Nonostante lo scambio di giocatori da parte di due società è una operazione di calciomercato, che è stata utilizzata abbastanza raramente in passato rispetto alla classica cessione o prestito, negli ultimi anni le squadre ne stanno usufruendo sempre di più.
Ma intanto in parole povere come funziona questa operazione?
Molto semplice due giocatori ovviamente di squadre differenti vengono valutati dalla società in cui militano ad una determinata cifra e dopodiché vengono scambiati. Ovviamente nel caso in cui il giocatore della squadra A sia stato valutato per esempio 20 milioni ed il giocatore della squadra B 15 milioni, la squadra B dovrà versare i restanti 5 milioni per completare lo scambio.
L’esempio più lampante è il recente scambio tra la Juventus e la Roma che ha visto coinvolto Leonardo Spinazzola valutato 29 milioni di euro e Luca Pellegrini valutato 22.
La società giallorossa ha quindi dovuto sborsare altri 7 milioni per concludere l’operazione.
Questa tipologia di manovra viaggia di comune accordo con il termine plusvalenza, già perché non sempre lo scambio si conclude solo per motivi tecnici ma molto spesso anche per motivi economici.
Infatti questo serve alle società per limare i loro bilanci, dato che per esempio tornando ai due giocatori citati, il valore del cartellino di Pellegrini al 30 giugno 2019 provenendo dal vivaio aveva un valore di 890 mila euro e ha generato una plusvalenza finale di 22,9 milioni di euro contando risparmio sul cartellino e ammortamento. Lo stesso vale per la Juventus dato che Spinazzola aveva un valore di circa 2,6 milioni a bilancio e ha generato un impatto finale positivo di circa 30 milioni.
Quindi plusvalenze elevate per permettere appunto alle società di aggiustare i loro bilanci davanti alla Uefa.
In ogni caso questi scambi, soprattutto quando sono stati fatti per ragioni tecniche hanno spesso e volentieri avuto un impatto importantissimo sul campo non solo decretando un vero e proprio vincitore tra le due squadre coinvolte nell'operazione ma cambiando proprio la storia della società in cui hanno militato. Hanno dimostrato come un errore di valutazione riguardo un giocatore possa davvero cambiare tutto.
Giusto citare i seguenti scambi:
Fabio Cannavaro per Fabián Carini
Roberto Carlos per Ivan Zamorano
Andrea Pirlo per Drazen Brncic
Filippo Inzaghi per Cristian Zenoni
Francesco Coco per Clarence Seedorf
Leonardo Bonucci per Mattia Caldara
Questi non sono ovviamente gli unici e il passato ci insegna che gli errori di valutazione probabilmente continueranno a susseguirsi come è sempre stato nel corso della storia del calcio e ogni qualvolta ci sarà uno scambio sia i tifosi delle squadre coinvolte sia le dirigenze spereranno di non aver scambiato colui che diventerà un fenomeno e che cambierà le sorti della sua nuova maglia.
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/ @gianlucafraula