Grazie Antonio, argomento fondamentale e interessante. Sento che mi tocca nel profondo, mi spaventa e so che la sua mancanza mi getta sempre nello sconforto, ma non so in che modo e per me indagare è utilissimo. Non vedo l'ora delle prossime dirette

Molto interessante questo argomento, il dio denaro nella mia famiglia è sempre stato al centro di diatribe e rivalità mettendo in secondo piano l amore e il bene.

Argomento interessante. Utile per me da approfondire come hai suggerito tu Antonio. Grazie di cuore per donarci questo spazio 🙏💗

Grazie Antonio, faccio controlli di gestione aziendali e familiari per mestiere e dunque conosco la difficoltà poichè la conduzione di un'attività o di una famiglia essendo veicolata dal denaro che per sua natura come dici è totalmente ambiguo, non ha un significato universale e spesso genera confusione. E certo che l'effetto maggiore che noto (nel mio mestiere) del denaro è quello del potere e della seduzione che genera, ma anche della paura di perdere tutto ciò! diventa subito un'ossessione. Dalle abitudini di spesa delle persone e delle aziende si scoprono cose infinite. Quello che mi rimane dal video è una consapevolezza che sto raggiungendo da poco, pensavo che il lavoro mi restituisse senso e realizzazione ed invece anche raggiungendo un certo itpo di guadagno o libertà..ritrovo soddisfazione e senso sempre nelle piccole cose e nelle relazioni familiari e lavorative che si creano. Ma è dura, esige un lavoro quotidiano. Grazie e buon lavoro :)

Molto interessante questo argomento. Io il denaro lo inseguo... essendo libera professionista lavoro decisamente più del dovuto perché mi sembra che i soldi non bastino mai...e non ho vizi e neanche una famiglia. Mi sembra ci siano tante spese da affrontare e hai detto bene Antonio, personalmente io ho l'ansia di dover mettere via il più possibile per paura... ma vivendo a Milano e avendo partita iva è dura riuscire a mettere via qualcosa.. quindi lavoro lavoro lavoro, corro corro corro ma mi sembra di essere sempre ferma allo stesso punto. Grazie per gli spunti di riflessione 🙂

Apprezzo davvero moltissimo questo equilibrio tra dare valore al lavoro che fai e garantire l'accessibilità ad una platea d'utenza che sia la + alta possibile. Per troppe persone la psicoterapia è un lusso... La postura etica di chi pratica passa anche attraverso la gestione del compenso... Complimenti per i tuoi preziosi contenuti online... Il denaro poi è una matrice di senso talmente densa e tabuizzata (?) che merita certamente questo tipo di approfondimenti

Ciao Antonio per quanto riguarda la gratuità dei tuoi video volevo dirti che c'è dietro anche la gratitudine secondo me...e cmq per quanto io faccia un percorso personale trovo sempre un valore aggiunto ad ascoltare soprattutto per quanto riguarda riguarda la condivisione..un abbraccio grande e grazie 💗

Grazie Antonio … Argomento interessante in tutte le sfumature! Sei un grande dono 🙏

Wow... eccezionale quest' attenta analisi del rapporto con il denaro al di là di ogni giudizio. Grazie!!!!!!

Io mi sono trovata a spendere molti soldi per poi non usufruire il servizio appieno, mentre mi sono trovata ad impegnarmi molto seguendo corsi gratuiti dove ho acquisito competenze e consapevolezze importanti. I tuoi video ad esempio sono molto utili e condivisi per questo

Grazie,bellissimo video ❤🙏

Meravigliosa trattazione chiara e efficiente su un tema delicato e sempre attuale e utile. 😊Grazie Antonio e a tutti i tuoi collaboratori.

Grazie per aver trattato questo tema, importantissimo

Grazie 🙏 bellissimo l'esempio del respiro

1:03:24 Innanzitutto grazie per questi spunti di riflessione ...🙏 Credo che se il denaro è energia ...questa energia andrebbe utilizzata per cose che danno veramente valore alle nostre vite, invece purtroppo spesso è fonte di attaccamento competizione e conflitti interni, esterni ...direi anche mondiali

Il denaro e la mercificazione ,diffusa in maniera tanto malsana nel sistema odierno,mi inquieta . Dall' mia adolescenza ho dovuto attivarmi per superare gli ostacoli di uti alle mie umili origini ,a cominciare a studiare come autodidatta.in seguito mi sono diplomata ,sino una terapista della riabilitazione e ora dopo oltre 40 anni di servizio nell' Asl ,sono pensionata,Cerco anche oggi di avere sempre un rapporto sano ed equilibrato con il denaro . Grazie per l'illuminazione e l' approfondimento di qst tematiche..

Ci vuole sempre coscienza per ogni cosa nella vita!

Grazie!

Grazie Antonio

Il denaro è anche un mezzo per dire grazie a voi dei contenuti che diffondete ,e un mezzo di scambio di esperienza,ed e tanto altro che lo scoprirò vivendo se mai ne avrò abbastanza da dare anche ai altri.

