L'ultima promessa e il figlio ritrovato (Gen 46)

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Bella, prof!

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Күн бұрын

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Il video contiene immagini prodotte con l'IA
Nel video #bellaprof su Genesi 46, ci addentriamo nella storia degli Israeliti e del loro viaggio verso l'Egitto, guidati da Giacobbe. Un viaggio che si intreccia con i piani divini e con il destino del popolo eletto. Questo video, suddiviso in tre sezioni, è un'occasione preziosa per approfondire la nostra conoscenza della Bibbia e per comprendere il significato profondo di questa storia ricca di fede, profezia e mistero. Un viaggio che ci porta dalle terre di Canaan all'Egitto, e che ci prepara ad eventi ancora più straordinari che si susseguiranno nell'Esodo e nella costruzione del Secondo Tempio.
Parole chiave: Bibbia, Genesi, Israeliti, Egitto, Giacobbe, Giuseppe, Exodus, Secondo Tempio, profezia, mistero, fede.
Capitoli:
00:00 Intro
02:10 La vocazione di andare oltre
05:26 Le connessioni dei libri della Bibbia
09:23 Il Dio di tuo padre
12:05 Le promesse di Dio
14:51 Arrivo a Gosen
16:17 Le famiglie che entrano in Egitto
18:36 L'assenza di Dina
21:00 Giuseppe e Giacobbe si incontrano
23:59 L'ermeneutica della rivelazione
26:42 Gli ebrei in Egitto

Пікірлер: 25
@francescacimino3772
@francescacimino3772 Ай бұрын
Grazie prof,queste "spolveratine" sono utili
@flaviarusso5792
@flaviarusso5792 Ай бұрын
Grazie prof, un bel ripasso!
@marialetizia5809
@marialetizia5809 Ай бұрын
Sempre interessante e bello! Grazie!
@valerianaforani6498
@valerianaforani6498 Ай бұрын
Grazie prof, molto competente come sempre.
@AriellaAquili
@AriellaAquili Ай бұрын
Grazie prof, è bello rivederci, riascoltare
@eldadallabona1953
@eldadallabona1953 Ай бұрын
Grazie davvero prezioso
@mariadelapaz3215
@mariadelapaz3215 Ай бұрын
Grazie, ottimo Prof
@mariadegasperi-fg8uo
@mariadegasperi-fg8uo Ай бұрын
Grazie Prof
@marinabottigliero4086
@marinabottigliero4086 Ай бұрын
❤grazie ❤
@stefaniafedele543
@stefaniafedele543 Ай бұрын
🙏🕊🌈
@elidesiviero2340
@elidesiviero2340 Ай бұрын
Bello riascoltare le lezioni per afferrare concetti che prima erano sfuggiti...
@dariamn
@dariamn Ай бұрын
Beutiful tales
@stefaniafedele543
@stefaniafedele543 Ай бұрын
🙏🕊come sono belli le illustrazioni. Quale Bibbia è? grazie Prof 👍
@Bellaprof
@Bellaprof Ай бұрын
Le illustrazioni sono in gran parte originali, su prompt di Michele Spaticchia.
