Francesco Merli - Guardate, pazzo son!

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Dead Tenors' Society

Dead Tenors' Society

8 жыл бұрын

Francesco Merli (1887-1976) was born into a family of humble means on a farm just outside Milan. The young man began his working life as a school janitor but always displayed a talent for singing. Merli had a few scattered voice lessons over the years, but never completely took his singing seriously. However, in June of 1913, the Milan City Council sponsored a concert at the Teatro dal Verme, intended to encourage musical education in the city’s schools. As a school janitor who was popular with students, Merli was asked to participate in the program. With two other vocalists, he sang the trio from Verdi’s I Lombardi, impressing all in attendance with his powerful voice. So impressed was the city council, that they promoted Merli from school janitor to janitor of the municipal offices!
Perhaps the honor of sweeping floors at Milan’s government buildings was not quite the result Merli was expecting, for he began to turn his attentions more and more to singing. When famed conductor and impresario Cleofante Campanini organized an international competition for young singers in Parma the following year, Merli entered. He took first prize in the division for dramatic tenors and second prize overall. Coincidentally, the top prize was awarded to a fledgling tenor from Recanati…Beniamino Gigli. Merli’s rise to fame was not a smooth one, however. At the time of the aforementioned competition, he was essentially a natural singer with no real technique. A sponsor (Tullio Serafin’s brother) arranged for a stipend to be provided that would allow Merli to take a one year leave of absence from his city janitorial duties. Arrangements were also made to pay for the young tenor’s vocal studies. However, this good fortune came to a grinding halt when Merli was conscripted into the Italian Army. He continued vocalizing in the trenches and, according to an entry in his diary, entertained both his comrades and the enemy Austrian soldiers while singing “Cielo e mar” at the front lines!
Merli came through the war unscathed and made his debut toward the end of 1916 in the small role of Alvaro in La Scala’s production of Spontini’s Fernand Cortez. In the fall of 1918, he made a second debut at La Scala, this time in the more substantial role of Elisero in Rossini’s Mosè in Egitto. This was the beginning of a long association with this prestigious theater. It also marked the start of a major international career for the tenor. Over the course of the next thirty years, Merli appeared in the major theaters of Verona, Florence, Palermo, Naples, Padua, Trieste, Rome (singing Calaf in the Roman premiere of Turandot), London (he was also Covent Garden’s first Calaf), Sydney (yes, he was the first Calaf there, too), Melbourne, Paris, Brussels, Copenhagen, Sao Paolo, Buenos Aires and New York. His Met debut came on March 2, 1932 as Radames in Aïda. However, after singing only eight performances of four operas, including Lucia di Lammermoor, Simon Boccanegra and Madama Butterfly (as well as a pair of concerts), Merli was taken ill and had to return to Italy. Sadly, he never again returned to the U.S.
Merli’s repertoire was vast, encompassing more than 40 roles in such works as Pagliacci, Cavalleria Rusticana, Siberia, Andrea Chénier, La Fanciulla del West, Manon Lescaut, Turandot, La Gioconda, Carmen, Samson et Dalila, Lohengrin, Die Meistersinger, Fidelio, La Forza del Destino, Ernani, I Lombardi, Il Trovatore and, what was considered his greatest triumph, Otello. He sang nearly 300 performances as the Moor, culminating in a final Otello in Trieste in 1946. The veteran tenor retired two years later and devoted himself to teaching during the final three decades of his life. Merli passed away in Milan in December of 1976, just six weeks shy of his 90th birthday.
Francesco Merli’s recorded legacy, preserved on scores of discs made for Columbia between 1925 and 1937, includes a complete recording of Il Trovatore and the very first complete recording of Turandot. These recordings reveal a sturdy, well balanced dramatic tenor, capable of explosive top notes as well as some truly delicate singing. Here, Merli sings "Guardate, pazzo son" from Puccini's Manon Lescaut. This recording was made in Milan for Columbia in 1928.

