Però Ulisse fa il viaggio opposto...lui è stato costretto a partire (si è dato per pazzo pur di non andare a troia) e fa di tutto per ritornare. Cooper decide di partire (ne sente l'obbligo morale) e anche se dice di sperarlo, lui sa che non tornerà mai. E infatti anche quando torna in realtà è rimasto laggiù.

Ah beh temi nuovissimi

Bellissima la scena della caccia al drone. Non ho mai visto scena più assurda! Lui che con un portatile scacato e un non meglio identificato "tubo" riesce a hackerare e poi pilotare un drone militare in avaria. E come se non bastasse poi lo smonta e se lo carica sul furgone, 400 chili di metallo così, tutto da solo, perché lui è uomo! Ogni volta che vedo quella scena mi chiedo cosa stessero bevendo i due fratelli Nolan per scriverla.

@@DiegoM265 però vedi Interstellar non è in quella scena. Avessero voluto farti vedere un astronauta X che va a fare cosa Y te lo facevano. Li si vede loro che sono legati e costretti ad una retrocessione delle loro possibilità, non perchè non sappiano ( come ad esempio si vede che al figlio piace la fattoria e non condivide il genio del padre) ma xk non possono. Obbligati a fare i contadini. Nolan li ti mostra la fame che ha Cooper di quel mondo.

@@bamboobaobab8213 Si ma che Cooper avesse "fame di quel mondo" era già chiaro, una scena del genere se la potevano risparmiare, o almeno potevano farla meno assurda. Ti spiego, quella è la tipica scena "flexing" dove, dopo aver presentato il personaggio di Cooper, ti fanno vedere quello che è capace di fare, di solito è qualcosa di spettacolare o di molto difficile, in questo modo lo spettatore si meraviglia e empatizza. Tutti i film funzionano così. Prendiamo per esempio "il cavaliere oscuro", la scena in cui viene introdotto joker con la perfetta rapina in banca. Oppure ancora, in Tenet, il "protagonista" viene introdotto nella scena d'azione nel teatro d'opera. Oppure ancora in Inception dove Di Caprio viene presentato mentre lavora all'interno di un sogno. La lista è infinita.

Grazie❤️

È un film che (a mio parere) va visto minimo tre volte per coglierne il senso profondo.

Ciao, grazie per aver raccontato la tua interpretazione su questo capolavoro di film. Io l’ho visto una decina di volte e non vedo l’ora di rivederlo. Tra l’altro lo ho visto spesso con mia figlia che lo ama equalmente anche se da piú piccina le veniva un pó di paura che anch’io me ne partissi per sempre. Tra l’altro la colonna sonora é fenomenale e uno dei pochi film dove tre ore volano ogni volta. Senza fermarmi oltre sui significati che hai dato tu io vedo delle descrizioni di debolezze umane intrecciate con amore. Cooper ama Murph ma ama ancor di piú andare nello spazio, era morto dentro come si vede all’inizio del film e c’é dell’egoismo nella sua scelta. Brand figlia lascia da parte la ragione scientifica per seguire l’amore nella scelta del pianeta, Brand padre sceglie di mentire all’umanitá piuttosto di ammettere che non é riuscito a risolvere l’equazione, Mann che sceglie l’amore per se stesso e per la vita (ma ammettiamolo: come sarebbe difficile non premere quel dannato pulsante), infine Murph che per 30 non riesce a perdonare il padre. Ti consihlio di rivederlo ancora un pó di volte, ne vale la pena. Ti consiglio anche Memento, forse il film di Nolan che preferisco.

@@cristianovia L'astrofisico Amedeo Balbi afferma che, pur tenendo conto delle esigenze sceniche, dal punto di vista scientifico il film è impeccabile, nel senso che tutto ciò che vi viene narrato è possibile in via teorica. Del resto, per la sua realizzazione il regista si avvalse della collaborazione di scienziati ed astrofisici, a dimostrazione della sua professionalità e del suo rigore narrativo. Ciò che a mio avviso affascina, di questo film, è proprio questo intrecciarsi di leggi fisiche estremamente complesse con sentimenti umani, così dolci, tormentati e a volte struggenti.

@@giorgiomarinoni4991 infatti anni dopo l’uscita del film sono riusciti a fotografare il contorno di un buco nero ed é identico a quello rappresentato nel film

Bellissimo che ricordi.... e subito dopo: "Arrivo Magò! Che tu sia pronta oppure no!"

..ma come, la storia "d'amore" (tra il padre e la figlia) è il motore che muove il tutto, ad iniziare dalla partenza! è un fattore fondamentale ed irrinunciabile...

D’accordo su tutto ma la trama non è affatto straordinaria, è semplice, anche già vista ma raccontata in modo eccessivamente complicato. Niente contro le trame semplici ma odio se le cose si fanno complicate in modo inutile e se poi non le sai gestire

Paraculata di film che piace alle masse che credono alle favolette

Di una banalità disarmante

@@NonLoSo2508 penso l'esatto opposto, ma ognuno ha le proprie idee

Eh si quanto amore... infatti l'abbandona senza colpo ferire, mah... Mai visto un film così banale

@@controsensoobbligatorio2040 senza colpo ferire?? ..abbiamo visto due film diversi 🤷‍♂️

il lieto fine è il futuro della intera razza umana, in nome del quale è stato compiuto il "sacrificio" di pochi

Credo che il tema vero sia l’egoismo di una generazione quella di Cooper niente di più, lui parte per se stesso con la scusa di salvare i terrestri tanto che si fa infinocchiare dal prof, quando torna manco una parola per il figlio e che fa parlam2 secondi con la figlia anziana e se ne va dalla ragazza puro egoismo

Per non parlare del fatto che non prende mai in considerazione che il “prescelto” non è lui ma la figlia

​@@marcellopersico2479ma lo dice nel film

ok, rimane nella storia, ma 2001 lasciamolo stare lì, a due/tre spanne sopra... 😉

Non bestemmiare.

