Рет қаралды 12,274
Il Conte di Montecristo è il titolo di uno sceneggiato televisivo in otto puntate andato in onda sul Programma Nazionale della RAI dal 6 novembre al 23 dicembre 1966. Adattamento molto fedele all'opera di Dumas, pubblicata a puntate sul Journal des Debats tra il 1844 e il 1846, con una sceneggiatura, opera di Edmo Fenoglio, che curò anche la regia, e di Fabio Storelli. Accurata messa in scena, un impatto certamente teatrale ma un respiro fortemente cinematografico nella diluizione delle varie vicende, pur con una lentezza nella proposizione lontana dai ritmi odierni, ma affascina per come gli attori riescono a reggere i primi piani, una caratteristica di Fenoglio che punta molto sui primi piani degli attori per far risaltare le loro emozioni, con una recitazione attenta, misurata, a partire da Andrea Giordana, praticamente esordiente, a suo agio tanto nei panni di Dantès che in quelli del Conte di Montecristo, oltre che nei vari travestimenti, sottolineandone dolori e tormenti d'animo, furori divini e angosce terrene. Gli attori di oggi possono contare sul digitale e sulle correzioni che la telecamera può offrire loro grazie a molti espedienti tecnici per "reggere" il primo piano, ma allora l'unico supporto era il bianco e nero. Tutto il cast, per lo più d'estrazione teatrale, fu all'altezza di grandi interpretazioni e caratterizzazioni, dalla Mercedes di Giuliana Lojodice, al Fernando Mondego di Alberto Terrani, passando per Achille Millo (Danglars), Quinto Parmeggiani (Caderousse) ed Enzo Tarascio (Villefort), senza dimenticare Sergio Tofano, eccezionale Abate Faria, Luigi Pavese (Morrel) o la breve apparizione di Mario Scaccia nel ruolo di Luigi XVIII. Una curiosità sulle riprese esterne: non vennero girate scene sull'isola di Montecristo troppo impervia ed accidentata, impraticabile per le telecamere, ma sull'isola di Ponza, molto più accogliente (tanto che in seguito Andrea Giordana acquistò proprio lì una casa).
Cast artistico principale:
Andrea Giordana: Edmond Dantès-Conte di Montecristo-Abate Busoni-Lord Wilmore; Giuliana Lojodice: Mercedes; Ugo Pagliai: Franz; Sergio Tofano: Faria; Alberto Terrani: Fernando Mondego Morcerf; Achille Millo: Danglars; Enzo Tarascio: Villefort; Quinto Parmeggiani: Caderousse; Fosco Giachetti: Bertuccio; Maddalena Gillia: Valentine de Villefort; Tina Lattanzi: Duchessa; Carlo Ninchi: Noirtier de Villefort; Luigi Pavese: Morrel; Anna Miserocchi: Baronessa Danglars; Fulvia Mammi: Signora Villefort; Mariolina Bovo: Julie Morrel; Mila Stanic: Haydée; Lino Capolicchio: Andrea Cavalcanti; Nino Besozzi: Maggiore Cavalcanti; Mario Scaccia: Luigi XVIII
Trama:
Storia di Edmond Dantes, giovane capitano del brigantino Faraone, di Marsiglia. La vicenda è ambientata in Francia, nel 1815, ed è legata agli eventi storici che videro l'ascesa e il tramonto di Napoleone Bonaparte. Il giovane Dantes, fermatosi all'isola d'Elba, sulla via del ritorno, ritira una lettera da consegnare a un certo Noirtier, un bonapartista che avrebbe dovuto avvisare del ritorno di Bonaparte in Francia e riarmare l'esercito per farlo tornare al potere. Ignaro del contenuto di questa lettera, viene accusato dal vice procuratore Villefort di cospirazione e rinchiuso nel castello d'If, una prigione terribile dalla quale difficilmente i prigionieri facevano ritorno. L'accusa di cospirazione viene ordita da alcuni nemici di Edmond, tali Danglars, Mondego e Caderousse, per l'invidia della sua fortuna nel lavoro (Edmond è stato appena nominato capitano del brigantino), e nell'amore (Edmond sta per sposare Mercedes, di cui è anche innamorato Mondego il quale, accecato dalla gelosia, non vede l'ora di eliminare il giovane marinaio e poter sposare la bella popolana). Dantes trascorre così molti anni racchiuso nel carcere d'If. Nel castello, ha la fortuna di conoscere un altro detenuto, l'abate Faria, che , uomo colto e ingegnoso, lo istruisce per anni su letteratura, chimica, geografia, matematica, lingue; poco prima della sua morte, l'abate gli rivela l'esistenza di uno straordinario tesoro nascosto nell'isola di Montecristo e gli consegna la mappa per ritrovarlo. Alla morte di Faria, Edmond si sostituisce a lui nel sacco gettato in mare dai carcerieri e riacquista così la libertà, giurando vendetta per quegli anni terribili passati da innocente nel castello maledetto. Evaso dal carcere, Edmond, riesce ad entrare in possesso del favoloso tesoro, ritorna a Marsiglia sotto mentite spoglie e rintraccia i vecchi nemici di un tempo che vivono a a Parigi, ricchi e famosi. Anche Mercedes lo ha dimenticato, sposando Mondego, e suo padre è morto. Il desiderio di vendetta di Dantes, gli fa architettare un piano diabolico per vendicarsi dei suoi nemici, il denaro non gli manca e questo gli permetterà di ordire vendette ai danni di tutti coloro che furono causa del suo dolore...