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Gianni Lehmann, secondo figlio di Lydia Simoneschi, ricorda la mamma, intervistato da Gerardo Di Cola.
Lydia Simoneschi (1098-1981), iniziò l'attività di doppiatrice nel 1932 e diventò, dall'inizio degli anni quaranta fino alla prima metà degli anni sessanta, la regina del doppiaggio italiano, prestando la sua voce a quasi tutte le più grandi dive hollywoodiane, da Ingrid Bergman a Barbara Stanwyck, da Bette Davis a Marlene Dietrich, da Maureen O'Hara a Joan Crawford, da Vivien Leigh a Susan Hayward, e, in varie occasioni, anche alle più famose attrici italiane, come Sophia Loren, Sylva Koscina e Silvana Pampanini. Una delle principali capacità riconosciute alla Simoneschi era quella di sapersi adattare molto bene ai diversi stili recitativi delle numerose attrici a cui prestava la voce.
In quarant'anni di carriera come doppiatrice, si calcola che Lydia Simoneschi abbia dato la propria voce ad oltre cinquemila film.
Nella primavera del 1980 l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini la nominò Cavaliere della Repubblica per i suoi meriti artistici.
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