All'8° minuto "La capitale del satanismo è Londra". Ma davvero? Ma veramente? E chi l'avrebbe mai pensato? Scherzi a parte, dopo lo scisma anglicano, l'isola dei pirati autorizzati da S. Maestà si è distinta in: persecuzione dei cattolici inglese; persecuzione e sterminio dei cattolici irlandesi; nascita della massoneria contestualmente alla nascita della Banca d'Inghilterra, quindi alla nascita della moneta bancaria; commercio di schiavi; distruzione del popolo cinese con la vendita dell'oppio, esportazione e spaccio di massonerie varie; sfruttamento dei bambini e della manodopera al tempo della rivoluzione industriale, distruzione e saccheggio dell'India e di altre parte del mondo; soprattutto le èlite anglo-massoniche si sono specializzate nel creare la pubblica opinione, nella creazione di miti, leggende nere, calunnie quasi sempre agendo dietro le quinte, dividendo gli Europei tra loro, seminando zizzania attraverso quinte colonne come i giornalisti o certe minoranze interessate (....censura....); E' l'impero britannico nell'Ottocento che sta dietro molte rivoluzioni, tra cui il falso risorgimento (Garibaldi è un burattino della massoneria britannica). Le tecniche di ingegneria sociale si sono raffinate nel XX secolo: vedere cos' è stato il Tavistock Institute. E chiedersi come mai la rivoluzione culturale del Sessantotto ha toccato molti paesi, ma ha solo sfiorato Londra. Leggete o ascoltate anche autori come Giovanni Fasanella sul ruolo occulto giocato dai britannici contro l'Italia dei nostri giorni. Naturalmente, certi argomenti si conoscono leggendo libri di editrici tradizionalista (Effedieffe, Radio Spada, Fede&Cultura, edizioni Piane), non certo sui libri di scuola, men che meno in T.V. Preghiamo affinchè si convertano gli inglesi, i massoni e i satanisti, e preghiamo affinchè la Chiesa cattolica non diventi come la falsa chiesa anglicana: questa al servizio dell'Impero britannico, e la chiesa romana invasa dal nemico al servizio del globalismo. Impariamo a distaccarci dall'impero mentale, cioè dal primato culturale degli anglosassoni, un primato che si impone con mezzi sottili: musica, lingua inglese, arte, cinema, luoghi comuni anti-cattolici e anti-italiani (quando ci autodisprezziamo noi italiani!), complessi di inferiorità coltivati da secoli di dominio, violenze e menzogne.