Due personalità opposte però. Oltre che Riva non ò mai stato eguagliato inquanto a gol in nazionale, Lui è sempre stato del Cagliari rifiutando la Juve. l'Inter. Maradona al Napoli non si è mai accostato a Riva in numero di goal segnati. Riva era un vero e proprio signore, maradona per niente. Era selvaggio in confronto a Riva.

​@@SCHHHaEcco, facciamo i debiti distinguo. Riva era un grande italiano, un grande lombardo, un grande sardo, un grande uomo.

Appunto. Un calciatore. Fine. Non ha salvato vite, non ha fatto grandi scoperte scientifiche. Ha giocato.

@@Nadia-bs7ub Le qualità di un essere umano non c'entrano nulla con il ruolo che questi ha svolto nella società. Io non ho affermato che Gigi Riva è stato un grande uomo in quanto grande calciatore: ho fatto due affermazioni distinte e separate. Si può essere delle gran belle persone anche se nella vita si è stati ciabattini, insegnanti, o camerieri. Riva ha giocato, un cantante compone e canta, uno scrittore scrive. La bellezza sta anche in un gesto atletico, come nelle parole di chi scrive. Quando avevo 5 anni correvo dietro ad un pallone, e ti assicuro che questo è assolutamente "umano".

@@GiuseppePetruzzella Lei lo ha conosciuto personalmente, deduco, per poter esprimere simili affermazioni. Giusto? Altrimenti restiamo sul grande giocatore...punto.

@@Nadia-bs7ub Come no, da piccolo possedevo la figurina Panini di Gigi Riva! Nonostante tutto lei è una persona empatica, Nadia. Le auguro la buonanotte.

@@GiuseppePetruzzella Ha posseduto una figurina. Ma pensa. E da quella ha ricavato le sue informazioni? Per carità, sono sicura fosse una brava persona. Ma le sue esternazioni... Buonanotte.

Concordo

Paragonare Riva a Garibaldi. E vabbè. A ognuno il suo. Ma lo sa si che Riva ,se pur bravo, bravissimo, era pur sempre un calciatore? Ha "giocato" nella sua vita. Almeno trovi altri paragoni .

Cara@@Nadia-bs7ubbuonasera!! Io credo che lei essendo una ragazza, non ha vissuto il calcio che si viveva 50 anni fa!! Si ricorda della tifoseria e della notorietà che aveva Maradona negli anni '80?? Bene, negli anni '70 Riva e Rivera erano mille volte più famosi e più amati!! Capisco che tu non puoi capire, perché oggi molte cose sono cambiate, ma all'epoca se ti permettevi di parlare male di Riva o di Rivera, per noi italiani era peggio se avessi parlato male di Garibaldi o di Mazzini!! Erano dei divi, che dire divi è pure poco!! E all'epoca di Omar Sivori, (anni '50 e '60), era ancora peggio. Io ero un bimbo piccolissimo, e quando andavo in centro c'erano dei bulli che ti chiedevano: "Per quale squadra tifi?". "E per quale giocatore tifi". Se non rispondevi alla prima domanda: "Juve", e alla seconda domanda: "Omar Sivori", erano botte, ti pestavano di brutto!! Giusto per farti capire come si viveva il calcio a quell'epoca!! Oggi è tutto cambiato, e da un certo punto di vista è una fortuna che sia cambiato, però ammetto che oggi manca molto il senso di appartenenza, mentre una volta era molto sentita!! Scusa se ti ho annoiata raccontandoti un po' di storia passata, però conoscere le nostre radici è una cosa importante, e ci fa apprezzare meglio la vita di oggi, o almeno dovrebbe!! Ciao e alla prossima!!

