Una delle cose che ci accomuna è il desiderio di essere felici. La parola felicità tuttavia è pronunciata spesso con pudore, sussurrata ma non affermata e più presente nelle riflessioni interiori che nel dibattito pubblico; come se l’infelicità fosse una vergogna individuale e non un ostacolo da rimuovere anche collettivamente. La felicità, anche quella soggettiva, poggia su basi solide, tra le quali l’esistenza di benessere, un rapporto generoso verso gli altri, la capacità di aspirare ad un futuro migliore. I sistemi di welfare possono contribuire efficacemente alla felicità individuale e collettiva ma ci vuole un nuovo libretto di istruzioni…
Vicepresidente di Progetica. Studioso di welfare e temi sociografici, è autore di studi su protezione, previdenza, pianificazione economica, benessere e felicità. Collabora con le principali testate giornalistiche ed ha scritto diversi libri, tra i quali “Guida all’educazione finanziaria” e il recente “Il futuro che (non) c’è - Costruire un domani migliore con la demografia”, con Alessandro Rosina. Relatore e docente di Educazione Finanziaria di Qualità (UNI 11402: 2011), Master e convegni, tra i quali: Master di Alta Formazione Politico-Istituzionale organizzato da Eunomia a Firenze nel 2006, Workshop ISO “Standardization in the field of banking, securities and financial services: current and future needs” ad Amsterdam nel 2011. Ha scritto per ”Welfare Oggi”, “Milano Finanza“, “Corriere della Sera“, “Il Sole24Ore“ ed “Italia Oggi“. E' ospite a programmi radiofonici (Radio 24, “Cuori e Denari”) e televisivi (Italia7 Gold, CFN, TG3 Piazza Affari).
This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at ted.com/tedx