Video utilissimo!!! Grazie mille per darci tutti questi suggerimenti proprio sull'argomento delle porte reflex!!!

Il bass reflex è stata una bellissima soluzione per ottenere delle prestazioni migliori ed è stata perfezionata anche dalla Coral Elettronics con il suo brevetto IRROTAX ma che purtroppo è stato poco considerato da tanti costruttori . io l'ho adottato in tutti i miei diffusori è ho migliorato dell'35% la loro resa finale :) Mike se puoi fai un bel video su quel sistema e fare delle prove son sicuro che rimarrai basito. ciao buon lavoro

Bellissimo video!

Sempre prezioso.

Bello questo video grazie Mike. Pian pianino li guarderò tutti . Come gusto prediligo i box chiusi ma se cambio tipo di musica a volte vanno meglio con il reflex . È bellissimo personalizzare

Ciao come faccio a sapere la grandezza del mio tubo reflex per il mio sub

bravo Mike mi piace

Altoparlante 35 - 1500hz vas 75l, 250mm e 63l di cassa, tagliato a 100hz, Bass reflex tunato a 28hz anteriore, il risultato è una estensione in gamma bassa fantastica, recupera i db persi in efficienza a quelle frequenze....

Interessante...😜

Ciao Mike! Vorrei chiederti le casse provviste di basso reflex,possono avere il fonoassorbente all'interno oppure no? Se sì quale la differenza? Grazie

Ciao Mike. Complimenti per la spiegazione. Sto modificando una cassa Sony per renderla una cassa karaoke per i miei figli. Da qui si evince che non cerco la massima Perfezione. In testa alla cassa vorrei praticare 4 fori per creare degli ingressi per posizionare al Suo interno i microfoni e ovviamente avevo paura di rovinare il Suono. Posso compensare chiudendo questi fori con l’imbuto creando anche l’effetto bass reflex oppure 4 sono troppi e sopratutto per fare alloggiare i microfoni troppi grandi? La cassa all’interno ha un woofer, un mid e un tweeter gestiti dal suo crossover. La cassa è circa 48h x 25l x 20p. Spero in una risposta e grazie

Ciao mi sono appena iscritto Ho delle monitor audio bronze 6 del 2006 Ha due tubi reflex uno avanti e uno dietro Quale è il vantaggio Grazie Un saluto

bene tutto... domanda : tappare i condotti con del neoprene a cellule aperte per limitare il flusso d'aria può servire per regolare la velocità del woofer ad esempio in casse che impiegano grandi trasduttori ? Una sorta di taratura inerente la velocità dell'aria per avere un basso più o meno frenato. naturalmente giocherei sia sulla dimensione dei tappi e sul tipo per regolarne il flusso..hai fatto esperienze in tal senso ?

Buon giorno a tutti. a Mike un saluto di cuore. Come mai nessuno nomina la porta del bass reflex posizionata sul fondo della cassa (down firing per intenderci) dato che secondo me unisce i lati positivi di ambedue le classiche posizioni frontale e retro? Distinti saluti

Ciao io ho appena acquistato un subwoofer posso chiederti delle informazioni per la scoppa perché è da 3000 w ma non rende per niente

Ciao Mike, ma si possono mettere 2 reflex dello stesso diametro in un box? Sono 2 woofer da 25 cm in un'unica stesso litraggio)

