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Bellissimo Silvia.

Maestra Silvia, sei proprio brava anche nell'esprimerti. Dici cose molto sensate e nello stesso tempo molto comprensive. Se avessi la possibilita', sinceramente verrei a lezioni da te. Seguo molto spesso le tue proficue lezioni e rimango sempre più' innamorato del piano. Io vivo a Caserta e sono un 79ennne molto desideroso di imparare a suonare questo meraviglioso strumento che mi ha affascinato sin da piccolo. Sono un autodidatta da sempre ma non sono mai riuscito ad avere risultati che ti prendono nel profondo dell'anima come spesso tu dici. Ripeto, seguo le tue lezioni con molto interesse. Ti faccio i miei migliori auguri e tanti in bocca al lupo per la vita.🙏👍🌹

carissima Silvia, sei una maestra super, perchè oltre a essere brava, sei umile! Ho avuto diversi insegnanti di pianoforte, ma è la prima volta che sento un insegnante che ammette i suoi errori!!!! E questo ti fa davvero grande! E fa venire ancora di più voglia di seguire i tuoi consigli e i tuoi video !! Un grazie immeso!!!

Bravissima!!!

Fai i video tutti d'un fiato. Brava!!!!

È propio vero l’esperienza é la somma di tanti errori che secondo me é giusto farli per capire e proseguire nel miglior modo per arrivare al top come sei TU.Grazie

Prime lezioni: ore ad articolare, poi scale, poi momento esaltante con “Twinke Twinkle Little Star”. Dopo tortura fase uno passiamo all’Hanon e poi finalmente ti ho conosciuta!!!🙏🙏🙏

Che dire ... grande Silvia!. Gli errori servono semplicemente a correggere la rotta, hanno quindi la loro grande utilità per condurci a meta. La cosa a mio avviso grave NON è fare gli errori ma non accorgersi di averli fatti o peggio ancora mentire a stessi di averli fatti sapendo di mentire. Ad esempio è ricorrentissimo suonare senza ascoltarsi, intenti a portar a casa il brano cercando di fare bella figura. A posteriori, che senso ha non ascoltarsi in toto quindi non solo acusticamente ma anche emozionalmente quando si suona un brano? E' un pò come guidare l'automobile da casa verso l'ufficio pensando mentre guidiamo a cosa dovremo dire in riunione da qui ad 1 ora lasciando che il nostra pilota automatico faccia il resto. Ma no!! Suonare è un momento tutto nostro da goderci nella massima profondità possibile e solo noi possiamo farlo. In merito al solfeggio, posso dire che è una grande invenzione didattica ma occorre approcciarlo quando si è abbastanza maturi di musica, a mio avviso NON serve a suonare meglio, men che meno serve ad imparare a suonare, serve a consapevolizzare meglio ciò che musicalmente fai e/o puoi fare. Per imparare a suonare a mio avviso ci vogliono 2 cose: 1 Orecchio, 2 tecnica strumentale, il resto passa per questi due punti.

Ho un pianoforte verticale geyer, preso nel 94 , fatto in Germania dell est , mogano , e devo dire che , provando degli Yamaha a mezza coda, nella maggior parte dei casi suona meglio il mio ,tranne un Yamaha a coda che era meglio ! L accordatrice ha detto testualmente, quando ne ho domandato il valore odierno , " questo pianoforte non si vende! "Infatti , più morbida hai la mano , più risponde ! ( continuo a fare gli esercizi di riscaldamento suggeriti in un tuo video! ) e la differenza è notevole!

io sono solo un amatore al pianoforte ma trasmetti emozioni e sei veramente brava non solo per la tecnica ma perchè trasmetti emozioni

Lei non ha sbagliato nulla. È in cammino, e questo la onora molto, oltre a sottolinearne la dedizione e Amore per quello che fa! Grazie molte, la seguirò 🌠

Hai ragionissima sui digitali. Io ho un clavinova a coda, tasti in legno, pesati singolarmente, doppio scappamento, trasmissione di vibrazioni e armonici, che mi è costato una fucilata e mi dà molte più soddisfazioni del C3 del mio ex maestro su cui ho studiato. In più non si scorda mai, non soffre umidità e temperature, ha suoni campionati da urlo, suono di notte, lo collego al PC e ho tutti i timbri che voglio, dal Bosendorfer all'arpa celtica ... What else?

