Scusate ragazzi ci sono stati tanti commenti tutti molto interessanti e voglio rispondere a tutti uno ad uno, senza fretta… Ma al momento sono davvero impossibilitato che sto preparando tutto per I campionati del mondo. Durante la settimana o appena torno, risponderò a tutti!!! Scusate ancora

Sono felice che tu abbia affrontato questo argomento,correvo da ragazzo negli anni 90,ho ripreso in mano al macchina nei primi anni 2000 e proprio questa tendenza mi ha portato ha fermarmi. Adoravo la diversità di terreni che si trovava negli anni 90 adesso è scomparso anche il fango. Ho ripreso in mano questo hobby negli ultimi mesi e fortunatamente ho trovato un paio di impianti che pur seguendo questa tendenza non esagerano e lasciano un pochino di più l'aspetto off-road che a me piace tanto. In fondo se avessi voluto correre su asfalto non avrei preso un buggy. In conclusione non condivido molto la tua predilezione per il liscio ma sposo appieno la volontà di abbandonare questi tracciati che anche a vederli nei tuoi video sembrano asfaltati ( sono pure neri). In fondo off-road vuol dire fuori-strada....

Ottimo argomento, caro Fabrizio. La questione di COSA dovrebbe essere l' off road RC , è una faccenda dibattuta da almeno 40 anni. Come sempre, gli americani ci hanno messo lo zampino e, come nel motocross, (che loro hanno trasformato in Supercross, con salti e acrobazie incredibili) si sono attirati elogi sperticati e/o critiche durissime da tutto il settore fuoristradistico. (ricordo che all'inizio il Supercross veniva definito "un circo" , in maniera dispregiativa, dai crossisti nazionali ed europei). Secondo me, le piste attuali rc privilegiano più il discorso velocità (e quindi potenza dei motori), il grip delle gomme ( ...tra non molto vedremo anche le gomme "slick" ? :) ) e la spettacolarità dovuta ai salti (anche decine di metri, a volte), a discapito del "sentimento" da "brutti-sporchi-e cattivi" che animava all'inizio questa branca del modellismo dinamico. Indubbiamente la cosa della spettacolarità è da ritenersi positiva, poichè una finale da 45 minuti risulta meno noiosa da guardare, per il pubblico, piuttosto che una finale fatta di rettilinei e qualche saltino da mezzo metro. Invece, per coloro che si avvicinano per la prima volta a questo hobby/sport, la presenza di salti "impossibili" risulta essere dannosa, poichè quasi sempre si torna a casa con la macchina distrutta ( e si perdono così i modellisti con un budget o con un tempo limitato da dedicare alla manutenzione). A parer mio, un buon compromesso potrebbe essere quello di creare delle piste con dei salti SEMPRE progressivi (in maniera da non atterrare "sul muso" della macchina, con conseguente "telaio a banana" finale), e quindi direi NO ai doppi , tripli, quadrupli salti troppo ravvicinati, mentre sono favorevole ai cosiddetti "panettoni", che permettono di atterrare senza grossi danni. Inoltre, sarebbe bello inserire delle zone , lungo il tracciato, "...umide, bagnate o addirittura con un po di fango e pietrisco", (....altrimenti mi chiedo cosa mettano a fare, le Case Costruttrici di automodelli , i PARAFANGHI sui braccetti posteriori e i RASCHIAFANGO sulle ruote posteriori ) al fine di enfatizzare gomme da vero off road, assetto generale della macchina e destrezza dei piloti (richiamando un po l'enduro del settore motociclistico), e dove anche un motorino "a strappo" potrebbe dire la sua nei confronti dei tanto blasonati motori da 40.000 giri e oltre. Insomma, ultimamente ci si è avvicinati un po troppo all' ON ROAD, con tutto ciò che ne consegue. anche dal punto di vista economico. Attendo di leggere ancora dei commenti a questo tuo video, che va a centrare una questione alquanto dibattuta, da sempre. Un saluto a te e a tutti i modellisti che condividono i tuoi video. sempre molto interessanti. (P.S: LA POLVERE E' LA COSA PIU' ODIOSA CHE POSSA ESISTERE, per i motori, le macchine , i piloti, i meccanici e per tutte le persone che assistono a delle gare o delle manifestazioni)

Parlo da 44 enne appassionato fin dai tempi delle elementari con Mantua model e via discorrendo. Sono sempre stato su modelli 1/8 a scoppio, e girato su terreni in terra che adoro. Assieme ad un amico l'inverno scorso abbiamo costruito un piccolo tracciato su terra (lavorata pazzesca) fresato, salti etc. Ovviamente si buca come una bestia anche cercando di tenerlo in ordine...ma va bene così. Amo i tracciati vecchio stile e mai cambierò.