Bellissimo tema, ci sono mille modi per approfondire, a me interessa, grazie

Da quando sono nata non mai avuto abbastanza soldi, per la maggior parte delle volte in cui devo acquistare qualsiasi "cosa" devo controllare tutto allo spasimo. Anche quando avevo uno stipendio fisso alla fine del mese non bastava mai, perché ogni volta che raggiungevo una stabilità (pagare affitto, utenze, cibo, abbigliamento, un abbonamento in palestra e un po' di formazione) accadeva qualcosa di esterno (casa, auto, famiglia di origine, salute) che mi riportava in rosso. Ora...ho deciso di essere libera professionista e...il mio compagno ha iniziato una pratica di incapienza finanziaria...a 53 anni ancora se devo comprare le scarpe ci devo pensare...

Molto interessante e doloroso per me:il denaro mi ha sempre fatto paura,mi sento sempre in pericolo,se mi proietto nel futuro.Ho visto quanto ci vuole,per esempio,quanto ci vuole per pagare una badante,ecc. Non mi mancano i soldi,per ora,senza esagerare,. E’ vero,ho anche un problema col concedermi un piacere….

Molto molto interessante questo video Non avevo mai abbordato con me stesso questa domanda: Cos'è per me il denaro? Come lo vivo e cosa rappresenta èer me al di la del vivere e pagare le bollette? Avevo un idea vaga ma facendomi le domNDE CHE HAI PROPOSTO ho scoperto una parte di me nascosta semi incosciente. Grazie

Io ho da poco compreso che investire tutto il tempo svolgendo un lavoro solo per sistenerni mi stava scaricando. Ora sto dedicando una parte del mio tempo per specializzarmi nel lavoro che desidero svolgere nel mio prossimo futuro. Per quanto riguarda il denaro, riesco sempre a mettere un po' da parte, se pur non cifre esorbitarnti, giusto quella cifra minima che però mi fa semtire tranquilla. Lo suddivido in: spese mensili-spese extra-investimento-formazione- svago Onestamente non faccio donazioni ahimè.....la mia mente dice, perché non so a chi donare, eppure finché ero sposata donavo molto, forse perché mi sentivo le spalle al sicuro rispetto ad ora che sono sola con tte figli.

Mi è piaciuto tantissimo ❤️

ciao,ho cominciato a lavorare da piccola (15anni) Nei nostri anni il lavoro era una denedizione...io accettavo qualsiasi cifra( ridicola) per il lavoro fatto. Bastava lavorare. In due occasioni.ho chiesto alla mia famiglia di farmi da garante.Questo mi e stato sempre rinfacciato.So che dietro le mie spalle non.ce nessuno.Ho un lavoro che amo..Vivo sola ,dunque affitto ecc..Lo stipendio non è sufficiente e così devo fare altri 2 lavoretti.Quando non sto bene ,piango.,ho paura di non farcela.

Il denaro è potere, tranquillità e sicurezza. Nonché moltiplicatore di felicità e serenità 💰

Il denaro lo considero una benedizione proporzionato al mio livello di coscienza...

Una grande gioia

Io il denaro l ho sempre percepito come il male del mondo!

Uno strumento che ci permette di vivere con meno preoccupazione

Io sono andata da un terapeuta che si faceva pagare 105 euro per 45 minuti ( curriculum da paura) e non ho mai visto tanta freddezza ( forse pure un po' tipica dell alveo psicanalitico) e narcisismo... È stata per me ( ipercontrollante) una lezione importantissima... Non c'è curriculum o prestigio economico che tenga, la persona è l'unica variabile che fa la differenza

La mia terapeuta prende 60€ ed è bravissima🔝

Il denaro per me è la dignità, purtroppo la società ci dà la dignità e la società e basata sul denaro.

Se avessi €1.000 mensili da dedicare a ciò che non è primario (affitto, ecc) li dividerei equamente tra benessere, piacere puro, alimentazione, abbigliamento, formazione, vacanze...

E chi invece come me vive con niente sul conto dona energia a tutti ? 😂

Mi sento costantemente nella scarsità...

Vorrei donare a chi ha veramente bisogno Alle varie società che fanno pubblicità, no Soono stata fregata Ho detto basta

