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Auditorium Vasari - 5 settembre 2018
Riccardo Gennaioli (Opificio delle Pietre Dure) presenta la lunga storia della collezione glittica, tra le più importanti delle raccolte granducali in termini di interesse artistico ed archeologico, ma purtroppo anche tra le più sconosciute.
Da sempre simbolo di grandezza, la glittica fu oggetto dell’interesse dei collezionisti per caratteristiche quali l’antichità, la preziosità del materiale, la bellezza estetica ed ornamentale. Con Cosimo il Vecchio i Medici divennero l’unica famiglia di origini non nobili a costituire una collezione che, nel corso dei secoli, si arricchì di nuove acquisizioni, subì perdite, variazioni, smembramenti. I cammei e gli intagli - antichi, rinascimentali e barocchi - hanno rappresentato un vanto per gli Uffizi fino al XIX secolo, quando la raccolta, concepita in origine come unitaria ed inscindibile, fu divisa in due: le gemme antiche (o ritenute tali) furono isolate e trasferite al Museo Archeologico; le gemme moderne, invece, confluirono al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti.