Amore per la Grecia, ecco cosa troverete in questa vibrante intervista che ‪@storyhunters-cambiovita‬ ha fatto a Caterina nella sua casa di Itaca. La storia personale di una donna e della sua famiglia che passato e futuro legano a queste terre ioniche della penisola ellenica vi condurrà per mano dentro una passione sincera nutrita, si potrebbe dire, anche dagli eventi, se non dal destino. Caterina, con una simpatia unica e una capacità narrativa coinvolgente e spontanea, ci fa vivere un scorcio non solo geografico di questa bellissima isola, ci apre altresì una visuale sull'anima che caratterizza la cultura isolana e greca in generale.
La Grecia, dunque, come radice e come destino. Sentirete le storie di generazioni che s'incrociano con queste terre e le coincidenze significative che sembrano guidare da sempre la vicenda familiare e personale di Caterina verso quest'isola del mito, dell'immaginario e di una realtà che ricorda ancora oggi quella italiana della prima parte della seconda metà del secolo scorso. Una realtà nella quale la coesione sociale consentiva una convivenza tra le persone basata su relazioni di condivisione e di aiuto. Relazioni in cui il lato umano era ed è naturalmente al primo posto rispetto alle questioni competitive e di arrivismo che sembrano avere preso il sopravvento nella maggior parte del mondo a cultura occidentale.
Questa terra, forse protetta dal suo retaggio ortodosso e da una lingua che anche nell'alfabeto segna una linea di demarcazione col resto dell'Europa, sembra conservare le prerogative di un tessuto sociale originario, le cui interazioni appaiono improntate alla condivisione di un senso comune della vita, all'interno del quale la vicenda umana accomuna anziché dividere, perché non basata sulle metriche della scalata sociale ma sui valori basilari che legano le persone a un sentire nel quale ciò che unisce è più vivo di ciò che divide.
Il benessere, oltre dalla bellezza dei luoghi, giunge dalla naturalezza e dalla semplicità delle anime. Questo colpisce molto chi, di cultura "occidentale" , è ormai portato a concepire buona parte della vicenda umana come uno spazio competitivo nel quale affermarsi sugli altri, dove mostrare i propri stati di avanzamento sta alla base di ogni sforzo di ricerca della ricchezza e di investimento volto a segnare la misura del proprio benessere.
Qui il benessere sembra essere ancora concepito come ricchezza comunitaria, e, come ci spiega Caterina, la musica e il ballo ne sono uno dei maggiori leganti. Attenzione quando in Grecia si parla di musica e ballo non bisogna pensare al pop alle mode sanremesi. Qui la musica è musica popolare tradizionale e i balli, danzati da ogni generazione, sono balli che provengono dal profondo passato. Questo forte legame con le tradizioni espressive e comunitarie del tessuto sociale sono un ancoraggio al sentimento collettivo che, come sempre ha fatto in passato, genera unioni e sentimenti umani atti a sorreggere e sopportare ogni fatica o urgenza esistenziale e sociale
Si suona e si danza per festeggiare i battesimi, così come per elaborare un lutto; per l'ottenimento di una laurea, o per il ritorno dal servizio militare. Per un matrimonio, un fidanzamento, il giorno di un santo, una festa nazionale. La comunità di ogni estrazione sociale e di ogni generazione si ritrova unita in queste manifestazioni che sono come dei riti di fondazione, e ribadiscono l'uguaglianza di fondo, quella dell'appartenenza a un popolo e a un genere, prima di classificarsi come calesse sociale o casta economica.
Le grandi tribolazioni e le grandi gioie erano e sono esaltate o sublimate in questi riti di unione popolare. Caterina ama la Grecia, adora i greci e quindi non poteva non amare le loro danze.
Questa intervista vi dirà come ci si può lasciare rapire da una cultura che rimane a poche ore di traghetto da noi ma che a differenza del resto d'Europa è riuscita a mantenere una sua identità culturale e soprattutto una sua unione popolare che la mete nelle condizioni di essere percepita come una terra paradisiaca rispetto alla possibilità di vivere in armonia col prossimo.
Il primo impatto, quello che porta a un senso di "spaesamento" è proprio il segno di questa immersione in qualcosa che non riconosciamo subito ma che sentiamo risuonare con corrispondenze nascoste dentro di noi, che esultano via che vengono liberato.
Alla base della cultura europea, oggi la Grecia può tronare a insegnarci molto ...
#Grecia #Itaca #vivereallestero
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