Lunga vita al CD! dopo anni vuoti di prima iTunes e poi streaming, sono tornato felicemente a collezionare CD

Ho 55 anni e compero dischi/cd dal 1980. Sono totalmente d'accordo con quanto hai detto nel video, e aggiungerei anche che per me l'artwork, la copertina, e la sequenza dei brani di un'opera sono fondamentali. E mi rattrista che siamo arrivati ad un'epoca in cui il virtuale sta' sostituendo il reale.

Tutto vero caro Alex!! Cari saluti!!

Tutto vero quello che dici, ma molto dipende da: A) qualità dell'apparecchiatura di ascolto B) reale interesse nella musica C) spazio disponibile in casa Io personalmente ascolto CD con un impianto di tutto rispetto e faccio tranquillamente a meno dello streaming, anche quello di qualità maggiore

TIDAL permette la fruizione di file audio di qualità CD (formato FLAC). Per gli artisti c'è una piattaforma abbastanza seria che è BANDCAMP, che remunera in modo corretto.

Sono d'accordo con te. È un' altra cosa ascolta il vinile o il CD tranquillo a casa con gli occhi chiusi.

Amo il formato fisico, dalla musicassetta al vinile o al geniale CD. Amo la gestualità nel portare la puntina sul vinile o nella comodità di inserire il CD e farlo partire, impagabili. Anche io ho della musica liquida per comodità da ascoltare in pausa ma devo comunque sapere che a casa ho il supporto fisico della stessa. Per me è la stessa differenza fra vedere un museo come il Louvre di persona o con un tour virtuale sul pc. E poi il formato fisico ha il libretto, talvolta coi testi e comunque con foto e immagini che fanno parte dell' opera artistica accanto alla musica dell' album

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L'anno scorso ho cambiato l'auto e, mentre mi spiegavano gli accessori che c'erano, la prima cosa che ho chiesto è stato di mettere il lettore CD. Era più essenziale degli airbag.

Ho 51 anni, ascolto e colleziono musica da quando ne avevo 11. Per quanto mi riguarda, nessuna piattaforma potrà mai sostituire il piacere, la gioia, la soddisfazione, il benessere, che trasmette il possesso di un supporto fisico, CD o vinile che sia. Sottoscrivo in pieno le tue argomentazioni caro Alex, ed esprimo la mia solidarietà a chi come te, oltre ad ascoltarla, la musica cerca anche di produrla al meglio delle sue possibilità, tra mille difficoltà. Up the Irons!

Buongiorno Alex solo in parte sono d' accordo su quanto affermi poiché parlando di musica liquida (lasciando perdere Spotify )su altre piattaforme è possibile ascoltare musica di ottima qualità in alcuni casi superiori allo stesso cd .....inoltre considero l'usufrutto delle piattaforme streaming indispensabili per conoscere artisti che se no non avrebbero mai avuto considerazioni artistiche di massa per quanto riguarda i proventi sicuramente questa non è la maniera giusta ma l'artista dovrebbe vivere del live (i dischi e lo streaming dovrebbero essere ormai solo dei promo) Sarebbe bello fare una discussione in merito il commento lo chiudo qui w la musica sempre

Il formato fisico non è morto. escono sempre molti box / ristampe ecc in cd ed anche in vinile,soprattutto all'estero.Ho circa 2000 cd e 400 vinili e nulla può sostituire l'emozione di tenere in mano un formato fisico originale. poi va be' sono anche musicista e dj quindi la passione è praticamente un fatto naturale. comunque il miglior formato qualitativo rimane e sempre rimarrà il cd. Ottimo video

Hai detto tutto e bene...la ricerca del suono su un disco non è solo fra streaming e CD e vinili ma ora anche su varie edizioni..comunque Lo streaming aiuta a scoprire tante band..comunque hai ragione..lo streaming uccide le piccole band...