..in ritardissimo (XD) dico la mia su tale argomento: quantomeno nei sub (ma può valere anche per i diffusori full range), mi piace il downfiring, cioè il tubo che "spara" sotto. Motivo? Tre peculiarità: da un lato, si "filtrano" ulteriormente eventuali turbolenze (ovvio che se il condotto è calcolato sbagliatissimo in partenza cio non basterà..), dall'altro si allunga virtualmente il tubo, ovviamente cio' è influenzato da quanto lo sbocco sarà effettivamente distante dal pavimento, ma la cosa aiuta nel caso non si raggiunga la lunghezza del tubo adeguata per avere la frequenza di accordo corretta se di progetto è piuttosto bassa. Purtroppo infatti commercialmente tubi sopra i 40cm non se ne trovano facilmente. Ultimo ma non per importanza, si sfrutta la riflessione del pavimento, guadagnando leggermente SPL. Ovviamente tali "vantaggi" vanno attentamente valutati e calibrati "su strada", ma possono tornare molto utili! Tralasciando un secondo il discorso del tubo reflex sempre parlando di sub (e non), mi piacciono i driver in configurazione contrapposta e connessi in fase. In tale modo in un certo qual senso si "annullano" vicendevolmente dal punto di vista delle vibrazioni. Tipo di applicazione quest'ultima che a mia esperienza personale vidi impiegata per la prima volta negli anni 90 sui diffusori della azienda tedesca Audio Physic "Caldera" nella sua sezione bassi.. Alla prossima :)

Salve .Mi potresti per favore mandare una tabella ,che usando i parametri/caratteristiche dei woofer,si possa poi calcolare il volume netto del diffusore e della lunghezza/larghetta del tubo reflex? Ti ringrazio molto. Buona vita

Ciao Mike in grandi linee consigli aeroport oppure l'apertura rettangolare frontale per intenderci quella che fa a labirinto? Ed un'altra cosa se uso il fonoassorbente orientativamente di quanto aumentano il litraggio, ci arrivo a un 10 / 20% ? Grazie mille

Ciao Mike! Cosa ne pensi invece del porting laterale? in un mio progetto ho optato per questa compromesso per ragioni di spazio. Chiedendo in vari forum ho ricevuto, in media, risposte che paragonavano il porting laterale simile a quello frontale. Grazie mille

Ciao, il tubo reflex deve avere una o 2 flange?

Ciao Mike, spiegazioni di esemplare chiarezza. Una domanda solo parzialmente attinente: ho provato a cercare sul canale video in cui si parlasse in generale dei sistemi di caricamento, in particolare linea di trasmissione e tromba, ma non li ho trovati. Se ne hai già parlato mi linki il video? In caso contrario, prevedi di parlarne? Grazie, sono solo curiosità di appassionato (non sono un costruttore).

Io ho le Chario hiper1 mkll con piedini e foro sotto, che ne pensi.?

Puoi fare un video su dove posizionare il subwoofer in auto? Per il problema delle interferenze causate dalla riflessione delle onde. Grazie mille, bel video!

Domanda: Se per esempio ho un refrex calcolato da 15 cm x 20 di lunghezza e non ho spazio sul fronte posso metterne 2 da 7,5 x 10 di lunghezza? In teoria mi ritrovo la stessa misura calcolata ma divisa... Grazie per le risposte 🙂

bravo. io però avrei almeno accennato al concetto di frequenza di accordo, nel senso che teoricamente l'aria interna che esce dal tubo causerebbe un cortocircuito, annullando i bassi, ma visto che l'aria è elastica in realtà esce con un certo ritardo, dipendente da volume cassa e dimensioni tubo, per cui annulla certe frequenze ma ne esalta altre, e quindi si può progettare il sistema proprio per correggere la risposta dove necessario.

Ciao sei molto preparato...mi consigli un giradischi sui 200/300?

Conosci il Twisted Fare di Yamaha? Serve a qualcosa o è solo marketing?

Ciao, una domanda: se l'uscita reflex è davanti ok, se è dietro devo allontanare il diffusore dal muro. E se è sotto? Ovviamente non posso allontanare il diffusore dal suo piano d'appoggio o dal suo stand. Si tratta di una progettazione particolare che deve "lavorare" con l'ausilio di una superficie vicinissima?

Ciao una domanda ma se la mia progettazione prevede il bass reflex di dietro e uguale se lo metto davanti alla stessa posizione?

Mike ci parli delle differenze tra DVD audio e Blu-ray Pure audio? Visto che si trovano spiegazioni solo in lingua inglese,grazie.