@@poleniothebest Ma no, mi piace veramente questo confronto. Ti darò del tu, visto lo hai fatto per primo. Non sono una ragazzina,eeh magari. Rispetto Riva e i suoi compagni molto più di quello che puoi pensare . Giocavano per passione, non per soldi, ed è già un merito enorme. Ma nonostante ciò, restano dei calciatori. Non hanno salvato vite, non hanno scoperto cure innovative per malattie terribili. Hanno il mio rispetto. Ma stop. Non li chiamo eroi, non li elevo su un piedistallo. Scusa, ma per me gli eroi, le persone indimenticabili sono altre. Non chi ha giocato a pallone . So sia un concetto non molto accettato. Ma tant'è non lo rinnego . Grazie per la tua educazione. Ciao

​@@Nadia-bs7ubBeh, a Garibaldi preferisco Riva sinceramente. Riva era solo un calciatore dici ! A parte che per noi è stato molto di più, ma comunque preferisco un calciatore a un mercenario guerrafondaio.

Cara@@Nadia-bs7ubbuongiorno!! "Ma no, mi piace veramente questo confronto". Mi fa molto piacere che ti piaccia!! "Ti darò del tu, visto lo hai fatto per primo". Di solito do sempre del lei a tutti, ma con te mi andava di darti del tu!! "Non sono una ragazzina, eeh magari". Come avrai certamente capito, nemmeno io sono un bebè😂😂😂!! "Rispetto Riva e i suoi compagni molto più di quello che puoi pensare. Giocavano per passione". Riva oltre ad essere un idolo per tutti i sardi, era un idolo per tutta l'Italia, era capocannoniere dell'Italia ed ha fatto dei gol fantastici, anche se spesso era grazie a Rivera, il quale gli metteva il pallone davanti ai piedi (quando giocavano in nazionale)!! Riva e Rivera sono stati dei giocatori fantastici, e sono rimasti nei nostri cuori, e ci resteranno per sempre!! "Non per soldi, ed è già un merito enorme". Brava, hai detto una cosa giustissima. A quei tempi si giocava per passione, e tutta la squadra collaborava per fare gol, oggi tutti vogliono fare gol, senza capire che non puoi partire dalla difesa, con il pallone fra i piedi, fino ad arrivare alla porta avversaria per fare gol. Però purtroppo oggi si è instaurato questo rapporto fra giocatore e allenatore (o presidente della squadra), ed è per questo che io non seguo più il calcio, perché oggi non è più uno sport, è diventato un lavoro, per cui il calcio ha perso tutta la sua fantasia!! "Ma nonostante ciò, restano dei calciatori. Non hanno salvato vite, non hanno scoperto cure innovative per malattie terribili". Si ma ci hanno regalato tantissime emozioni, e le emozioni secondo te non valgono nulla?? Poi vogliamo parlare di Garibaldi?? Perché alla fin fine tu dici che non si può paragonare un campione di calcio con un eroe. Ma andiamo a vedere un po' più da vicino questo eroe: 1) Da ragazzo il mio maestro mi spiegò che Garibaldi con solo mille uomini erano sbarcati a Marsala. Solo che da grande ho capito che ci sono riusciti grazie a due navi della marina militare inglese: l'Argus e l'Intrepid, che sorvegliavano le coste, in modo che nessuno potesse intercettare l'imbarcazione di Garibaldi!! 2) Sempre il mio maestro, mi spiegò che i mille si avventuravano spavaldi e senza paura contro i soldati meridionali delle "due Sicilie". E che questi soldati nemici SCAPPAVANO (addirittura), per la ferocia con cui avanzavano le camice rosse. Ed è vero che i soldati scappavano, ma scappavano perché gli inglesi avevano comperato tutti i generali nemici, e così appena Garibaldi si avvicinavano per combattere, tutti i pezzi grossi (sergenti, capitani, comandanti, maggiori, generali, ecc. ecc. ecc.), se la squagliavano alla chetichella, lasciando i poveri soldati semplici alla mercé dei garibaldini. E dunque scappavano anche loro, ma non per la ferocia dei garibaldini, ma perché si sentivano traditi dai loro superiori!! Che poi è arrivato fino a Teano, cioè vicino Caserta, poi al resto pensò Vittorio Emanuele II di Savoia!! Ovviamente la storia la scrivono i vincitori, e i vincitori non scrissero sui libri che per poter fare quella spedizione Savoia e gli inglesi dovettero aspettare la morte di Ferdinando II di Borbone, altrimenti con il cavolo che la spedizione riusciva!! Non hanno scritto che agli inglesi interessavano le numerose miniere di zolfo della Sicilia, i quali durante l'esistenza di Ferdinando II dovevano pagare un botto di soldi per potervi attingere (lo zolfo a quel tempo è come l'uranio oggi, ci si faceva una specie di polvere pirica con il quale si ricaricavano i fucili). E che invece Savoia (qualora avesse conquistato l'Italia), gliel'avrebbe dato a poco prezzo!! Ovviamente Camillo Benso, conte di Cavour ha evitato che queste cose venissero scritti nei libri di scuola, così come non sono stati descritti le violenze sessuali che i garibaldini facevano alle ragazze!! E anche Garibaldi stesso si macchiò (molti anni dopo), di violenza sessuale ad una giornalista, inglese se non erro!! Dunque come vedi, non sempre le cose sono come appaiono. Ora è indubbio il fatto che Garibaldi fosse un eroe, infatti lui ha combattuto ovunque, dovunque c'era da combattere lui andava. Però come vedi, tutte le medaglie, purtroppo hanno i loro rovesci!! "Hanno il mio rispetto. Ma stop. Non li chiamo eroi, non li elevo su un piedistallo". Carissima, ognuno è libero di avere e di fare le sue valutazioni e le sue considerazioni!! Per me sono stati degli eroi, ora se per te non lo sono stati, a me va benissimo lo stesso. Non mi crea nessun problema, però devi anche capire che non tutti la possano pensare come te!! "Scusa, ma per me gli eroi, le persone indimenticabili sono altre". E chi sarebbero costoro?? Sei proprio sicura che quelle persone hanno o hanno avuta una condotta morale degna del titolo di: "EROE"?? "Non chi ha giocato a pallone". Chiedo venia se oso chiedere: Ma per te cosa è un: "EROE"?? Cioè cosa di una persona fa (secondo te), un eroe e cosa non lo fa?? Ad esempio: Armstrong e Aldrin, i primi ad arrivare sulla luna, sono degli eroi secondo te?? "So sia un concetto non molto accettato. Ma tant'è non lo rinnego". Ognuno è libero di avere e di dire come la pensa su una cosa!! Come disse il nostro mitico e grande eroe Sandro Pertini (e quello è stato veramente un grande eroe): «Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo»!! "Grazie per la tua educazione. Ciao" Di nulla carissima, ciao e alla prossima!!

