' so che c'è un limite di ore che si possono fare che penso sia 8 ore settimanali