Salve Mike sempre gentilissimo o una domanda oltre la bass reflex posteriore si può inserire all’interno di un box il cascame di cotone ottenendo cosi alle basse frequenze più corpose ma senza danneggiare L’altoparlante ( woofer)

Penso anch'io che il reflex sul frontale sia meglio di quello posteriore,nella mia stanza d'ascolto per esempio ho purtroppo una finestra dietro le casse e non posso fare altrimenti che avere le casse davanti alla finestra così il reflex frontale mi risolve non pochi problemi.

Ciao Mike, piacere Rosario; una domanda.....ho un subwoofer della sundown audio zv5 18d2 con cassa armonica costruita a regola d'arte con riferimento alle proprie caratteristiche e misure della casa madre...il sub è stato accordato a 32hz...volevo sapere se posso modificare l'accordo portandolo a 18 o 28 hz......io ascolto musica raramente preferisco i film essendo un appassionato di HT....quale tra queste 2 opzioni mi consigli o lascio per come è stato realizzato.......ho un sistema 11.2 tutto klipsch 6 torri rp8000f il centrale rc64iii e 4 klipsch a soffitto da 20cm a 2 vie....grazie mille per la tua disponibilità e complimenti per i tuoi video e spiegazioni molto dettagliate grazie

Una domanda, se vuoi rispondere. Ma c'è qualche formula matematica o qualche rapporto tra la superficie che occupa il buco reflex e la lunghezza del tubo? Oppure devo fare "a occhio"? Nel senso di stare attento che l'aria non venga tagliata e allo stesso tempo che non sia troppo grande...?

Ottimo video ma avrei da aggiungere alcune cose: I sistemi in bass reflex sono oggi estremamente popolari, diciamo che il 95% dei diffusori in commercio adottano questa tipologia progettuale ma non sempre essa è dettata dalla ricerca della qualità del suono e più avanti spiego perché. Parlando di fedeltà della riproduzione c'è da rimarcare il fatto che un buon diffusore in bass reflex non è facile da progettare. In particolare i bass reflex soffrono del cosiddetto effetto respiro ovvero si avverte il flusso dell'aria attraverso le aperture anche dettato dal fatto che il reflex frontale emette aria in controfase rispetto al movimento del cono. Inoltre il bass reflex soffre di problemi di smorzamento del segnale applicato. Una volta si facevano le prove con i treni di impulsi (tone burst) per testare questo parametro mentre oggi la cosa è del tutto ignorata ma all'ascolto il problema si evidenzia con bassi molto 'lunghi' e un po' rimbombanti. Inoltre va ricordato che l'effetto del reflex è relegato alla sola frequenza di accordo del sistema e che al di fuori di questa frequenza, il diffusore si comporta come una cassa chiusa ma con l'aggravante di non essere chiusa e quindi con i problemi di escursione del cono citati nel video. Come si dice nel video è tutto un compromesso per arrivare ad un risultato senza peggiorare troppo altri parametri. In molti casi oggi la soluzione (reflex) ha difetti che sovrastano i pregi. Veniamo ai costruttori e sul perché il bass reflex è così popolare. La risposta è molto semplice ovvero la tematica è la riduzione dei costi. Non mi riferisco ne ai piccoli monitor da studio e ne ai grandi diffusori professionali dove il reflex è d'obbligo per altre ragioni, ma piuttosto ai diffusori HiFi casalinghi. Il reflex porta ad altoparlanti più piccoli e quindi più economici, anche le casse diventano più piccole e leggere con tutti i vantaggi di produzione/stoccaggio e trasporto. Inoltre il diffusore piccolo si adatta molto meglio negli ambienti domestici diventati anch'essi via via più piccoli. Oggi è consueto vedere un paio di woofer da 16 o 20cm di diametro prendere posto in diffusori casalinghi da pavimento. Tali altoparlanti non potranno mai riprodurre neanche frequenze attorno ai 50Hz ma magicamente con il reflex ci arrivano ma al costo dei difetti elencati sopra che in questi casi saranno ancora più evidenti. Mentre se ben progettata, una cassa chiusa offre ancora oggi, prestazioni di assoluto rilievo offrendo bassi molto più 'credibili' rispetto alla controparte reflex.

