Il tenore francese Georges Thill ricorda l'insegnamento del suo maestro Fernando De Lucia, fondato su alcune caratteristiche della scuola di canto italiana - "gola aperta" (da non confondere con 'aprire i suoni' che non consente di cantare liberi bensì ingolati) ed ottima dizione (da non confondere con cantare con le 'vocali pure' cosa che stringe la gola, tenendo presente che una dizione chiara è il prodotto di una pronuncia ben immascherata delle consonanti mentre le vocali vanno necessariamente adattate quanto necessita a seconda della dinamica e dell'altezza della nota cantata in un'estensione ampia come quella lirica di due ottave o più, dalle note gravi agli acuti-sopracuti) - menzionate nel celebre motto che il tenore napoletano faceva ripetere ai suoi allievi: "Maestro, per cantare bisogna aprire la bocca e pronunziare chiaro" !
(da un'intervista a G.Thill del 1977)
Segue spezzone video in cui Thill prova con il compositore Joseph Canteloube al pianoforte. Qui il tenore francese canta estratti dall'opera "Vercingétorix" che Canteloube aveva scritto con la voce di Thill in mente per il ruolo principale. "Vercingétorix" fu rappresentata per la prima volta il 22 giugno 1933, dopo un mese di prove con il compositore presente. Si può notare nel video come Thill mantenga il giusto grado di "raccoglimento" e di "verticalizzazione" dei suoni, mai cadendo nell'errore di tanti cantanti di oggi che cantano aperto spingendo senza squillo su suoni ingolati e sfocati.