Eroe...che parolone. Un grande calciatore? Certo. Un uomo che ha giocato più per passione che per soldi? Assolutamente. Ma si dia pazienza, per me gli eroi sono altri. E lo so, lo so, non condividerà.

​@@Nadia-bs7ubio si condivido.

​@@Nadia-bs7ub E' comprensibile la sua critica, ma eroe è ovviamente inteso a livello sportivo, principalmente. Per quel che ha fatto a Cagliari, con il Cagliari, è eroico, non lo si sta mettendo a paragone con altre figure. Ma c'è anche da comprendere cosa ha rappresentato per noi sardi, in un periodo in cui eravamo la periferia d'Italia e dove ci mandavano la gente per punizione e tutti ci additavano come banditi e pecorai. Riva e quel Cagliari hanno contribuito pesantemente a scardinare queste convinzioni, così come fece anche De André, in maniera differente. Quindi se qualcuno, soprattutto cresciuto in quel periodo, che ha vissuto quel periodo, sentendosi l'ultima ruota del carro Italia, lo considera eroe, direi è più che comprensibile. Ci ha aiutati ad uscire da un certo oblio

​@@Nadia-bs7uberoe a livello sportivo

@@tidios_97 Mi perdonerà se mi permetto di pensarla diversamente. Io non trovo nessun eroismo nell'essere bravi a calciare un pallone, reggere una racchetta o una mazza. È bravura sicuramente, ma eroismo... Gli eroi sono i dottori di medici senza frontiere che lavorano praticamente gratis nei peggiori paesi del mondo. Sono i ricercatori che tentano di trovare cure alle peggiori malattie. Non c'è nulla di eroico in un ragazzetto coi piedi buoni ma semianalfabeta pagato milioni! Ma questo è il mio pensiero personale, non cervo consensi. Si sa, in Italia si può insultare e aggredire i medici all'ospedale, ma mai toccare un calciatore!