L'Infinito di Giacomo Leopardi cantato in chiave pop a 200 anni dalla composizione Musica di Mario Camilletti - Registrato e Mixato da Flavio Mazzocchi - Master analogico Max Rosati
Пікірлер: 21
@havasiimmenso85555 жыл бұрын
Bellissima prof!!!!
@MoniaNewYork5 жыл бұрын
...emozionante!
@domenicopanunzi57104 жыл бұрын
Grande Mario!
@vaniaeffe46035 жыл бұрын
Complimenti ....👏👏👏👏
@anomaly66415 жыл бұрын
Spettacolare ragazzi quest'uomo é veramente forte
@alessandroorfini3225 жыл бұрын
stupenda
@sabrinagestri40555 жыл бұрын
Stupendo.
@maxnirvana10005 жыл бұрын
fantastico
@marcovirgili81295 жыл бұрын
Daje prof, il prossimo anno la studieremo così.
@GiuliaSalis4 жыл бұрын
prego
@mariaiannotti81985 жыл бұрын
Viva Mario! Bravi tutti 👏👏👏
@danielegavagnin59285 жыл бұрын
Grande Millo....
@gabriellananni31245 жыл бұрын
Caro Mario Camilletti , Siamo la classe 4B della scuola primaria di Olmo di Riccio , ci piace molto la tua canzone infatti la ascoltiamo ogni giorno. Quanto tempo hai impiegato per creare la canzone? Ha avuto successo la tua canzone? Come mai hai voluto fare la canzone con la poesia di Giacomo Leopardi? Hai mai scritto una poesia? Noi sì, anche tante. Noi abbiamo imparato la poesia quest’ anno e ci è piaciuta molto, tu? Lo sai che noi abbiamo un taccuino? Il taccuino è un quaderno su cui ricordiamo le persone più importanti e abbiamo anche fatto un argomento sull’ Infinito. Che ne dici se qualche volta vieni a trovarci con qualche tuo strumento musicale? Sei un maestro di musica? Aspettiamo una tua risposta! CIAO DALLA CLASSE 4 B!
@mariocamilletti035 жыл бұрын
Ciao bambine e bambini della 4B, mi ha fatto tanto piacere leggere la vostra lettera. Grazie di cuore per la vostra gentilezza, sono davvero contento che vi piaccia la canzone. Cercherò di rispondere alle vostre domande: non ci è voluto molto per scrivere la canzone, pochi giorni, forse perché una poesia così bella dà molta ispirazione; più tempo c'è voluto per registrarla, un paio di mesi. Credo che si possa dire che ha avuto successo, ha ottenuto in sole tre settimane più di 8500 visualizzazioni solo su You Tube ed è stata ripresa da siti di vari Paesi del mondo, USA, Inghilterra (Università di Cambridge), Russia e Australia; però il successo più grande è sapere che la cantate voi. Ho voluto fare una canzone su questa poesia di Leopardi perché sono 200 anni da quando lui l'ha scritta, era il 1819 e Giacomo aveva solo 21 anni. Sì, ho scritto alcune poesie ma non sono belle come sicuramente sono le vostre. Fate bene ad avere un taccuino, è un'idea bellissima, utile e molto intelligente: dovete ringraziare la vostra insegnante che vi sta trasmettendo l'amore per la poesia e per l'arte, forse la cosa migliore che abbiano fatto gli uomini. Grazie per l'invito, spero proprio di poter venire a trovarvi, se volete porterò il violoncello e pure il basso elettrico. Io ho studiato Contrabbasso al Conservatorio de L'Aquila, ma adesso insegno Italiano e Latino in un Liceo Scientifico. Ciao, un grande abbraccio e un saluto a tutti voi e alla vostra brava insegnante. Mario
@csantaa83314 жыл бұрын
Beh il mio ragionamento è: Se io i testi delle canzoni li imparo dopo tipo 3 ascolti, mettendo questa in loop riuscirò ad impararla? Che se no non la imparerò mai.
@chiaradalpasso35324 жыл бұрын
two player one console site i miei idoli mandate la richiesta su fornite a Mambo1978
@francescoscognamiglio95084 жыл бұрын
E belissima mi manca l abbiamo cantata a scuola per i suoi 200 anni mi manchi! 😭😭
@marianofilippone92255 жыл бұрын
Originale
@noxiom_27684 жыл бұрын
Sabin o malese approva questa canzone
@mariocamilletti034 жыл бұрын
Grazie, Sabin!
@gianlucapirozzi70334 жыл бұрын
L'”Infinito” di Giacomo Leopardi Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.