Tutti i guai del mondo - Di Isaac Asimov. Audiolibro letto da Stefano Pedron.
Notissimo tanto per la sua attività di sciencefictioneer (basterebbe ricordare il suo capolavoro, «Io, robot») quanto per le sue opere di divulgazione scientifica, Isaac Asimov, professore di biochimica all'Università di Boston, è stato uno dei riformatori della science fiction, che ha guidato dalla fase avventurosa a quella tecnologica, fin sulle soglie di quella sociologica, è l'autore di science fiction più ortodosso in senso assoluto. Si badi tuttavia che questa ortodossia non gli viene riconosciuta per una tendenza alla minuziosità tecnologica (da cui Asimov rifugge anzi per principio) ma per l'aperta presa di posizione che assume, quasi in ogni sua opera, a favore della scienza e del progresso.
È noto, infatti, che molte volte gli autori di science fiction (una narrativa derivata dall' entusiastica produzione verniana) si servono di questo mezzo di espressione per accanirsi contro la meccanizzazione, la scienza e il contraddittorio ma effettivo progresso sociale dei nostri tempi, stabilendo una equazione impropria tra science fiction e utopia negativa.
E vero che in moltissimi casi si tratta di soluzioni di comodo - in quanto è più facile costruire uno shocker efficace satireggiando la civiltà moderna che esaltandola - e che lo stesso autore, dopo essersi accanito contro la meccanizzazione in un racconto, l'esalta spesso nel successivo (per citare due esempi clamorosi: Sheckley e Bradbury): tuttavia la tendenza esiste ed è innegabile. Asimov, al contrario, esalta francamente il valore e l'importanza della scienza e della meccanizzazione, fin quasi alla fase di idealizzazione. Sotto questo punto di vista «All The Troubles in the World» si può definire il più asimoviano dei racconti di Asimov.