Ciao Fabrizio, io la penso esattamente come te.. Io credo che l'off-road debba essere come di ce la parola stessa. Io ho iniziato a giocare negli anni 90 circa dove esistevano piste non bucate, di più, dove per andare forte dovevi "andare piano" evitando le buche mettendo le ruote nel posto giusto. Nemmeno questo però è bello perché si eccede dall'altra parte. A me personalmente piacciono le piste 100% terra curate ma non piste da on road con salti artificiali.

Buona sera a tutti e te Fabry che come sempre stuzzichi la curiosità e ma anche il ruggito di chi ama l'offroad. Si chiama buggy o offroad proprio perché le piste devono essere fuori strada fuori dagli standard stradali, terra fango salti buche un mix di vertimento puro. Forse sono troppo vecchio per pensarla così 52 anni e quando giravo io a cavallo degli anni 80-90 era tutto diverso. Oggi si ama molto la velocità infatti come dicevi tu assetti e gomme sembra di avere una macchina stile rallygame anni 90. Tornare indietro si ma senza esagerare, una via di mezzo come in tutte le cose. Provate a pensare un campionato mxgp con un misto cemento asfalto blocchetti ecc. Noooo !! Io sono dell'idea che l'offroad deve rimanere tale. Questione di gusti naturalmente. A bumbazza!! Terra fango e polvere forever!! Ciao a tutti e grande Fabry

We built our own track in a pasture. Our surface is not hard packed dirt, depending on weather and watering either it is loose and loamy or wet and tacky. Sometimes holes will start to happen just fill them in and water it. Used to race full size open wheel cars on dirt. I hated hard packed dirt tracks. They are hard on tires, start taking rubber and then become like asphalt.

Personalmente girare con le buche e cercare traiettorie anche in funzione delle buche e della polvere mi dà molta più soddisfazione che girare su una pista liscia e con molto grip.

Essendo modellista di vecchia data solo a livello locale, che ha corso nelle piste a "campo di patate" e attualmente facendo assistenza a mio figlio come meccanico e sponsor, gradisco di gran lunga la situazione attuale, questo per quanto riguarda il discorso lato piloti, posso immaginare che le piste attuali richiedano meno manutenzione durante una gara e un'altra, per il discorso aumento costi di gestione del modello ci sarebbe da fare un discorso più ampio.

Sono perfettamente d'accordo con l tua riflessione, e se pensi che alcuni (molti..) si lamentano perfino se la pista è polverosa... Figuriamoci... Già questo la dice lunga. Che si stia andando ad estremizzare il tutto lo si capisce anche guardando i modelli di oggi, braccetti pieni, duri, barre di spessori mai visti in passato... E come hai detto anche tu questo vale anche per le gomme...

Ciao Fabrizio, secondo me le piste in USA non vengono trattate in quanto nel 90% dei casi non vengono costruite in impianti permanenti, ma vengono compattati comunque in maniera impressionante, in quanto le buche vengono fuori soltanto verso le fasi finali di gara dopo una settimana di prove con centinaia di concorrenti. Comunque sia, in Italia, tranne in pochissime e rare occasioni, le piste sono ancora in terra battuta e ci si diverte tanto. Per fortuna per noi 💪😘

Ciao Fabri. Da amatore del buggy condivido appieno il tuo pensiero. Purtroppo certe piste "amatoriali" trattano il terreno per avere meno manutenzione da fare, questo comporta ad un amatore si di girare su piste biliardo, quasi da On Road, ma con costi più alti del dovuto tra consumo di gomme, benzina e quant'altro. Questo potrebbe essere accettato per fare nazionali o mondiali dove a girare in un weekend sono 200 vetture... per garantire che la pista, allo svolgersi delle finali, sia accettabile. D'altronde... la nostra è la categoria Off Road. PS: prova a pensare ai vecchi telai, ai gradi anteriori di caster che avevano i telai, ora quasi al minimo....! Secondo me, il giusto sta nel mezzo! 😄