Sono d'accordo in tutto e per tutto sulla superiorità del supporto fisico; personalmente odio lo streaming per la qualità nettamente inferiore, la mancanza di un supporto fisico che ti assicuri la disponibilità nel tempo dell'opera e la dipendenza da una connessione stabile e veloce che consenta un ascolto senza rischio di blocchi o interruzioni (ormai siamo troppo, troppo dipendenti dalla grande rete e gli intasamenti che impediscono una corretta fruizione del servizio non sono più così rari); personalmente non ho mai avuto un abbonamento alle piattaforme di streaming e non ascolto da Spotify nemmeno dal servizio gratuito; ho invece una vasta collezione di vinili e cd, che considero un vero e proprio tesoretto. Credo che lo streaming vada bene per la musica che piace ai giovani di oggi (leggasi: RAP e TRAP) che è costituita da brani usa e getta, che per gli arrangiamenti che hanno non necessitano di un ascolto di elevata qualità, che che si ascoltano per un breve periodo e poi si dimenticano completamente (diventa "roba da matusa", come direbbero gli Aristogatti); la musica che ascolto io (prevalentemente jazz, folk e classica) si rivaluta invece nel tempo e quindi averla su supporto fisico per poterla tranquillamente riascoltare anche a distanza di molti anni è fondamentale. Infine aggiungo che, avendo avuto in passato un'esperienza negativa con una pay tv, ho imparato a diffidare dei servizi in abbonamento.

Ciao a tutti sono un collezionisti di vinili, avere un vinile costa , ascoltare musica e essere costretti ad alzarsi per cambiare canzone o alzare il volume, ammirare le copertine, non ha prezzo!!

musica de 50 anni prima...ecchime! so' io! ridiamo valore all'integrità di un album, il sedersi o sdraiarsi e godere di 40 o 50 minuti di musica nella sua interezza!

Anche io, come molti qui hanno scritto, continuo imperterrito ad acquistare cd ed lp. Non solo per la soddisfazione che l'album fisico mi restituisce, ma anche per l'attenzione che un disco (soprattutto gli lp) ti "costringe" a prestare durante l'ascolto, al di là della ritualità del gesto di poggiare la puntina sul solco. Comprendo al 100% il discorso della retribuzione, pur facendo tutt'altro lavoro... purtroppo in molti non sanno cosa c'è dietro un album, dietro un montaggio o cmq dietro ogni lavoro che concerne l'uso del pc e di altre attrezzature in modo professionale. Forse non viene associato alla "fatica", che magari non sarà fisica, ma sicuramente mentale. E poi, la vogliamo riconoscere o no la preparazione tecnica?? Detto questo, devo aggiungere anche che purtroppo mi sono un po' fermato con gli acquisti, da quando (sfruttando la moda del momento) gli lp sono arrivati a 40€...stesso album l'anno prima 25€. Bisognerebbe stare un po' nel mezzo, per far sì che i giovani ricomincino ad acquistare musica. Fin quando la speculazione ingiustificata continuerà ad esserci, la vedo abbastanza dura🤙

Io ho abbandonato sia l'ascolto via smartphone e il formato mp3 per il semplice fatto oltre la bassa qualità ma crea anche il mal di testa. Sono tornato ai cd oppure wav (solo originali) e con casse più decenti.

ciao, dove l'hai presa quella bella dischiera nera? è monoblocco oppure tanti muduli separati?

Ho 45 anni , amante della musica da sempre , ho i miei negozi preferiti di Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto dove prendere i cd , ascolto a volte Spotify solo per farmi un'idea dell'album e poi me lo vado ad acquistare in formato fisico , rock never die ! ,,🤘🤘🤘

Se devo ascoltare musica digitale, ascolto su KZfaq e non su Spotify. Quei 9 euro al mese di abbonamento, mi compro un disco fisico

W il formato fisico, lp/cd, ne discutevo appunto oggi con una collega, sostiene che il formato liquido suona benisimo sppecialmente con il suo sistema car bose, 🙈🙈 non sono riuscito a fargli capire come funziona, fiato sprecato con alcune persone, oggi mi son ricomprato the dar side of the moon in lp, per confrontarla con il cd.

Punto di vista molto interessante il tuo Sono un ex- collezionista di cd, quasi invidioso di chi lo è ancora. Il motivo per cui ho smesso è essenzialmente un motivo di spazio, sono andato ad abitare con amici prima e con mia moglie ora, e non ho davvero lo spazio per poterli custodire come meriterebbero. Il formato digitale mi ha risolto il problema. Aggiungo che spendo almeno 300 euro all'anno in biglietti di concerti quindi il mio contributo economico almeno alle band che già conosco penso comunque di darlo 😁

mi compro i cd alla grande alla faccia dei ragazzini, adesso i cd si trovano anche a ottimo prezzo, dispiace per i musicisti che con l'avvento delle piattaforme sono state derubate, una grande ingiustizia

Forse non c’entra niente con il video ma vorrei sapere da te con quale cd dei kaledon preferisci?

Lei ha ragione al 200%

Bel video. Però non tutte le piattaforme hanno formati lossy... Credo solo Spotify sia rimasta indietro, tutte le altre hanno FLAC CD e superiori

Sempre cd forever lo streaming lo uso solo per scoprire nuova musica poi se mi piace l’album mi compro il cd

Punto primo, tidal e quboz ti danno la musica in hi res audio cioè 24 bit 96/192 khz compressa in flac, cioè senza perdita . Secondo punto, se è la qualità che conta allora perché gli artisti e le etichette discografiche non hanno adottato come standard il sacd che indiscutibilmente consente in via teorica una qualità di gran lunga superiore al cd audio? . Terrzo punto ,ho acquistato una quantità industriale di musica su CD e in vinile , sapessi quante arrabbiature quando dopo aver speso dai 16 ai 60 euro di media , mettevo il disco sul mio inpianto e scoprivo che la registrazione era una ciofeca pazzesca , roba che io col telefonino avrei registrato meglio .

Sono per il formato fisico e non ho abbonamento streaming perché sono abituato così. Penso sia una questione culturale. La gente segue le tendenze.

Interessante punto di vista!

Verrà il giorno che anche i fissati del vinile non avranno più voglia di spendere 50 euro o anche oltre per delle mere ristampe che di analogico non hanno nulla solo perché il disco è colorato. Io continuo imperterrito con i CD, a conti fatti rimane il formato fisico più economico con il miglior compromesso qualità/prezzo.

Io amo alla follia il supporto fisico, tanto che di vinili e cd ne possiedo una discreta collezione, ma uso spesso anche uno Streamer di rete per ascoltare album di artisti o band che ancora non ho e magari farmi un'idea se poi in seguito acquistarne il vinile o il cd. Ma sulla qualità del digitale devo obbiettare, io ascolto file MQA o Flac, e ti assicuro che la maggior parte delle volte superano i supporti fisici per qualità audio.

Giusto, anche il mercato delle cassette prima e dei cd pirata poi era più democratico: in pratica, si spendevano quelle 5000 lire per ascoltare il 33, e se piaceva quello pirata, poi si acquistava pure l'originale, ma se non ne valeva la pena, la cassetta pirata, o il cd, erano più che sufficienti! Ora, invece, si cracka una piattaforma e, magari, non si ascolterà mai nulla: si "ruba" solo per il piacere di farlo!

Perché, l audio dello streaming fa cagare !!! Cd e lp tutta la vita

Premesso che sono un amante, un collezionista e un acquirente di cd, penso che il tema della qualità dell'ascolto sia molto debole e non sufficiente per spingere al formato fisico. Sicuramente più interessante è il tema del supporto delle band e degli artisti perché la musica che creano va pagata e il lavoro va riconosciuto. Ma, parliamoci chiaro, questo è un discorso che alimenta il dibattito dai 40enni in su.

L'ascolto del vinile è una esperienza a 360°; vengono stimolati tutti i sensi: il tatto (toccare la copertina, il vinile); l'olfatto (sentire l'odore della copertina e del vinile); la vista (ammirare le splendide copertine e leggere i testi); l'udito. Nell' ascolto del cd manca l'esperienza olfattiva. Tutto questo i ragazzi nati dopo gli anni 90 difficilmente possono capirlo.

Io compro i nuovi cd quando abbassano di prezzo poi acquisto molti cd usati , quando escono i nuovi album li ascolto streaming

Un appassionato di musica lo ha nel D.NA. La musica va ascoltata..bene e di qualità...non in streaming😢

Da musicista e collezionista cd di rock, Melodic, hard rock, aor (1500 titoli circa). Sn d'accordo sul 80 x cento su quanto da te espresso. L esperienza d'ascolto del supporto fisico sarà sempre superiore, a uno streaming che di esperienza non lascia nulla o quasi. X qualità dell' audio, x il toccare con mano e leggere le notes, i testi. Sul costo del supporto fisico 20 euri è assolutamente troppo. Il concetto di Iva sul cd non sarebbe mai dovuto esistere, tanto meno oggi. Inoltre i costi di produzione di oggi sono molto, molto più bassi rispetto a quelli degli anni 80 90.