@SalvatoreAntoine
@SalvatoreAntoine Ай бұрын
Caro prof. le parlo da cristiano prima e da francescano poi. Faccio parte dell'Ordine Francescano Secolare di Sulmona Prov.l'aquila, ma sono nativo di napoli. Altra premessa, non sono un accademico, non ho nessun titolo se non la terza media, ed ho 63 anni, il mio lavoro è stato molto duro, poichè ho fatto l'agente di Polizia Penitenziaria, una esperienza veramente fuori dal comune. Perchè questa piccola prefazione, perchè ad un certo punto della mia vita, ho mollato tutto, non mi interessava più niente, ed sono sposato con figli e nipoti, immagini che tragedia. Se mi sarebbe successo da ragazzo, ma cmq già ero sulla strada, perchè ho considerato la vita sempre come un mistero profondo, inconoscibile, anche se credente, ma non praticante, secondo me facevo una brutta fine, i miei genitori mi avrebbero preso di peso e portato da uno psicologo, io che non credo oramai alla psicologia. Sono autodidatta, ho cominciato a studiare la bibbia, ma non ci capii niente, diventando ateo. La mia salvezza fu Georges Ivanovič Gurdjieff, un cercatore della verità, che quando si mise in viaggio, scoprì che non era l'unico, allora capii per fortuna che quella era la mia strada, ed non ero ne impazzito e ne depresso, volevo riempire le mie tante voragini interiori, in tutti i sensi, anche culturalmente. Per non farla lunga, leggendo poi altri maestri, capii che forse per studiare la bibbia, ci vuole ben altro, che aprirlia di punto in bianco, errrore ingenuo che ho fatto, che forse fanno in molti, e che poi mollano per sempre, io no, ho fatto un giro enorme per arrivare di nuovo alla bibbia, leggendo anche libri davvero orribili, ho letto anche libri di spiritismo, magia, tarocchi, veramente non mi sono fatto mancare nulla. Le dico subito, che anche se credente, non riesco a fermarmi, ho fame veramente di sapere che cos'è la verità, credevo di averla trovata in DIO, finalmente di fermarmi, di essere arrivato al capolinea, invece no. Mi imbatto nello studio della SEMIOTICA, ed è stato come prendere in fronte un treno in corsa, mi ha letteralmente fatto a pezzi, forse già le avevo scritto su questo problema, perchè per me il linguaggio sta diventando un'ossessione, nel senso che come disse Platone: ma quello che dico ha un significato? Ho letto e studiato molto sulla Semiotic, in più seguo due grandi filosofi a mio parere, grandi esperti appunto di Semiotica, Carlo Sini e Giorgio Agamben, scoperto proprio di recente, dove mi sto vedendo tutte le sue conferenze, anche di 2 o 3 ore, non mi interessa. Credo che abbia capito il mio problema, IL LINGUAGGIO, a volte dico mannaggia a me che mi vado a intrufolare in cose più grandi di me, ma devo cercare di uscirne fuori in qualche modo. Sembra una richiesta di aiuto, sicuramente lo è, visto che sto mettendo in dubbio anche DIO e la BIBBIA, proprio grazie alla SEMIOTICA. Le dico subito che ne parlo in certi ambienti, come nel mio gruppo francescano, ma non riescono ad afferrare il problema del linguaggio, quando parlano credono di sapere cosa dicono, per vendetta (ahahah) qualche volta mi diverto a riprendere un confratello o una consorella, per esempio sulla parola gloria, ma anche altre, e allora io chiedo, ma scusa, ma che significa GLORIA? girano intorno, poi ammettono, non lo so, adesso dopo varie riprese di questo tipo, stanno attenti a parlare, si vede che li ho condizionati fortemente, con queste mie affermazioni, e sinceramente me ne dispiace, poi abbiamo anche il nostro padre spirituale, anche lui ha capito che deve stare attento a quando parla, perchè sono sempre li attento a farmi spiegare magari qualcosa che non si capisce bene. Ma secondo me sto sbagliando, però il problema come ha ben capito professore, io lo tengo, perchè ho capito in tutta coscienza questa SCIENZA DEL LINGUAGGIO. Le persone credono che l'uomo ha sempre avuto questo dispositivo, appunto il LINGUAGGIO, ma la lingua non è un dato, ma una costruzione storica, come dice il professore Giorgio Agamben, e e lo spiega in una maniera cosi semplice che non è possibile sbagliarsi, anche per me che non sono un'accademico, ecco la vera forza di questi professori, che hanno capito finalmente, che parlare forbito e non arrivare a quello che si vuole far capire, ma serve la semplicità per fare male, linguisticamente, perchè questi prof. secondo me, vogliono che vengono alla luce questi problemi linguistici, dove prima o poi l'umanità tutta, dovrà imbattersi in questo problema, grosso problema, cioè i significati delle parole, se lo hanno. L'umanità dovrà capire che il linguaggio è solo una forma d'uso, come ogni altro attrezzo o strumento