Ciao Fabri!!! Guarda, proprio recentemente col nostro gruppo della pista (Buggylandia) abbiamo discusso di questo tipo di argomento. Io, come la maggior parte credo, che lo viviamo come hobby e guardiamo voi pro da spettatori, vedere una pista come l’europeo o addirittura l’ultima tappa di rcgp ci ha veramente deluso in pieno. Per noi e credo anche per tutti quelli che amano l’off road, il divertimento e lo spettacolo è come hai detto appunto te, è quello di partire con una pista liscia preparata per l’evento, poi se rimane tale ben venga altrimenti pace le buche le creste fanno parte del divertimento cavolo, altrimenti che diavolo di off road è???? Ad esempio la pista dove si svolgerà il mondiale a parer mio è proprio azzeccata e veramente molto bella. Spero prendano un po’ spunto dagli “americans” che altrimenti diventa on road coi salti…🤦🏼‍♂️ Un parere personale condiviso anche da altri miei amici, amanti dell’ off road.

Ciao Fabrizio, anche stavolta hai saputo dare voce al brusio di fondo presente nelle piste, e lo hai fatto anche con una perfetta analisi ed una sapiente e crescente concatenazione. La domanda principe, aldilà di tutte le domande che sono scaturite dalla logica del pensiero, è la prima ed è quella fondamentale : questo tipo di piste avvicina o allontana i piloti dal praticare questo sport? La mia personalissima risposta è: li avvicina numerosi nel breve periodo, mentre nel medio e lungo periodo li allontana. Perché sono convinto di questo? Perché ho vissuto ( già una decina di anni orsono) nel settore Motocross le stesse identiche fasi/scelte/strategie attuate dalle piste in accordo in primis con i costruttori e la Federazione , ma anche con il pieno sostegno di tutte le altre aziende commerciali che orbitano con interesse (economico) intorno a questo sport; in pratica, per aumentare gli iscritti ( piloti al cancelletto e piloti della domenica) , le piste sono state rese in un tempo brevissimo ( circa 1 anno) lisce , livellate, con rampe studiate non per lo spettatore , ma per la gratificazione dell’ego del singolo pilota ( i fotografi si fecero più di uno stipendio rivendendo al pilota le suo foto in aria, in piega o in uscita di curva ). Nel breve periodo tutti a comprarsi la moto da cross ( giovani e meno giovani) , moto che nel frattempo, grazie all’avvento dei motori 4T, si guidano “da sole” ed hanno una potenza esagerata ma facilmente dosabile e gestibile rispetto al 2T, il tutto condito con le piste lisce come biliardi, i salti precisi e calcolati e giù tutti felici a dare gas. Le Federazioni e le piste godettero di maggiori entroiti, così come i concessionari delle moto che fecero numeri da spavento, a ruota seguirono abbigliamento, accessori e ricambi. Ma già dopo un’annetto, la felicità di molti piloti era svanita perché : le illusioni di diventare un super campione venivano facilmente dissolte nel confronto in pista, e allora cominciarono a lamentarsi delle buche, dei canali che si formavano in curva, del fango, della polvere ecc. praticamente di tutto ciò che è l’anima del motocross, ossia , la capacità del pilota di interpretare una pista densa di ostacoli naturali mettendo a punto il proprio mezzo tramite le importantissime e fondamentali regolazioni delle sospensioni, dalla scelta dello pneumatico, nonché adottando un determinato e preciso stile di guida per quella determinata situazione. Sai Fabrizio come dicono dalle mie parti:” sul dritto paro, son boni tutti”. Avevano così creato una massa di piloti incapaci ed inesperti ma bravissimi si a spendere ( almeno inizialmente) ma sopratutto a fare polemiche e a rifiutarsi di entrare in pista se non passavano almeno 3 volte al giorno la ruspa a rimettere tutto come pretendevano. Dopo poco, l’ambiente e’ divenuto “tossico”; stavo in pista in mezzo a gente che sapeva solo criticare e lamentarsi di tutto e di tutti, non c’era più divertimento ma solo spese continue che amplificavano ancor più i malumori ed i rapporti tra Federazione e piste, e fra piste e piloti. Ad oggi, tante piste hanno chiuso e per sempre, i numeri dei tesserati sono inferiori a quelli di 10 anni fa, le aziende hanno sempre meno clienti a cui vendere i propri prodotti e stanno in maggioranza zoppicando ed in affanno, i cancelletti delle gare Regionali sono tristi e miseri. Per fortuna dello sport, abbiamo ancora piloti di caratura mondiale, piloti che per allenarsi sono sempre andati a cercare appositamente piste “sfatte” , dure e pericolose, alcuni telefonano prima per chiedere conferma che ci sia il fango, tutte situazioni che ti temprano e ti formano come pilota. Tutto il resto è noia. Gian Marco

