Per come di mio sento le emozioni, tra le emozioni di base metterei non il piacere ma l'entusiasmo, e aggiungerei la gratitudine, e anche e soprattutto la gioia. Il piacere lo percepisco come qualcosa di prevalentemente corporeo, e questo vale anche per il dolore. Quindi al piacere preferirei come emozione base felicità / gioia, mentre per il dolore è più la tristezza l'emozione più pura che sento in me, nel caso di un impatto negativo con il mio ambiente. Pensandoci bene, se nel caso di frustrazione, irritazione, fastidio etc la base la indichiamo essere nella rabbia, per il piacere, il benessere, la contentezza etc la base allora torna bene essere la gioia. La vergogna poi nel mio caso non afferisco a nessuna altra emozione, né di paura, né di rabbia. Non è perché ho paura che provo vergogna di certe cose... Non mi pare proprio. E nemmeno provo rabbia, quando mi vergogno. I modelli sono importanti. Se ci diamo un modello che manca di gratitudine, che è un emozione fondante nella nostra vita,bo di entusiasmo, rischiamo che ci perdiamo un pezzo della nostra umanità?

Da vedere e rivedere 100 volte

Grazie !!!!!

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Mi sapreste consigliare qualche libro sulla rabbia? Credo sia l'emozione dei nostri tempi più diffusa . Della Dottoressa ho già letto I volti della depressione (molto bello)e ora ho appena comprato "Se sei paranoico non sei mai solo", ma sulla rabbia non riesco a trovare niente di convincente. Grazie

Perché fare tutti questi saluti ???

le E ci fanno sentire vivi, attivi e allo stesso modo sono un MDD .....

Sono sempre di più le persone che non dormono la notte. Alcune prendono 5 psicofarmaci al giorno. Che poi sono sempre gli stessi per tutti. La psicoterapia spesso non funziona perché la coscienza viene completamente imprigionata dal farmaco. La mia esperienza è di natura percettiva ovvero recuperare la percezione attraverso il corporeo è il relazionale. Insieme al lavoro psicodinamico deve esserci quello sull’anima. Purtroppo questi interventi di matrice simbolica spesso vengono erroneamente accusati di stregoneria. Così non si risolverà mai nulla e l’abuso di psicofarmaci crea dipendenza e stati psichici alienanti.