Testa fra le nuvole, ma piedi saldamente piantati per terra. Joshua Zirkzee è così. Leggero, aggraziato, sorridente dall’alto del suo metro e 94. Ma anche pienamente consapevole del talento «che Dio gli ha donato» e del dovere che ne consegue: trarne il massimo. In campo è uguale, un ossimoro calcistico: imponente ma lieve, delicato ma letale, sorridente quando esulta con i compagni e terribilmente concentrato quando usa il suo fisico statuario per proteggere il pallone. Un concentrato di armoniose contraddizioni che ha fatto di Zirkzee la rivelazione del campionato, trascinatore di un Bologna che sogna l’Europa e oggetto del desiderio delle grandi italiane (e non solo). Lo abbiamo incontrato a Casteldebole, quartier generale dei rossoblù.
Intervista di Federico Manasse per Sportweek 🎙️
🎥 Riprese: Abdollah Golnam & Nicolò Castellano
🎬 Montaggio e regia: Tommaso Milanese
CAPITOLI:
00:00 Intro
00:48 L'infanzia a Rotterdam e la famiglia
02:04 Il calcio di strada e i "Cruijff Courts"
03:22 Emulare Zlatan
03:52 Gli anni al Bayern Monaco
04:52 Sotto l'ala di Thomas Müller
05:26 Bologna e I bolognesi
06:18 La passione per la Virtus Bologna
06:58 L'esultanza "alla Django"
07:23 La magia di San Siro
08:13 Sané, CDK e Leão
08:44 Il sogno Oranje
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