Hai ragione Fabri io da vecchio modellista bisogna tornare un po indietro

Le piste delle gare titolate sono molto diverse da quelle dove si gira di solito per le gare del salamino: sassi, polvere, buche e fango in caso di pioggia. Purtroppo le condizioni delle gare titolate sono difficili da replicare, negli anni 90 non era così. Penso che la tipologia delle piste più recenti rende più facile la manutenzione del modello perché si sporca molto di meno e le gare sono più spettacolari con i salti e le velocità raggiunte. A mio parere bisogna mettere un limite al grip del terreno che è simile a quello dell'asfalto nei piazzali.

Sono d’accordo, Meglio non uno ma due passi indietro…. Ma poi pensandola da ex praticante, dovremmo guardare i campionati mondiali, Se ci scostassimo troppo dagli standard degli eventi mondiali, si rischia che nostri piloti non siano abituati a quel tipo di terreno o circuiti preparati appositamente per eventi mondiali Ripeto (mio parere personale)

Secondo me le piste dovrebbero essere,in vecchio stile,vanno bene le buche(ma non le voragini),va bene la pista con molta polvere,anche una curva con mattoncini autobloccanti,o un salto in erba sintetica,ma il 90%dovrebbe essere terra con tutte le sue imperfezioni

Io non ho mai girato in pista, però mi da l'idea che una pista troppo liscia con molti tratti in materiale edilizio non rispetti degli standard che, personalmente, mi danno l emozione dell'offroad. Tutti gli sport offroad come motocross, rally e quant'altro sono belli per le difficoltá del tracciato irregolare, nell'abilità del pilota nel saper gestire al meglio la tecnica di guida adattandosi al terreno. E penso che si, una pista liscia con un bel grip e salti semplici possa essere comoda per un neofita, pero credo che chi ha gia esperienza magari cerca una sfida in più con un terreno in cui le capacita del pilota si fanno vedere. E comnque una cosa che amo assolutamente è la polvere, la terra, il fango e lo sporco. Solo per questo preferisco l'offroad all'onroad, ed è il motivo per cui mi sto avvicinando al modellismo. Ripeto, sono solo impressioni che questo mondo mi da, non parlo per esperienza.

A me piace girare sul "bucato" Perché banalmente mi costringe a una guida più "adattativa" e meno simile alla guida su strada, oltre a costringermi a cambiare alcune cose dell'assetto in base allo stato della pista. Sono un principiante e forse è questo. Secondo me le piste liscie allontanano i nuovi modellisti perché non è ciò che uno si aspetta avvicinandosi all'offroad

Pienamente d'accordo

Ho iniziato da pochissimo a 48anni. Le soddisfazioni cronometriche sono scarse. Ma ho preso l'abitudine di andare presto in pista e aiutare con pale,.acqua, zucchero, segatura per togliere le buche più grandi e una soddisfazione. Si fatica insieme poi si stappano le birre e si inizia a correre. w Volandia e le amicizie in pista