Caro Alex, rispondo da musicista. Ho dovuto rendermi conto che il fatto che la vendita della musica retribuisca o no gli artisti, fuori dai denti, non interessa a nessuno. C'è una idea serpeggiante che suggerisce che la musica deve essere gratis, e che tutto quello che posso procurarmi senza fatica e spesa non rappresenta un furto, ma una furberia. Una cosa da dritti. Che vuoi che sia un po' di musica. Pero' il risultato è che nelle case è sparita traccia della cultura. Non ci sono dischi, non ci sono libri, non ci sono giornali, non ci sono fumetti, non ci sono film. C'è solo un flusso di dati. E un giorno le case discografiche realizzeranno che per dare una svolta devono dare lo shock al sistema, e chiuderanno i rubinetti. Allora i furbi si renderanno conto che nelle loro case c'è il silenzio.

Ciao Alex concordo su ogni aspetto che hai evidenziato. Io continuo a comprare cd dei miei artisti preferiti e se scopro, grazie a piattaforme digitali, qualche disco valido, poi lo compro in formato fisico. Ad esempio ho fatto così con il secondo cd dei Sacred Outcry dal titolo Towers of Gold. Te lo consiglio. È una bomba. Comprare il formato fisico per me ha ancora senso, anche se li ascolto solamente in casa, perché in auto non ho un lettore cd ed ovviamente quando sono in viaggio o fuori all' aperto utilizzo piattaforme digitali. Bisogna sostenere gli artisti e il loro lavoro. L' acquisto in streaming o peggio lo scaricare gratuitamente musica è un danno enorme a chi, come te, investe tempo, fatica e denaro. Bel video🔝

Sono passato per caso qui perché mi interessa l'argomento io una volta compravo i CD c'era un negozio di CD nella mia città a Padova ovvero il 23 è non uscivo mai a mani vuote ho scoperto band ho trovato molte cose che cercavo, poi però ai me hanno chiuso perché il gestore è andato in pensione nel frattempo io mi ero recuperato il mio account Spotify lo faccio annualmente l'abbonamento ma onestamente non mi dà fastidio mi trovo comodo ascoltare la musica con Spotify ma è anche vero che recupero sempre quando c'è qualcosa che mi interessa lo prendo in CD (poi c'è gente che dice che il formato fisico non esisterà più bah); comunque sia andrò fuori binari ma oltre nel settore musicale e cinematografica (aggiungo anche le serie TV) purtroppo ha colpito in gran parte il settore videoludico già parecchi giochi sono usciti in copia digitale raramente lo trovi in fisico poi parlando di abbonamenti e piattaforme streaming anche play station, Xbox e "Nintendo" (anche se li quest' ultimo ci sono i giochi retrò quindi va bene) usano sta retorica qui, io onestamente oltre ad avere abbonamento di Disney plus Spotify, PlayStation plus (solo per giocare i giochi vecchi) e Nintendo switch online ma se mi capita di recuperare qualcosa di fisico per esempio ho preso molti giochi PS2 (perchè è la mia console preferita è ci colleziono i giochi) e due su PSP e uno su PS1 ma né è valsa la pena per me è son soddisfatto. PS: so di aver fatto un discorso fuori tema ma vedendo le nuove console che usciranno in futuro senza supporto fisico c'entra anch lì.

Sottoscrivo tutto quello che dici,ma solo chi vive la musica intensamente ,dai 40 anni in su

in piccolo di musica non campa più nessuno

👏

"Con Spotify ascolto tutto"... L'80-90% non è tutto.

