Come presentare/discutere in modo efficace la propria Tesi attraverso 7 consigli: quali strategie adottare e quali errori evitare. Ecco i consigli:
1. Scriviamo il testo della presentazione. Conoscere l'argomento e saperlo presentare sono due cose completamente diverse. Tra l'altro, l'emozione del momento può far sì che io non ricordi cose importanti e invece ricordi cose inessenziali.
2. Diamo una struttura al nostro testo che, per esempio, potrebbe seguire questa scaletta: il titolo del lavoro; l'occasione che ci ha spinto; i fini verso i quali ci si è orientati; il metodo utilizzato; i limiti nei quali siamo rimasti (molto importante); il percorso compiuto nei capitoli (qui evidenziamo come il percorso sia logico e unitario); le conclusioni alle quali siamo giunti; questioni ancora aperte; eventuali ringraziamenti.
3. Facciamo esempi concreti. Durante un'esposizione orale è efficace fare ricorso ad alcuni esempi concreti ben scelti. Per esempio, mentre stiamo presentando un capitolo, possiamo scegliere un episodio o un dato, anche un aneddoto, una citazione che possono rendere l'intero senso del capitolo.
4. Evidenziamo la struttura del testo. Troviamo il modo di contrassegnare, ad esempio con il grassetto, con l'evidenziatore, le parti del testo. Questi elementi evidenziati devono essere pochi e ben scelti per essere individuati a colpo d’occhio.
5. Ciò che non occorre dire, non diciamolo. Durante un'esposizione orale abbiamo a disposizione poco tempo, quindi dobbiamo concentrarci sull'essenziale, in particolare, non dobbiamo trattare neppure di sfuggita quegli argomenti sui quali non ci sentiamo sicuri. Se non è essenziale, non ne parliamo.
6. Pronunciamo più volte il testo e cronometriamoci. Durante l'esposizione non dovremmo semplicemente leggere il testo. Ma questo sarà possibile se il testo ci è familiare. Inoltre è molto importante cronometrarsi. Informiamoci sul tempo a disposizione: il testo che abbiamo preparato deve avere quella durata. E cerchiamo di dare l'impressione che quello che stiamo dicendo stia nascendo in quel momento.
7: La questione della risposta alle critiche. Innanzitutto, se non è necessario replicare, non replichiamo. Se non ci viene chiesto esplicitamente di replicare, non replichiamo. Poi ognuno agirà come crede. Se invece ci viene chiesto, allora, per prima cosa, ringraziamo e poi dobbiamo pensare una cosa fondamentale: abitualmente il controrelatore, chi ci fa questa obiezione, vuole portarci sul suo terreno. Noi invece dobbiamo restare all'interno del perimetro del nostro lavoro. All'interno dei limiti della ricerca dobbiamo difendere non le nostre ragioni, ma le ragioni del lavoro che abbiamo fatto. E cerchiamo, per quanto è possibile, di mantenere la calma.
Come diceva Umberto Eco, il tesista deve essere umile perché conosce i limiti del proprio lavoro, ma deve anche essere consapevole del suo valore. Deve esserne giustamente orgoglioso. Buona Tesi a tutti!
Capitoli
00:00 Presentazione
00:34 Intro e Consiglio 1: scriviamo il testo
01:28 Consiglio 2: strutturiamo il testo
02:07 La scaletta della presentazione
04:16 Consiglio 3: facciamo esempi
04:46 Consiglio 4: evidenziamo il testo
05:20 Consiglio 5: diciamo l’essenziale
06:10 Consiglio 6: proviamo la presentazione
07:35 Consiglio 7: rispondere alle critiche
09:10 Suggerimento finale
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Io sono Daniele Vinci, da oltre dieci anni tengo Corsi di Metodologia della Ricerca presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna e presso l’ISSR di Cagliari. I Corsi introducono alla ricerca accademica attraverso spiegazioni e momenti laboratoriali. Vengono affrontati i principali aspetti di una ricerca: le tecniche di studio, i modelli citazionali e le tre fasi: scelta del tema, raccolta/organizzazione della bibliografia, stesura/revisione/consegna del testo. Ho curato il Manuale di “Metodologia generale” che accompagna lo svolgimento delle lezioni e fornisce un pratico prontuario per la realizzazione di elaborati curricolari, dai primi scritti (paper) sino alla tesi di dottorato.
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