Da “pilota “ e da gestore ho scelto l‘ offroad , io scelgo la terra … ho avuto l’opportunità di ospitare una prova di campionato italiano , e anche con qualche lamentela ,come sempre le piste sono belle quando si va’bene e si vince 😜,comunque si, si sono evolute , e si sono evoluti materiali ect ma secondo me si sta’snaturando il giochino , mi sembra rally cross. Il tracciato da gestore a fronte di una spesa maggiore iniziale vi dico che trattarla porta meno lavoro , meno ma manutenzione ect, quindi per noi sicuramente meglio, però aumentando il grip aumentano i consumi dei materiali e per il pilota della domenica non va’… quindi io ho trovato una via di mezzo che mi porta a passare molte ore a far manutenzione e forse anche a spendere di più a lungo termine tra noleggi e personale adatto a lavorare ,ovviando il consumo dei salti con materiale diverso dalla terra , ma ripeto off road … nonché fuoristrada !!!!come qualcuno ha detto buche dovute al deterioramento non crateri , ma il bello è anche cambiare set up nelle varie fasi , essere bravi a evitare il buco oppure avere la macchina che ci passa bene sopra … cioè se a qualcuno non piace questo , non giudico ma penso che abbia sbagliato specialità … però … noi gestori siamo molto in difficoltà , perché possiamo ragionare quanto si vuole ma anche qua la maggioranza vince , “vendiamo “un prodotto se il prodotto non funziona dobbiamo cambiare … quindi bei ragionamenti ma a discapito di qualcuno ( non si può far felici tutti) , specialmente i modellisti… si segue la massa ….finché funziona vado per la mia 😎poi si vedrà

Un discorso analogo si potrebbe fare sulle piste on dove il continuo addittivare porta a velocità e consumi importanti

Io vivo in America e frequento tre piste, una sola è a livello agonistico ma per le buggy 1/10. Nessuna delle tre ha parti in cemento o altro: sono tutte di terreno con aggiunta di altri inerti. La cosa stupenda è che ogni tre mesi circa prendono un bobcat e cambiano il tracciato. Ora non ho mai corso in Italia, ma mi domando: già ci sono poche piste lì, ma per chi vive vicino ad una, non è noioso trovare sempre la stessa pista?

La mia opinione è: Differenza tra motocross e supercross. Se fai una pista da motocross, con pochi salti, la puoi fare anche bucare. Una pista da supercross, tantissimi salti dove passi più tempo in aria che in terra, non può essere bucata. Io personalmente preferisco il Supercross, ma questo è molto personale.

Per me dovrebbe essere fatto tutto in terra morbida con qualche salto , perché no qualche pozzanghera anche se motori elettrici non amano molto e batterie ancora meno , e non tutta questa velocità da pista gt i veri terreni con buche disconnesse polvere ghiaia terra Frango sarebbe bello , magari terra umida , poi c’è da pulire ma fa parte della disciplina tutto sommato è gomme con i tappi sono belle , ho una francese Hobbytech rr 21 usata con pioggia ghiaia sabbia fango acqua, più di 1 anno nessun problema , ma su percorsi casalinghi in spiazziali con buche Frango polvere ed acqua

.....ho sentito addirittura parlare di AERODINAMICA delle carrozzerie e dell'alettone!!! ....nell' OFF ROAD ?????? ....Pazzesco!

io sono da pochi mesi che giro con le macchine radiocomandate ho una kosho mp10 e una mp10e sinceramente il tracciato liscia non mi diverte molto devo stare troppo attento a non fare casini mentre su quelle terra e con buche mi diverto andando un pelo piu piano e cercando le triettorie piu facili o passaggi strani secondo mè se uno vuole fare OFF ROAD deve essere terra e duche altrimenti vai on road.

la verità sta nel mezzo, ovvero ci vuole qualche pista con del grip per divertirsi e far frullare il modello e ci vuole qualche pista con poco grip per sfogarsi in dei traversi ( a mio avviso) spettacolari , cose che si vede davvero poco e per assurdo sminuisce la parola off-road. Personale opinione