creato dall'uomo, che ci rende più potenti, ma le parole non hanno quelle verità alla quale crediamo. Il prof.Agamben, fa capire perfettamente il problema tra onomatopea e logos, cioè il problema tra i nomi e il logos, discorso. Se prendiamo il lessico, cioè il vocabolario dove ci sono tutti i nomi, ci accorgiamo che i nomi non hanno nessun nesso tra i soggetti e gli oggetti, problemone insormontabile secondo me. Altro problema grosso è tra la semiotica e la semantica, qui il prof.Agamben è stato finemente maligno, dicendo che tra la semiotica e la semantica non ci sta nessuna correlazione, perchè l'onomatopea cioè i nomi non descrivono nulla, ma sono solo segni, e allora quali discorsi possiamo fare? Prendiamo dal vocabolario la parola albero, albero è un nome noto a tutti quelli che parlano la lingua italiana, anche se non esistono le lingue, se andiamo a leggere, ci da una descrizione per me molto vaga di questo ...Un ALBERO è una pianta perenne (cioè che vive più di due anni), legnosa, che ha un fusto a forma di cilindro detto tronco e si espande verso l’alto con rami che possono avere varia forma e disposizione ecc.. Ecco possiamo capire la parola albero come segno, e non come altro, chi può dire cos'è l'albero, se non sappiamo nulla dell'origine dell'universo, così la parola UNIVERSO, qualcuno conosce il vero significato di questa parola, ma neanche per sogno. Oppure prendiamo dal lessico, vocabolario, la parola "UOMO": Un UOMO è un essere umano adulto di sesso maschile, detto in contrapposizione a donna che invece è l'essere umano adulto di sesso femminile. Tutto qua, ora capiamo la tragedia nell'affrontare la semiotica?! I nomi si riferiscoso sempre a qualcosa altro, all'infinito, senza mai sapere cos'è realmente. Allora ecco la tragedia nella tragedia, ma se i nomi sono sempre segni di qualcos'altro, i discorsi (LOGOS) cosa sono? e come si fa saperlo a questo punto. Allora ecco la domanda cattivissima per lei prof., quando parliamo della bibbia, di DIO, a quale segno ci stiamo riferendo veramente, ma soprattutto tutti questi discorsi, interpretazioni (logos) senza nomi (occhio questa è finemente malvagia) sulla bibbia, ma veramente crediamo di avere un significato? E' una domanda alla quale, dopo quelle verità semiotiche, che ho molto sintetizzato, io non so dare una risposta, perciò mi rivolgo a lei. Chiedo scusa per la lungaggine, ma questo tipo di argomento andrebbe affrontato ancora più profondamente. Grazie dell'eventuale risposta, spero non evasiva, altrimenti non mi risponda. Le dico questo perchè in altri canali di persone che parlano di filosofia anche in live, a questo tipo di problema non rispondono o se rispondono ne danno una risposta molto evasiva. Credo che la domanda sia veramente pertinente non solo in campo filosofico, ma anche in quello teologico e psicologico. Grazie.
@michelespaticchia
@michelespaticchia Ай бұрын
Scusa se mi permetto di rispondere anche se la domanda non è rivolta a me, l'ho trovata interessante e ti vorrei rispondere... ho individuato dei problemi al tuo concetto che vorrei farti presente: il problema principale riguarda una visione assolutista della semiotica invece la semiotica è relativa ...cioè inizia a regalare senso quando vi è relazione tra uno o più persone cioè il simbolo deve essere interpretato il simbolo condiviso diventa segno. Capisci? Siamo noi che diamo senso al simbolo non è il simbolo che custodisce in sé il significato. Un simbolo può avere mille significati in funzione dei mille significanti..e qua entra il metodo filologico ed epistemologico per selezionare e categorizzare, ma sempre per relazione e in funzione al contesto, cioè capirsi e spiegarsi identificarsi.... esempio generale è la matematica che sostanzialmente è un linguaggio, ma e=mcq è una formula un simbolo che ha un codice da decifrare se conosci il codice decifri il significato e quando ci sono opere come la Bibbia o una poesia ermetica che ha più significati li devi cercare tutti, e individiare tutti i codici alla base, sperando di riuscirci 😅...ma esso non diventa assenza di significato ma un molteplice significato di ogni interprete. Principio di relatività delle idee...per quanto riguarda il Logs ti suggerisco di non tradurlo in italiano perché la parola greca ha più significati della traduzione che hai preferito dare tu e il Logos di Diogene è agente attivo, Creatore operante non è un discorso fine a se stesso ma un "discorso" che deve essere respirato a pieni polmoni assimilato e ti mantiene in vita per questo nella bibbia viene associato all' aria ma anche se l'aria contiene le stesse molecole ognuno la sfrutta per vivere la propria vita...
