JOHN STOCKTON - L'uomo dal record inarrivabile
Data chiave: 7 aprile 1989. Ma che centra? Centra, centra....
John Stockton è alla sua quinta stagione in NBA e, da qui, da quel 7 di aprile, comincia la leggenda del record più inavvicinabile della storia della pallacanestro.
Il settimo assist di quella partita è il numero 1000 della stagione.
Unico nella storia ad aver raggiunto i 1000 assist in singola stagione. Ma la cosa bella viene ora.
Raggiungerà i 1000 assist per 5 stagioni consecutive a partire da quel 1989, e poi anche nel 1994 e 1995.
Nessun altro ha raggiunto i 1000 assist in singola stagione e lui, da solo, li ha raggiunti per 7 volte.
Ma facciamo qualche passo indietro, per capire da dove è saltato fuori questo irlandese di 1e85.
John Houston Stockton nasce a Spokane il 26 marzo del 1962. Cresce all'interno di un contesto cattolico, tra italiani ed irlandesi, tutti rigorosamente bianchi.
E' una storia diversa rispetto a tutte quelle già viste, perchè John vive un'infanzia del tutto simile a quella di chiunque di noi.
La famiglia sta bene, va a scuola, gioca a basket dietro casa e non attraversa alcun tipo di problema, economico, personale o ambientale che sia. Il classico NormalMan (perdonate la citazione trash).
Nelle scuole per bianchi che frequentava era già uno dei migliori ed allora, perchè non andare a sfidare i neri?
Un po' come visto nella storia di Chris Mullin, anche lui era costantemente in cerca di mettersi alla prova con lo streetball ma, a differenza di Mullin, non se ne innamorò, anzi. Tornò nella sua Spokane, nelle sue palestre di bianchi e scelse Gonzaga come università, nonostante ci fossero un altro paio di scelte disponibili.
L'anno da freshman a Gonzaga fu difficile. Pochi minuti e pochi punti, ma un aneddoto memorabile.
In quel suo primo anno alla Gonzaga University, l’apporto maggiore che diede sul campo da gioco aiutò sia la sua squadra a vincere che i suoi compagni di corso a superare l’esame finale. Era infatti abitudine del prof. di storia, quando si trovasse un freshman nella sua classe, di aumentare i punteggi di tutti gli studenti del numero di punti messi a segno dal freshman stesso nell’ultima partita prima dell’esame finale. Volle il fato che Gonzaga, il giorno prima del fatidico test, incontrasse una piccola scuola del Montana, decisamente alla portata; Stockton giocò quindi molto più del solito, infilando 18 punti per la graditissima sorpresa di tutti i suoi compagni di corso.
Gli anni successivi furono decisamente migliori tant'è che, nel 1984, Bobby Knight lo convocò per un raduno pre olimpico. Fu qui che conobbe Karl Malone, suo futuro compagno per 18 stagioni consecutive nello Utah.
E come Malone, anche lui non ce la fece a rientrare nel roster di USA 84, rientrando poi, come il postino, nel Dream Team del 1992.
Una carriera iniziata in sordina in quel Draft del 1984 passato alla storia come il migliore di sempre. Alla numero 1 viene scelto Hakeem The Dream Olajuwon, alla numero 3 The Air, Michael Jordan. Passano i turni e qualche gran giocatore viene chiamato, da Charles Barkley alla 5 a Kevin Willis alla 11. Ma il vero steal of the draft, col senno di poi, arriva con la sedicesima chiamata, quando proprio i Jazz selezionano John Stockton da Gonzaga, colui che sarebbe diventato uno dei più grandi playmaker della NBA.
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