Sto morendo

‘Quando ero bambino sembrava che inventassero qualcosa di nuovo ogni giorno, qualche aggeggio, o un’idea, ogni giorno era Natale. Ma… 6 miliardi di persone… prova solo a immaginarlo, e ognuna di queste persone che vuole avere tutto…’ cit. del nonno.

@@car103d si questo lo ricordo... Il fatto però che sia stato l'uomo a rendere la terra inabitabile non è mai affermato esplicitamente nel film... Che per me sarebbe anche un pregio; l'uomo responsabile della inabitabilità del pianeta è un concetto trito e ritrito (parere mio). Secondo me il nonno più che altro si riferisce alla stagnazione della società umana descritta nel film.

@@fastiziocossu81 secondo me è riferito all’obsolescenza programmata, alle mode e al consumismo sfrenato col relativo inquinamento e consumo di terra e risorse, e considerando anche i paesi in via di sviluppo che cosa accadrebbe se tutti consumassimo come già facciamo noi europei o americani per cui servirebbero già oggi 3-6 pianeti, un problema da affrontare al più presto, si spera costruttivamente senza sterminare popoli, a cui nel film stesso si accenna quale tentativo precedente fallito per risolvere il problema.

Comunque concordo che la problematica ambientale pare lasciata troppo superficialmente sullo sfondo quasi a essere solo un ragionevole pretesto per la vicenda spaziale e umana. Non è un tema centrale come lo era in altri film recenti o passati con le distopie di 2022 i sopravvissuti (Soylent green) o 2002 La seconda odissea (silent running, che ha ispirato wall-e) ecc.

A me è sembrato esattamente il contrario, ossia come se per evitare qualsiasi implicazione trascendentale sugli ‘esseri’ ha forzato la mano sul paradosso temporale e noi stessi che ci siamo ‘evoluti’ (concetto non esattamente caro alle religioni) nella quinta dimensione (e qui gia si toppa, le dimensioni sono astrazioni matematiche, non realtà) perfino in grado di editare il passato, ma, mi dispiace, ma quando ha sorvolato il buco nero in 50 anni terrestri la povera Murph è morta di fame con tutti gli altri e questo non si può cancellare, a meno che il passato sia virtuale e allora spiegabile solo con la teoria della simulazione, ma neanche li si cancella il passato, ovvero ciò che è stato. Perfino Ritorno al futuro era più realistico, con lo sdoppiamento delle linee temporali manteneva i fatti accaduti in ciascuna linea, non che lo sdoppiamento sia realistico ma almeno è sensato, e rispetta pure la conservazione dell’informazione, per Interstellar invece il futuro è unico e il passato può essere rimosso totalmente come da una mano fatata, su questo toppa in ogni caso, idealistico o materialistico. Ma come giustamente spiega il recensore lo spazio in questo film è solo lo sfondo per una vicenda umana, il rapporto padre figlia. Che lo spazio sia da sfondo per questioni esistenziali dopotutto vale per quasi tutta la fantascienza spaziale da quando è nata, con notevoli sospensioni dell’incredulità per realizzare la trama, perché se lo spazio fosse interpretato in moto realistico ci sarebbe assai poca avventura, dovendo svolazzare senza gravità o a saltelli su qualche navetta o avamposto a cercare campioni e ben poco oltre. Perfino in The Martian Sopravvissuto uno dei più realistici si son dovuti inventare cose sbagliate dalla tempesta (con atmosfera 1/100 terrestre) che ribalterebbe la grande nave a quintali di polietilene chissà perché portati li, al suolo di Marte non tossico, ecc.

povera te..

@@kvichakvaratskhelia3012 no te

@@kvichakvaratskhelia3012 ma che problemi hai?

povero te..

@@kvichakvaratskhelia3012 ma povero te cosa?

la penso esattamente come te Loana. Mi ha commosso alle lacrime.

...tantopiù quando si passa dall'estremo di schifare una cosa, all'amarla. Quella è saggezza.

Bella tutta la saga di Hyperion, il secondo libro un po' noiosetto, poi si riprende... Il resto di Simmons non mi è piaciuto così tanto (non è male ma niente a questi livelli, secondo me)

@@fastiziocossu81 il secondo mi sta piacendo ,sto quasi alla fine e non mi ha annoiato.

@@fastiziocossu81 comunque credo sia difficilissimo se non impossibile fare altre opere di questo livello anche dallo stesso autore.

Forse tutto il film lascia il tempo che trova.

Si apprezza l’impegno e la furbizia di Thorne per esempio. Il pianeta di Miller è proprio una bella chicca dai, non poteva essere tutto fisicamente possibile al 100%. Poi tecnicamente Thorne non può essere smentito, quindi ehi, è stato furbo