@pasqualesellitto7324
@pasqualesellitto7324 Ай бұрын
A rischio di fare un paragone letterario azzardato, mi viene da pensare, alla questione dell'enumerazione dei discendenti di Giacobbe, al "topos" epico del catalogo, come quello degli eserciti che si ritrovano sia nell' "Iliade" che nell' "Eneide" (per poi arrivare ad esempi più recenti come nella "Liberata" del Tasso), con annesso una serie di riferimenti topografici, con lo scopo di proiettare in un passato riletto in chiave mitica le fondamenta di città e tribù
@Bellaprof
@Bellaprof Ай бұрын
@Lucrezio-hd6ji Buongiorno. È quasi commovente vedere, come dimostra anche il suo lungo commento, che le ansie dei diversamente credenti siano le stesse dei fondamentalisti. Dia un'occhiata ai miei video introduttivi alla lettura di Genesi in cima alla playlist.
@Bellaprof
@Bellaprof Ай бұрын
@@Elisarizzi44 lei può credere, o non credere, a quello che le pare. L'ansia la vedo nel ribadirlo continuamente, insistendo, tra l'altro, nel confondere ambiti diversi che richiedono metodi diversi. Ci sono solo due categorie di persone ossessionate con la storicità, intesa come corrispondenza fattuale, di questi testi: i fondamentalisti e, con alcune dovute eccezioni, gli evangelizzatori dell'ateismo o dell'agnosticismo.
@Bellaprof
@Bellaprof Ай бұрын
@@Elisarizzi44 la ringrazio infatti per ogni commento, che aiuta l’algoritmo a diffondere i video. Mi piacerebbe però anche che li vedesse più attentamente prima di farlo. Per quanto riguarda il metodo non siamo d’accordo nemmeno su chi sia confuso. Lascio il giudizio a chi ci legge.
@Bellaprof
@Bellaprof Ай бұрын
@@Elisarizzi44 come sempre, abilissimo a cambiare argomento.
@luciovero4147
@luciovero4147 Ай бұрын
​@@Elisarizzi44 nel classificatore io sono una persona cristiano-fondamentalista. Ho letto e corrispondo proprio, anche se personalmente non mi sento fondamentalista se non nel confronto con chi non crede che il racconto biblico abbia un fondamento storico. Non mi sento comunque in imbarazzo rispetto a un archeologo che non ha trovato la pietra della testimonianza che gli dimostri la veridicità delle affermazioni bibliche. Quante verità storiche bibliche sono messe in discussione una volta verificate dell'archeologia - e le assicuro sono molte - quanto alla loro portata. Oggi si dice che l'aureo regno di Salomone fosse ricco come il Burundi. Ma la Bibbia ha dato performance che hanno stupito gli archeologi, da Davide passando per Mardocheo, a Daniele e Baldassarre e via dicendo. Tutti personaggi derisi per via della loro miticità. Ma quando affiora un briciolo di certezza archeologica piomba il silenzio accademico che nasconde il disprezzo, per me insensato, per il Libro di favolette morali. Lei dirà che sono prove deboli. Ma io mi fido delle persone che hanno scritto e tramandato pergamena per pergamena, rotolo per rotolo questo libro perché hanno dimostrato di essere veritieri. Se così non fosse di certo rifiuterei di attribuirgli il carattere della veridicità ma rimarrebbe comunque un testo con una valenza morale come lo è Omero. San Paolo, però, loda i bereani ché accolsero la scrittura per ciò che realmente è, cioè parola di Dio. Di loro si dice: "Questi erano d’animo più nobile di quelli di Tessalonica; infatti accettarono la parola con la massima prontezza, esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se le cose stavano veramente così." Atti17.11 Quindi la Bibbia regge all'esame attento dello storico e dell'archeologo, e non soltanto a quello del teologo, i quali dovrebbero essere più prudenti nell'interesse della professione anziché dare giudizi categorici. Condivido molto di quello che dice il Prof, ben argomentato anche sul piano narratologico (dunque scientifico), non solo teologico, e cerco di imparare ciò che è punto di vista nuovo senza per forza dover giudicare con l'occhio severo della scienza che spesso è solo severo e non scientifico.
@giuseppeverderio7997
@giuseppeverderio7997 Ай бұрын
ma gennaio non ha 46 giorni !!
@pasqualesellitto7324
@pasqualesellitto7324 Ай бұрын
Il "Gen" del titolo sta per "Genesi", non "gennaio", quindi "Genesi capitolo 46"
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