Scusa se mi permetto, ma ci sono varie inesattezze nella tua spiegazione. 1) La porta reflex non serve a rifasare la spinta del cono verso l'interno, ma ad accordare il sistema cassa-tubo a una frequenza di risonanza voluta nell'intorno della quale l'escursione dell'altoparlante è minima (in un sistema ideale è 0). 2) Il woofer non è più libero di muoversi, o meglio, dipende da quale allineamento (Butterworh, Quasi Butterworth, Chebyshev, ecc...) e dalla correttezza della sua realizzazione. 3) Le onde acustiche non viaggiano in avanti rispetto alla cassa, ma si diffondono in tutte le direzioni a seconda del diagramma polare di dispersione dei trasduttori.

Io ho le quantum 605 con 2 Bass reflex dietro.

Dipende, se hai un 2 vie il woofer emetterà anche medie e con il condotto anteriore dal tubo usciranno anche queste. Le basse frequenze (

con tutto il rispetto per il video..quella che la sospensione pneumatica è più smorzata del reflex è una favola che và avanti dalla fine degli anni 70 ad oggi con in più il contributo del web... ma non è così nè allora nè oggi..

E se il tubo lo faccio sotto con uno spazio calcolato

Nella cassa chiusa si annulla l onda posteriore nel bass reflex si somma all onda anteriore in genere si usano bass reflex standard per ogni diametro di woofer, la soluzione migliore è la tromba

Lo richiedo, se il reflex lo faccio a livello inferiore, io l'ho fatto e li risultato e eccellente

Io mi sono autocostruito due

Il reflex resta cmq una soluzione "lenta" nel riprodurre suoni molto veloci, preferisco il radiatore passivo.

L,unico problema del baff - reflex e che puoi metterlo in qualsiasi posto,e suona sempre male,parola di audiofilo

Vari esperti,compresi alcuni costruttori se ricordo bene dicono il contrario in merito al posizionamento di un reflex posteriore..e sarebbe che un reflex quando l'hai distanziato dalla parete di almeno il doppio dei cm del diametro del reflex o magari per esser certi anche 2 spanne,il reflex dovrebbe lavorare bene,senza influire negativamente sulle basse..ma a prescindere dalla porta posteriore o anteriore,i diffusori dovrebbero avere più spazio per fare sì che si sfoghino meglio le basse verso tutte le direzioni essendo frequenze omnidirezionali..tu che ne pensi?

Scusa Mike, ma così stai facendo danni. Un povero principiante, che cerca di imparare qualcosa, capisce che il condotto è praticamente uno sfiatatoio, mentre il povero Neville Thiele se lo è studiato per quasi 10 anni. Il bass reflex RIDUCE l'escursione della membrana, che alla frequenza di accordo è praticamente ferma. Per avere l'effetto che dici tu (sfiatatoio), devi andare quasi un'ottava sotto l'accordo, ma a quelle frequenze non c'è più niente che suona, a meno di non riprodurre un'eruzione vulcanica. Una tuba in SI bemolle scende fino a 58 Hz, giusto per fare un esempio. Inoltre, l'Xmax non è la massima escursione meccanica, ma quella che mantiene la distorsione su livelli accettabili; generalmente sotto il 10%, secondo Mark Gander che la inventò nei primi anni '80. Il limite di danneggiamento si chiama Xd o Xdam, che sta per "damage". In campo Hi-Fi non lo dà quasi nessuno perché si raggiunge solo nel caso rarissimo del diffusore a dipolo; in qualsiasi altra configurazione, l'Xdam richiede una tale potenza che bruceresti la bobina molto prima di arrivarci.