La neurotomia è una idiozia, ma continuano a proporla. Nel tuo caso forse l'unico benefico, se non hai ancora risolto, potrai averlo con la tossina botulinica, ma per esperienza non ho visto nessuno risolvere perchè il neuroma da amputazione è in una zona non trattabile in alcun modo.

@@Fabio-gb9zk Fabio, ho appena letto a riguardo della tossina botulinica, ma nessun dottore me ne ha mai parlato, un medico mi aveva proposto i cannabinoidi, sotto ricetta medica ,ovviamente; attualmente sono in terapia antalgica, sono trattamenti dolorosi ( aghi ,aghi, aghi...) , proprio oggi ,spero , avrei fatto l'ultima seduta, poi a Marzo avrò un controllo , e ,se non ci saranno miglioramenti apprezzabili, mi hanno ipotizzato un inserimento di un microchip per interrompere il segnale del dolore. Il Professore che mi ha fatto onde d'urto, radiofrequenza pulsata per i neurinomi cresciuti alle estremità dei nervi tagliati, e 3 autotrasfusioni del sangue ( PRP) per rimpolparmi la parte svuotata nell'intervento fatto a Ferrara nel 2018 ,pensa che ci sia stata un " attorcigliamento" nella ricrescita dei nervi tranciati, che possono ricrescere fino a 2 mm., e questo è difficile rilevarlo con qualsiasi diagnostica, solo riaprendo in sala operatoria si potrebbe constatare come stanno le cose. So soltanto che non riesco quasi a camminare, 2 dita paralizzate, vediamo come andrà a breve. Grazie per il suggerimento, che terrò ben presente!!

@@patrickbuzzo1970 comprendo bene il tuo calvario. Le cellule vive nella parte terminale amputata tendono a proliferare, ecco che poi non ci si libera più del problema, ma c'è ancora chi non solo attua la neurotomia ma asserisce che bruciata la parte terminale questo non avvenga, ovviamente questo è falso perchè tutto è imprevedibile, e se uno a un minimo di logica e di buon senso lo prevede eccome! Quindi ora stai andando di neuromodulazione a radiofrequenza pulsata. Il PRP in questo caso non serve proprio a niente. La cannabis terapeutica purtroppo nel tuo caso può fare ben poco e per una cazzata di intervento simile ora finirai con l'impianto di un neurostimolatore ad ago del nervo tibiale. Mi auguro tu abbia intrapreso una azione legale risarcitoria nei confronti di chi ti ha procurato tutto questo anche se con il consenso informato da te firmato all'intervento dove queste evenienze sono riportate, si parano il di dietro.

@@Fabio-gb9zk il consenso te lo fanno sempre firmare prima di un intervento, però non deve giustificare il fatto che " se va bene ,va bene,se va male, può succedere! " , troppo comodo ! Il tribunale del malato della mia città mi ha chiesto di raccogliere più fotocopie possibile , in ordine cronologico, sarà un lavoraccio, in quanto dovrò mettere per ordine visite e diagnostica + un sacco di carte dei vari modelli 730 ,dove spesso ti danno la ricevuta " tot. Euro per prestazione di visita ,terapie, etc." ,più un riassunto da me scritto della mia storia medica dal 2015 in avanti. Ho tempo 10 anni, spero di aver un giorno la forza fisica e mentale per affrontare una cosa del genere, torno dal lavoro già stanco , e alla domenica ne approfitto per riposare un po', in più si sa che quando non si sta bene, tutto diventa più faticoso, ma comunque, un po' alla volta, magari facendo la raccolta anno per anno, vedrò di raccogliere quanto più necessario, per dare una bella tirata di orecchie prima ai radiologi ( avevo una massa da 3 cm.e non se ne sono accorti) , e poi all'illustre medico che all'epoca operava in Emilia Romagna. Aver conosciuto prima l'ospedale del piede di Roma , probabilmente a quest'ora non sarei messo in queste condizioni, mi è stato detto senza mezzi termini che a Ferrara 4 anni fa' hanno combinato un mezzo macello . Teniamoci in contatto, Fabio, se hai un canale YT mi iscrivo al tuo, ricambi e ci scambiamo le ns. esperienze, mi farebbe piacere. Grazie per la tua vicinanza! Ciao

@@patrickbuzzo1970 i radiologi non hanno alcun colpa. I neuromi di Morton si confondono nel pannicolo adiposo dell'avampiede e si trovano anche in pazienti completamente asintomatici a livello dell’avampiede, che eseguono indagini di imaging con altre motivazioni, ecco perchè la RM andrebbe fatta sempre con mezzo di contrasto. E' lo specialista del piede che non deve sbagliare a fare diagnosi ed è sempre lui che con un minimo di umiltà potrebbe inviare da altri collegi specialisti per il trattamento, ad esempio i neurochirurghi, i radiologi interventisti, o gli anestesisti specializzati in terapia antalgica, perchè alla fine questa procedura con radiofrequenza la attuano i Reparti di Terapia Antalgica in convenzione con il SSN.

SaraTraina , da quello che so Francesco Barca é un chirurgo che lavora a Fermo ,nelle Marche . Meglio se controlli in internet