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La pittura di Giorgio De Chirico è stata definita “filosofica” in quanto lui stesso afferma che l’immagine è la principale espressione del pensiero umano, e definì la sua pittura: ”l’omogeneità armonica formata da elementi disparati ed eterogenei”.
La sua ricerca è l’indagine di un senso nascosto delle cose: l’enigma, presente in tutti i suoi dipinti e spesso di oscura interpretazione. Con lui l’arte diventa metafisica: una percezione della realtà che va “al di là delle cose fisiche” alla ricerca del suo valore eterno in cui passato e futuro vengono a convergere.
Nel 1910 in piazza Santa Croce a Firenze il poeta “veggente” vide “un nuovo mondo” e nel dipinto “Enigma di un pomeriggio d’Autunno” trasformò lo spazio gotico in un’idea ellenica, tempio e statua greci al posto della Basilica e della statua di Dante.
L’enigma metafisico così si nasconde dietro un’arcata profonda, una statua adagiata su un piedistallo, un biscotto ferrarese, un manichino, un’ombra.
La mostra di Palazzo Ducale, a Genova, ripresa in questo video, è ricca di opere rappresentative dei molteplici stili e periodi della sua vita artistica, che si articolò in una incessante ricerca che gli valse il titolo di “pictor optimus”