Пікірлер: 15
@bodiloto
@bodiloto 5 жыл бұрын
Enorme . la buona vecchia scuola dove ogni sentimento e suono erano sotto controllo e senza esagerare e oltrepassare lo stile interpretativo . Divino.
@bastianinifansempre
@bastianinifansempre 2 жыл бұрын
Magnifico!!!!
@bodiloto
@bodiloto 6 ай бұрын
@@bastianinifansempre La Riccardi adorava Gigli, sulle pareti del suo soggiorno c’erano delle fotografie tutti e due insieme dopo le loro recite o nelle braccia uno dell’altro… Ma quando parlava di Merli i suoi occhi cambiavano e il suo viso la tradiva che era il tenore del suo cuore. Aveva cantata alla Scala con moltissimi tenori dell’epoca , per Lei come Artista Merli era il migliore .
@gemmadestate3216
@gemmadestate3216 6 жыл бұрын
Un tenore nell'olimpo!Voce donata dal cielo a noi gioire!
@cherubello9340
@cherubello9340 5 жыл бұрын
Voce sempre stupendamente stagliata in alto, tecnica superba: i suoni sono note naturalmente legate in un percorso musicale, al quale si sposano accento fiero e passione di fuoco. Un artista, non solo un professionista. Pertile e Lauri Volpi in stato di grazia ci hanno donato due testimonianze forse superiori. Epoca magica, visto che erano quasi coetanei. Forse non è un caso che questi cantanti gravitino nella sfera esistenziale di Puccini, Toscanini: maestri che erano protagonisti della nascita di queste magie della storia dell'opera.
@bodiloto
@bodiloto 5 жыл бұрын
Cherubello ''forse'' ... giustissimo . in realtà dal vivo Francesco Merli come Artista lirico e vocalità era anni luce migliore dal Pertile e Lauri - Volpi , e' un fatto . questa e' la mia modesta opinione . il vecchio
@Ilvermibaleno
@Ilvermibaleno 4 жыл бұрын
@@bodiloto non credo sia giusto dire "anni luce migliore" di Pertile . La vocalità di Merli è magnifica, semplicemente magnifica ma Pertile è sullo stesso piano. Due voci taglienti ma morbide quando vogliono, LIvello interpretativo di entrambi altissimo. Questo è l'olimpo della lirica. Su Lauri Volpi sono d'accordo, è un gradino sotto questi immensi artisti. E sottolineo che Del Monaco non aveva la vocalità di Merli e neanche di Pertile poiché gonfiava la voce, per non parlare dell'interpretazione dove appunto Merli e Pertile non esageravano mai (giustamente) invece Del Monaco era come se si mettesse in posa per i fotografi.
@bodiloto
@bodiloto 4 жыл бұрын
@@Ilvermibaleno Aureliano Pertile come attore era un fenomeno . purtroppo non aveva la fortuna di avere la voce di Merli ... Pertile era talmente Grande come Artista che il pubblico ascoltando le sue interpretazioni affascinanti dimenticava spesso che in realtà Pertile non aveva una voce bellissima ... io parlavo della bellezza unica nella vocalità di Merli . più di 60 anni non arrivo ancora di trovare la risposta giusta alla domanda : - per quale ragione una gran parte del pubblico sta ignorando che la bellezza artistica di una vocalità non e' solo un dono della Natura /regalo di Dio/ ma anche un risultato finale di un lavoro duro ?! ... e per dirla tutta Merli,Pertile e Lauri - Volpi facevano parte del passato glorioso italiano . tre Fenomeni molto diversi . beato il pubblico chi ha sentito questi Fenomeni dal vivo . Mario Del Monaco era un'altro Fenomeno chi ha revoluzionato il mondo della lirica ! nel repertorio verista e quello eroico e drammatico con la sua voce del tenore lirico pieno e il suo Talento Artistico Gigantesco Mario Del Monaco ha fatto credere al mondo intero che ha la voce del tenore drammatico /eroico/ vero . tutti questi Signori facevano e fanno ancora parte della fama italiana . Merli,Pertile,Lauri-Volpi,Del Monaco - quattro leoni della lirica italiana l'arte più bella dell'universo . questa e' la mia modesta opinione . cordialità il vecchio
@Ilvermibaleno
@Ilvermibaleno 4 жыл бұрын
@@bodiloto Su Del Monaco non riesco ad essere d'accordo, era lirico pieno e con una tecnica non proprio corretta. Ci sono tanti audio dove è fortemente in difficoltà con la partitura , la rivoluzione l'ha fatta ma al contrario, portando avanti un canto di forza e sguaiato che non c'entra niente col verismo o col repertorio eroico. Pertile e Merli affrontavano lo stesso repertorio con una eleganza straordinaria tipica della scrittura del canto lirico che rimane sempre, anche nel verismo, un canto nobile. Dal vivo Del Monaca doveva spesso abbassare le tonalità perché oltre il Sibemolle non aveva note e, cosa più grave, le note di passaggio erano spesso o sguaiate o ingolate. Aveva dei nervi d'acciaio e una forza di volontà incredibile che gli hanno permesso , laddove qualsiasi cantante non avrebbe retto tale logorio della voce, di portare avanti queste interpretazioni narcisistiche e irrispettose nei confronti dei geniali compositori. Merli, Pertile, Masini, Fleta ecc...non si sarebbero mai permessi di fare quelle smorfie, di storcere la bocca in quel modo, di tenere le note acute in quel modo insensato. Questa è la mia opinione.
@bodiloto
@bodiloto 4 жыл бұрын
@@Ilvermibaleno tutto vero , ma per me Del Monaco rimane un Grande . ti immagini oggi di l'apparizione sulla scena mondiale di uno come Del Monaco ?! Mario Del Monaco ha riuscito durante la sua carriera gloriosa di vendere l'immagine di un cantante eroico con la vocalità del tenore lirico pieno . soltanto un Fenomeno può fare questo . e molto facile di giudicare un Artista ascoltando solo le sue registrazioni ... Mario Del Monaco ha guadagnato il suo posto sul Olimpo durante le sue recite ... il pubblico impazziva del suo Talento . anch'io anzi vecchio adoro il Fenomeno Del Monaco chi ha cambiato per bene o per male le regole ... quello che era vietato ai tenori che appartenevano al mondo della lirica degli anni 1900-1940 era permesso per il Talento di Del Monaco . da anni 60 sto dicendo ai giovani cantanti le stesse parole cioè che di imitare il Fenomeno Mario Del Monaco e la sua vocalità Unica e' una mossa suicidaria . cordialità il vecchio
@giuseppestefano6278
@giuseppestefano6278 2 жыл бұрын
我也能演这个戏
@giuseppestefano6278
@giuseppestefano6278 2 жыл бұрын
我都没法那么流利的掌握意大利话
@giuseppestefano6278
@giuseppestefano6278 2 жыл бұрын
大哥作为一个意大利人,意大利话太牛屄啦!
@giuseppestefano6278
@giuseppestefano6278 2 жыл бұрын
牛🐮!
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