...scusa Fabrizio se intervengo nuovamente, ma vorrei ribadire una cosa cui accennavo nel commento precedente: so di essere impopolare e bizzarro, ma vorrei provare a soffermarmi sulla ipotesi di inserire, lungo il tracciato, delle zone (più o meno lunghe, e comunque intorno alla decina di metri) con del FANGO creato artificialmente. Queste zone potrebbero essere costituite da sassi levigati di diversi diametri, immersi un paio di centimetri nel fango, ed affioranti dal medesimo , oltre a piccoli tronchi posati diagonalmente, sabbia grossa, gradini, ed altre amenità naturali e/o artificiali di vario tipo che si incontrano nell’ off road ecc. ecc , nelle quali una gomma con micropin si troverebbe in difficoltà, mentre una gomma maxipin passerebbe agilmente .(Questa cosa darebbe la possibilità di scegliere, in fase di preparazione della macchina, se privilegiare una gomma da velocità o da fuoristrada vero, in maniera paritetica, e darebbe anche un nuovo impegno ai costruttori di gomme). Ovvero zone quasi da TRIAL, da realizzarsi anche in salita o in discesa oltre che in piano, da affrontare a velocità ridotte, impegnative per i piloti e spettacolari per il pubblico, il quale potrebbe osservare i modelli da vicino, sottoposti a esami nuovi ed inediti. Queste zone “speciali” potrebbero avere anche diverse traiettorie al loro interno, in maniera da agevolare eventuali sorpassi. Un paio di queste zone, inserite in una pista tradizionale con fondi lisci e con i classici salti, potrebbero rappresentare una novità inedita e ugualmente “gustosa”, da aggiungere ai tracciati che tutti noi conosciamo. Ti parlo di questa cosa perché una ventina di anni fa inventai di sana pianta la categoria TRIAL RC (con macchine Kyosho 1/10 con motore a scoppio, dotate di retromarcia, il famoso QRC ) ed assieme ad una decina di amici riuscimmo ad organizzare diverse gare con regolamenti , punteggi e tutto quanto (puoi trovare la descrizione completa di macchine e gare su RCM n. 108 e 109 del gennaio 2000). Ecco, questa è la mia idea di OFF ROAD, ossia un misto di velocità e salti (Cross), destrezza e precisione con il radiocomando (Trial), assetto generale delle macchine, ammortizzatori, opzioni magari opposte da privilegiare, per ogni pilota, per pignoni e corone, coppia ai bassi regimi dei motori ecc. ecc. (Enduro). Mah,…spero con questo mio commento di dare un piccolo contributo ( per quanto “fantasioso”  ) al discorso che hai intelligentemente introdotto. Rimango in attesa di un tuo parere, assieme a quello di tutti i modellisti. Un abbraccio.🖐

Sicuramente per i gestori delle piste è più facile da manutenzionare se la pista non si buca e non si deteriora

Credo che l'offroad debba essere tale, quindi pista assolutamente in terra e lasciata bucare ma con una differenza: andrebbe bagnata bagnata bagnata e ancora bagnata quando le temperature sono quelle estive, che sia gara o una semplice domenica di prove le piste dovrebbero avere idranti aperti ogni 2 ore di utilizzo, questo e solo questo è il fuoristrada. Gli americani, un faro nell'oscurità, come sempre.

Mah....se fosse per me farei il 100% sterrato ignorante, non solo... aggiungerei anche qualche settore bagnato. Se deve essere off roead che Off Road sia.

A me stanno bene sia le piste bucate che le piste lisce, l'unica cosa che non mi piace è additivare il terreno con lo zucchero, si consumano le gomme in una maniera esagerata

Follia pura un 200k nel differenziale. Bisogna vedere con cosa trattano le piste in usa. Se ci metti olio motore probabilmente viene bene. Ma è da galera. Non so se in usa fanno qualcosa di vietato da noi. Fatto sta che i brand di certo non producono le gomme guardando a noi. Ma probabilmente guardano prima agli Usa. O sbaglio

ci vorrebbero piste tipo supermotard per le moto mezza asfaltata mezza offroad con pochissimo grip e buche 😅

La mia opinione è che la pista dovrebbe essere di terra e basta. Laterizi e cemento rovinano i modelli e snaturano l'hobby. Per non rifare tutti i giorni i salti posso pensare a piccole porzioni di tappeto o sintetico ma non di più. E poi un conto sono le buche un conto gli scalini da 5 cm. Un po' di sconnesso su una pista di terra si può immaginare non dei denti che diventano scalini. Senza terra non c'è on Road. La pista liscia è solo il frutto dell'impegno di chi ha passione a tenerla bene. Altro è fare le piste come quelle di tartan dei cento metri piani. Terra! Senza se e senza ma.