Buonasera a tutti!

...ho visto molti dei tuoi video e comprendo il perché della tua scelta di insegnare agli adulti, credo che molti ragazzi che hanno iniziato a suonare da piccoli, nonostante il talento acquisito con impegno e le loro potenzialità, si perderanno per strada, forse perché sono stati indotti in tenera età dai genitori, a coltivare una passione che era piu la loro che del figlio, e la passione fa la differenza, in tutto, e quando la passione diventa un esigenza, al punto tale da rendere uno strumento un estensione del proprio corpo tramite il quale si riesce ad esprimere se stessi, non c'è appagamento se non condividendo e insegnando ciò che fa parte di noi con chi è in grado di comprenderne l'importanza, con chi magari non sa ancora suonare, ma se a 50 anni ha deciso di intraprendere un percorso tortuoso, è per bisogno e non per dovere, e quel bisogno lo capisce eccome. (questo è per la Silvia musicista) Da piccolo ricevetti in regalo una pianola bontempi dalla mia vicina, una di quelle a ventola che suonavano a malapena, ero affascinato e incuriosito da quello strumento, mi incantavano le semplici note che riuscivo a riprodurre premendo piu tasti insieme, tuttavia non ebbi la possibilità di coltivare quella mia curiosità, poi sono cresciuto, nel mio percorso di crescita ho ascoltato ed apprezzato TUTTI i generi musicali, e a dire il vero la musica, mi accompagna da una vita e non posso immaginare un solo giorno della mia vita sena ascoltarla, e se dico tutti i generi dico veramente tutti, dall'elettronica piu martellante alla classica, passando per il jazz e tutti gli altri generi, pur avendo sviluppato una certa propensione per alcune sonorità. Da un paio d anni ho acquistato un buon sintetizzatore, perchè mi piaceva il piano ma anche i suoni soffusi dei pad , poi mi sono accorto che quello che usavo di piu era il piano, lo suonavo ad orecchio con delle basi su youtube (sicuramente con diteggiatura e tecnica non corretta) però trovavo gli accordi con una certa naturalezza, e a dire di chi mi ascoltava, proprio schifo non facevo. Poi, ho visto i tuoi video, quindi ho venduto il synth e acquistato un buon piano professionale digitale con 88 tasti pesati (che comunque ha anche i pad) e ho iniziato a prendere lezioni in presenza perchè sento il bisogno di qualcuno che mi indichi fisicamente i miei errori, e mi dispiace perchè se non fossimo distanti quasi 700km ti avrei chiesto di insegnarmi, tuttavia seguo i tuoi video e li trovo illuminanti, magari appena avrò gettato le basi per muovermi correttamente potrò seguire le tue lezioni, intanto ti ringrazio per l'impegno che hai messo nel condividere i tuoi video che sono stati di molto aiuto a me e certamente a tanti altri (questo era per la Silvia psicologa) Sono certo che grazie a te, per molte persone il piano non resterà solo un sogno.