Sono un collezionista over 40 principalmente di CD e sporadicamente di qualche vinile. Trovo tutte le argomentazioni a favore del formato fisico corrette. Tra i contro oggi sicuramente metterei il costo dei vinili per me inaccettabile e sempre per i vinili anche il fattore spazio ha una rilevanza non da poco. Se parliamo di collezioni piccole magari è poco rilevante ma già per collezioni medio grandi occorrono stanze dedicate a quello che non tutti possono permettersi. C'è infine da dire che viviamo in una società molto dominata dai social. Ed anche noi che usufruiamo di questo canale ne facciamo parte. Oggi la promozione di un disco avviene principalmente on line e questo ha alterato parecchio il rapporto fan artista. Rimpiango molto i tempi dei negozi musicali dove si facevano due chiacchiere, mi potevo permettere solo un disco e ponderavo bene cosa acquistare anche per settimane se non mesi. Oggi apri una pagina di Amazon scorri un dito e prendi tutto quello che vuoi. Si è persa la magia che è rimasta nei ricordi nostri finché riusciremo a portarla avanti e tramandarla. Per quanto?

Il problema è che non è solo il ragazzetto ( la maggiorn parte ) a cui non importa nulla di avere il formato fisico. Io conosco persone della mia età ( dai 43 in su ) che reputano "inutile" acquistare un disco...eppure provengono da un tipo di cultura/società dove i prodotti di intrattenimento erano solo ed unicamente su supporto fisico...

viva sempre e solo la musica fisica il resto è monnezza

Ci sono anche gli abbonamenti streaming di files ad alta risoluzione, mica solo in mp3

C'è roba di 50 anni fa che neanche ce la immaginiamo.

Lo streaming è buono solo per capire se comprare il disco

Quello che non ha senso è il prezzo del vinile

Almeno l' 80% dei CD sono affetti dalla loudness war.

La compressione fa diminuire la qualità. Ma ci basiamo sui dati o sull'ascolto? Perché un mp3 a 320/24 in doppio cieco è praticamente impossibile riconoscere.

Formato fisico tutta la vita

CD tutta la vita

I ladri craccano... (parlo di dischi) Se non ci fosse qualcuno di questi crack, non verremmo mai a conoscenza di tanta roba.

io sono per il formato fisico, prima prendevo i cd ma da qualche anno prendo solo vinili a causa della loudness war,ma devo essere sincero, se smettessero di fare i vinili non prenderei più i cd perché mi rifiuto di spendere soldi per album che suonano da schifo a causa della compressione dinamica

Parole Sante.

Ascoltavo dischi (quando ancora non si chiamavano VINILI) da metà anni 80 poi negli anni 90 mi sono lasciato letteralmente fregare dai CD che costavano 34.000 lire contro le 16.000 dei dischi per “la loro qualità inarrivabile”, smisi di acquistare dischi ed acquistai tutti cd... tutti i cd dei Nirvana presi negli anni in cui uscirono etc etc ora quei cd valgono quanto un caffè mentre il disco dei Nirvana dell’epoca vale 200 euro come minimo. Da qualche anno ho acquistato piano piano dei componenti hifi che all’epoca non potevo permettermi. Mi sono messo a studiare e cercare e di conseguenza ora sto ricomprando i dischi che non presi all’epoca ed acquisto anche dischi di nuovi artisti. Non sono contro il digitale o la musica liquida per partito preso. Ho un abbonamento ad Apple Music che uso come usavo le riviste di demo di videogiochi. Esce un nuovo disco ? Me lo ascolto immediatamente e completamente da Apple Music. Mi piace ? Cerco lo store ufficiale dell’artista ed acquisto il disco se presente . Purtroppo per chi vende solo cd non sono un buon cliente in quanto credo che i cd siano un acquisto a perdere. Non sono collezionabili quanto i dischi e già dopo averlo acquistato se lo si vuole rivendere il prezzo da fare è di 1/4 il prezzo d’acquisto. Sui gruppi Facebook vedo con piacere dei giovani che si avventurano nell’acquisto e ricerca di apparati hi fi oltre che di dischi e questo, nonostante nella maggior parte dei casi sia dettato dalla moda, mi fa ben sperare. Per quanto riguarda il digitale lo streaming etc ti consiglio il video di “Hansen Technology” “Addio ALTA FEDELTÀ? Ecco perché la LOUDNESS WAR è solo RUMORE!!”

ma lasciali perde

valgono poco i tuoi vinili

Per me queste piattaforme possono fallire,anzi spero falliscano tutte

Ma se uno non vuole, o non può pagare ste benedette 9 euri, sarà libero di fare un po' come cacchio li pare? 😂 Ste polemiche da 4 spicci indietro di 20 anni....