Coppa Italia: Roma in finale, 3-2 in casa dell'Inter
Destro (doppietta) e Torosidis ribaltano il gol di Jonathan
Destro, foto Lapresse
Sarà una questione tutta romana la finale di Coppa Italia del prossimo 26 maggio. Nel ritorno della semifinale a San Siro, non è riuscita l'impresa a un'Inter in piena emergenza. Forte del 2-1 dell'andata, la Roma di Andreazzoli ha vinto 3-2 in rimonta anche a Milano, ribaltando con la doppietta di Destro (55' e 69') e il gol di Torosidis (73'), l'iniziale vantaggio di Jonathan. Inutile il gol di Alvarez (80'), in finale sarà derby Roma-Lazio.
LA PARTITA
Ci ha messo il cuore l'Inter, di più proprio non poteva. Ci ha messo il cuore ma non è bastato per togliersi l'ultima soddisfazione della stagione di una serie non proprio lunghissima. E' durata un tempo la partita dei nerazzurri di Stramaccioni che prima dell'intervallo, oltre al vantaggio sono stati in grado di mettere all'angolo una Roma a tratti inguardabile. Troppo brutta in termini caratteriali per essere vera e infatti di autentico c'era ben poco. La svolta è arrivata nella ripresa con Andreazzoli che ha alzato il pressing e Mattia Destro, sì proprio il grande ex, letale nel ribaltare l'andamento della partita e regalare il derby in finale contro la Lazio alla sua Roma.
Nella mite serata di San Siro, davanti a cinquantamila spettatori abbondanti, l'Inter ha fatto il massimo. Lo sanno i giocatori (quelli che restano), lo sa Stramaccioni e lo sanno anche la dirigenza e i tifosi, che chiedono di più in vista della prossima stagione ma si devono accontentare ancora per un mese abbondante di ammirare quel che resta di una rosa ridotta ai minimi termini. Sciagurata e sfortunata, indebolita ulteriormente dall'infortunio di Cambiasso durante il riscaldamento. Eppure proprio questo intoppo, per una volta, sembrava aver fatto girare la fortuna dalla parte dei nerazzurri. Inserito Jonathan all'ultimo secondo, il brasiliano con la collaborazione di Alvarez e Rocchi, si inventa una straordinaria azione che porta al vantaggio dell'Inter al 21'. Un triangolo allargato palla a terra e di prima che ipnotizza la difesa della Roma e fa esplodere San Siro. Pochi istanti dopo Rocchi si divora il raddoppio e lì, nonostante le gambe rispondano ancora ai comandi di Stramaccioni, l'Inter comincia a spegnersi. La Roma alza il ritmo e comincia a prendere a pallate Handanovic che fino al fischio dell'arbitro, risponde colpo su colpo a Florenzi, Marquinho e Destro in una versione rivisitata del classico "muretto".
Nella ripresa però la stanchezza di gambe e di idee lacera l'Inter che di fatto si dimentica di scendere in campo e giocarsela. Quando il cuore non basta più servirebbero idee e tecnica, merce rara negli undici superstiti in maglia nerazzurra. Totti fa le prove del pareggio già dopo due minuti ma non trova la porta, Samuel chiude su Torosidis alla disperata. La pressione della Roma però è troppa per essere sopportata a lungo. L'iniezione letale la dà Mattia Destro, tra il 55' e il 69', trovando la doppietta personale che lo ripaga della poca fiducia della società nerazzurra. Torosidis poi si inventa il 3-1 e l'orgoglio di Alvarez, che sorprende Stekelenburg col mancino, serve solo ad allievare la ferita. In finale di Coppa Italia ci va la Roma, con merito. L'Olimpico il prossimo 26 maggio sarà uno spettacolo. Si spera al netto della violenza, per una volta.