Buonasera a tutti

Avevo l intenzione di far musica elettronica, quindi , un po alla volta, dall 88 al 90 , mi ero comperato un synt con le memorie , ma venne una sera che alla TV fecero veder Amadeus , e fu una folgorazione, pensai anche io anch'io, e cominciai a comperare libri sulla teoria musicale , specie il circolo delle 5 ascendenti 3 discendenti , e quando riuscii a passare dalla scala di do M a quella di sol M fu un momento eccezionale .... poi la lettura, una frustrazione assoluta , mi sentivo un ignorantone ma non mollai , così un giorno , andai a casa di un organista del duomo, dove c era un che andava a lezione dal prof Torri , e studiava li ... la prima domanda che mi fece fu " hai un pianoforte ? " bhe , no , un sintetizzatore , l M 1 della korg .... seconda domanda: fai tecnica ? No .... allora mi fece vedere gli esercizi del Czerny, poi ... gli domandai se potevo suonare l andante della k 455... la feci tutta , e ad un certo punto disse " a memoria ? " bhe si , a memoria, che c è di strano , pensai .... il risultato fu che questo signore contattò il prof Torri per farmi aver delle lezioni, perché secondo lui era un peccato che non cominciassi a studiare.... così andai dalla figlia , cristiana dove gettai almeno le basi per 5 anni .... poi proseguii da solo diventando un pestone ah ahaah ! Poi la storia continua .... ho conosciuto molti pianisti, ma nessuno m ha spiegato come fai tu quel che serve, p es il superlegato , lo sfumato .... mai sentite prima, e soprattutto come e con quali esercizi arrivarci.....

Raccontare i propi errori é co dividere se stessi....sbagliare é umano..ma si diventa adulti...e bravi..

Ci sono ancora i biglietti....funziona 😂

Sai, purtroppo io dimentico tutti i brani che ho imparato dopo un po' che non li suono . È frustrante 😢

E poi mi ricordo che il mio maestro di quando andavo alle medie mi ha traumatizzata

".. _ma come mi vengono questi esempi_ "🤣🤣🤣

A me piacerebbe suonare il notturno di Shopin, ma devo aspettare ancora.

Mozart fin da piccolo improvvisava, per ore , tanto che i suoi genitori , preoccupati che non prendesse un malanno , lo facevano smettere mettendolo a dormire , ora , non vedo il motivo perché l improvvisazione sia trascurata , bach mozart e beethoven erano maestri in ciò!

Sui digitali ne ho provati diversi che rilasciavano senzazioni tattili veramente molto credibili e senza neanche dover pagare migliaia di euro, certo, non ne ho mai trovato uno col doppio scappamento ma sicuramente oggi si trova molto di meglio rispetto a prima, più che altro una pianola coi tasti di plastica senza peso la eviterei in quanto preclude il bisogno di far riferimento alle articolazioni e alla biomeccanica per ovviare al peso dei tasti, annulla la costruzione graduale di una gestualità che coinvolge anche altre parti del corpo (spalla, avambraccio, polso etc) atta ad uscire da situazioni altrimenti precluse dal peso dei tasti. Ok un tastierista di una rock band che la utilizzerebbe per accompagnare usando pochi tasti campionati, ma per pianismo almeno un tasto pesato trovo ci debba essere, oggi di digitali con discreti tasti pesati se ne possono trovare senza svenarsi... troverei anche difficile far capire ad un alievo l'importanza delle articolazioni se poi si trova con un tasto che come lo sfiora suona..

Perchè hai scelto di insegnare pianoforte e non hai scelto di fare la concertista?

Per un periodo ho usato i digitali, quando ho riprovato l'austico già dopo un quarto d'ora sudavo per la fatica. Credo che dal punto di vista della motricità fine delle dita sia utile che il digitale abbia i tasti pesati od almeno semi-pesati. Lo so che costa di più (ma comunque prendi di più anche quando lo rivendi); diciamo che anche una pianola, un synt od una workstation di medio livello costano comunque un po' di grana. Il guaio di questi strumenti è che uccidono la creatività e con tutte le preimpostazioni ritmiche ed armoniche che solitamente hanno, ti ritrovi a fare sempre le stesse cose: di una noia mortale alla fine. Da ultimo, i "giocattoli" di infimo prezzo danno esattamente ciò che paghi: cioè niente! Ho avuto anche diversi di questi ultimi ma li ho abbandonati quasi subito perchè aggiungevano alla mia frustrazione di non saper suonare anche quella di aver speso dei soldi per uno strumento (santo Cielo, ho detto strumento?!?) musicalmente terribile. Chiedo perdono, mi rendo ora conto del mio divenire logorroico. Un saluto.

Nel 1985 già pagavo 25.000 lire

Vedo una chitarra, suona anche quella?