Mi permetto di condividere alcune cose riguardo la natura "animale" di noi esseri umani che in America sono ormai diventate nozioni ampiamente divulgate, e che qui ancora verrebbero tacciate di misoginia. La giovinezza e la bellezza sono segni di fertilità e di sanità, e quindi una donna con queste caratteristiche è più propenza a partorire figli sani e ad essere una mamma sana. E' per questo che noi uomini siamo attratti da queste tipologie di donne. Dal lato donna, invece, e qui mi permetto di condividere aspetti della natura femminile che verrebbero additati come "misogeni", ma ahime è solo la semplice realtà delle cose: le donne per sopravvivere nella spietata natura, dove la morte era dietro ogni angolo, fra inverni gelidi, malattie, animali selvatici aggressivi e uomini male intenzionati, dovevano assicurarsi che un uomo forte le proteggesse. Ma come essere certi che quell'uomo selezionato fosse in grado di proteggerle e inoltre se fosse ben intenzionato? Per far fronte a questa necessità di selezione svilupparono una emotività (che in America definiscono come "ipergamia") che in pratica sceglie per loro come agire e come interpretare la realtà. In pratica questo istinto di sopravvivenza estremamente sviluppato ha portato le donne ad essere estremamente ricettive ad ogni sintomo di debolezza o insicurezza institi nell'uomo. Inoltre, per testare la forza dell'uomo, le donne per istinto mettono a dura prova gli uomini, per vedere come reagisce ai litigi, per vedere come reagisce agli insutli, si allonta per vedere se l'uomo diventa bisognoso di lei diventando vulnerabile e indebolito. Le donne, quindi, per sopravvivere dovevano fare anche estremo affidamento al branco. Se una donna si esponeva troppo nel voler sedurre un uomo, il rischio è che sarebbe diventata lo zimbello del branco, e che forse sarebbe stata allontanata, ma senza il branco, la donna aveva bassissime probabilità di sopravvivere da solo, al contrario di un uomo che avrebbe potuto comunque cacciare e cavarsela in qualche modo. Quindi, si teorizza che sia questo il motivo per il quale le donne sono estremamente restie a farsi avanti con un uomo, e che invece, aspettano sempre che sia l'uomo a fare il primo passo e a saperle guidare verso l'accoppiamento. Le donne, in pratica, per istinto basico, hanno bisogno che un uomo forte e integro le guidi e le protegga. Una sorta di leader. Non avendo alcun controllo su questa emotività che sceglie per loro, di fatto le donne fanno totale affidamento sugli uomini, che sono loro a dover essere in grado di aver a che fare con questa entità emotiva e convincerla di essere maschi degni. Le donne delegano e incolpano gli uomini il dovere di "farle sentire" in un determinato modo. Mentre provano disprezzo e rancore per gli uomini deboli e vulnerabili, che usano e raggirano senza alcun rispetto ne empatia. Il punto a cui voglio arrivare, è che sebbene non si possa condannare la natura delle cose, quello che invece si può condannare e cambiare è la società in cui viviamo. Prendendo la realtà per quello che è, senza giudizi ne sugli uomini ne sulle donne, quello che si evince da queste teorie (che trovo alquanto probabili e realistiche) è che di fatto le donne interpretano e vedono la realtà attravrso le emozioni. Si dice che mentre noi uomini, mossi dal testosterone, abbiamo dovuto manipolare l'ambiente e la naturaper comprendere la realtà per sopravvivere, le donne per sopravvivere hanno sviluppato un'emotività che dice loro com'è la realtà. Gli uomini vedono la realtà per quello che è, le donne vedono la realtà per quello che "sentono" sia la realtà.Ovviamente di uomini malati e ideologizzati ce ne sono a bizzeffe, quello che voglio dire non è mettere a paragone le donne con gli uomini, perchè non ha senso. Quello che cerco di far notare è la semplce diversità biologica che c'è fra i due sessi, e quali sono i meccanismi inconsci delle donne che si manifestano irrimediabilmente in ogni relazione fintanto che si cerca di negare la realtà. Le donne, anche se consciamente dicono di volere qualcosa, in realtà ciò che vogliono non è dettato dal pensiero, ma invee da questa emotività (ipergamia) che sceglie per loro. Per questo le donne non capiscono loro stesse, per questo le donne non sanno cosa vogliono. Perchè è come se ci fosse un inconscio molto potente che decide per loro. Nella società in cui viviamo, purtroppo, fra femminismi e demonizzazioni degli uomini, si è venuta a creare la tendenza secondo la quale "non bisogna dire le cose come stanno, perchè se no sei misogeno". Ma in realtà è proprio negare la natura delle donne l'atto di vera misoginia. Quello che il femminismo e la società dicono alle donne è: "la tua natura è sbagliata, dobbiamo negarla, diamo la colpa agli uomini". Cosi crescono intere generazioni di donne che non solo odiano gli uomini, ma che inoltre sono totalmente inconsapevoli di questa loro forte emotività, e che crescono apportando disfunzione e caos nelle relazioni. (lungi da me dal dire che gli uomini siano perfetti). La cosa più funzioanle per un società più funzionale, è quello di rendere le donne responsabili della loro propria emotività, nel dare loro coscienza dei loro meccanismi emotivi biologici, cosicché le donne saranno non solo piu coscienti di se stessi, ma saranno anche in grado di scegliere meglio le relazioni, evitando di sentirsi attirate per tutti quegli uomini disfunzionali che la loro emotività percepisce come "uomini forti". Una donna evoluta è una donna cosciente di se stessa, una donna che non deve vergognarsi della propria emotività e della propria natura, una donna che vive in una società che le insegna come fare. Fintanto che stiamo qui a prenderci in giro e a raccontarcela, dire alle donne "no no non ti preoccupare, non hai niente che non va", negando la loro natura, la donna rimarrà schiava, ma non del patriarcato, ma di se stessa e della propria emotività.